ALFA ROMEO GTV 1998 - NOREV 1:18

Ha il marchio del Biscione  sul muso, ha ottimi motori sotto quel suo cofano avvolgente, compreso un fantastico "Busso" sei cilindri a V aspirato, ha una linea inconfondibile firmata da Pininfarina, ha ricevuto riconoscimenti da tutte le maggiori riviste del settore, da Autocar a Auto Zeitung; nonostante sia basata sul pianale della paciosa Fiat "Tipo" ed abbia la trazione dalla parte sbagliata per una sportiva "vera", ha una guidabilità da riferimento ed un'ottima maneggevolezza, da granturismo di razza, grazie al suo asse posteriore multilink con effetto autosterzante: tanto che è stata definita "una delle migliori sportive del suo tempo" nientemeno che da Jeremy Clarkson (che non è sicuramente uno che abbonda con i complimenti). E non dimentichiamo che la versione 3.2 V6 24v da 240 cv per 255 km/h l'hanno resa l'Alfa di serie più veloce di tutti i tempi, fino all'avvento della 4C. Stiamo parlando della mitica Alfa Romeo GTV, conosciuta dagli appassionati come "916" dal nome del suo progetto, l'ultima Alfa a portare questa gloriosa sigla. 

Norev, dopo averne presentato i prototipi (sia coupè che spider) all'ultimo Salone di Norimberga, ha finalmente immesso sul mercato il modello in scala 1:18 della GTV n un brillante colore rosso, per ora distribuito in esclusiva dal negozio tedesco Modelissimo. La versione scelta è la seconda serie del 1998, equipaggiata per di più dai ricercatissimi cerchioni "phonedial" a cinque fori, così chiamati per la loro somiglianza con la rotella del telefono (che per molti tra coloro che ci leggono è probabilmente un oggetto sconosciuto, ma si sa, altri tempi, altre similitudini...).
I modellisti di Norev sono riusciti benissimo a catturare la linea della vettura, disegnata da Enrico Fumia per Pininfarina. Fumia è lo stesso che ha disegnato anche la 164 e la Lancia Y, ma questa GTV è sicuramente il suo lavoro migliore. In realtà, la serie 916 è figlia di un connubio di diversi disegni. Alcuni la collegano al prototipo del 1991, creato presso il Centro Stile Alfa Romeo, diretto al tempo da Walter Da Silva, con la matita di Alberto Bertelli: la 164 Proteo.

l'Alfa 164 Proteo in uno schizzo di Bertelli

Questa era una proposta per una vettura coupé trasformabile rapidamente in spider, per mezzo di un tetto rigido ripiegabile a scomparsa nel corpo vettura. Ovviamente i vertici Fiat considerarono troppo costoso un simile progetto, che fu accantonato... cinque anni prima della Mercedes SLK, che si rivelò un successo.

L'Alfa 164 Proteo. Alcuni suoi particolari si possono ritrovare anche nella SZ...

Pur riconoscendo una certa similitudine con la Proteo, a nostro avviso la vera base di partenza è senza dubbio il prototipo Audi Quartz, basato sulla Quattro, disegnato da Fumia stesso nel 1981, dieci anni prima del progetto Proteo.

L'Audi Quattro Quartz di Pininfarina, disegno Fumia

Sulla Quartz si possono già notare alcuni degli stilemi poi ripresi sulla GTV: il cofano che integra i parafanghi e che lascia quattro fori per le luci, la linea sfuggente con un'ampia scanalatura che percorre la fiancata, la coda tronca con la fanaleria a sviluppo orizzontale. 

Un disegno che prefigura la linea definitiva della GTV

Nell'Alfa le linee sono più arrotondate e il frontale è arricchito dallo scudetto ottimamente inserito, segnato dalla linea a V del cofano; la scanalatura sulla fiancata corre verso l'alto, alla base del tetto, mettendo in evidenza i parafanghi posteriori "muscolosi" e separando, in pratica, il volume del muso da quello della coda, creando un riuscito effetto ad incastro. 

La parte più controversa è quella posteriore, che all'epoca creò parecchio scompiglio tra gli appassionati e gli addetti ai lavori: tronca che più tronca non si può, leggermente convessa, decisamente alta rispetto ai volumi generali della vettura, seguiva scrupolosamente i principi aerodinamici di Kamm.  La linea tre volumi con coda corta voleva ricordare la stripe delle Giulia GT, ma molti, proprio in virtù di quella coda e delle forme arrotondate e compatte, la videro più simile alla Giulietta SZ.


In ogni caso, già al tempo la GTV era un soggetto controverso: o piaceva follemente o la si odiava. Non c'erano compromessi... tanto che è più apprezzata oggi, forse, che alla sua epoca, segno che era molto avanti con i tempi! In ogni caso, il CX era un ottimo 0,32, che scendeva a 0,30 con il kit aerodinamico Zender studiato apposta per la vettura. Anche le prestazioni aumentavano, con la velocità massima che aumentava di 5/10 km orari a seconda della motorizzazione.

Come detto già sopra, Norev ha scelto di riprodurre la seconda versione della GTV, presentata nel 1998, riconoscibile per la parte bassa della carrozzeria verniciata in tinta con la vettura e per lo scudetto Alfa incorniciato da un filetto cromato.

La prima serie, presentata nel 1994: parte bassa verniciata in nero, scudetto nero opaco.

1998, la serie del nostro modello: parte bassa in tinta, scudetto con cornice cromata.

Nel 2003, per aumentare il "family feeling" della GTV rispetto alla 147, venne ridisegnato il frontale, con un risultato discutibile. Aumentava forse la grinta, ma sicuramente ne risentiva l'eleganza.

La terza serie del 2003, con lo scudetto di grandi dimensioni

A nostro avviso la seconda serie, scelta da Norev, è la meglio riuscita dal punto di vista estetico. Peccato che il modello, in pressofusione come tutte le creazioni della Marca francese, sia in questo caso completamente sigillato. L'unica parte mobile è l'asse sterzante anteriore, fortunatamente con un angolo di sterzata sufficientemente realistico.

La vista laterale evidenzia la linea fortemente a cuneo, con la coda alta e tronca dal disegno convesso. Il tutto fedelmente riprodotto da Norev, che ha anche completato l'insieme con una verniciatura impeccabile. I finestrini sono stampati in plastica molto sottile ma robusta, e deformano pochissimo. Le ruote sono molto belle e lasciano intravedere i dischi freno con le relative pinze. Sono però un pelo troppo grandi... anche se questi cerchi erano già da 16".
La vista frontale evidenza i quattro faretti frontali, che in realtà erano "finti", in quanto il faro era unico e rettangolare, e l'effetto era creato da quattro fori aperti nel cofano che lasciavano vedere i proiettori elissoidali. Le luci sono piuttosto realistiche. Le griglie non sono passanti, ma è normale in modelli di questa fascia di prezzo. Nel complesso un ottimo lavoro.
Stesso discorso per il posteriore, arricchito da fregi in fotoincisione adesiva, dal lettering fedele all'originale. La particolare fanaleria è ben fatta, sono riprodotte anche le lampadine, ma un po' più di profondità non avrebbe guastato. Lo scarico, di colore argento, è sufficientemente profondo e verniciato di nero al suo interno.



Il problema principale dei modelli sigillati è che gli interni sono poco visibili. Nel caso questa Alfa, la particolare forma dei finestrini ed il total black dell'arredamento non agevola affatto l'osservazione degli interni, rendendola assai difficoltosa anche ad occhio nudo... figuriamoci in fotografia. In ogni caso, quello che si può vedere è molto ben fatto, con le parti in color alluminio correttamente riprodotte ed la consolle centrale corretta per questa serie. Sono presenti anche le cinture di sicurezza, sia anteriori che posteriori, realizzate in tessuto.


Il fondo del modello, in semplice plastica nera, presenta una meccanica riprodotta in maniera abbastanza sommaria, dove però si riesce a distinguere il famoso sistema multilink del retrotreno. Il tubo di scarico è color argento, unica nota di colore.

La GTV con, sullo sfondo le sue antenate: la 1750 GT Veloce e la GTV su base Alfetta (modelli AutoArt)

Norev ha fatto molto bene a proporre questo modello, a lungo ingnorato dai vari construttori e solo di recente riscoperto anche da altri produttori di modelli in resina e pressofusi; il risultato è di ottimo livello, e anche se al momento è acquistabile solo sul sito modelissimo.de sicuramente, come già accaduto per l'Alfa 2000 GTV nel prossimo futuro sarà disponibile in altri colori anche sul sito Norev ed in tutti i negozi. Quindi, se non vi piace questa versione rossa, non dovrete far altro che aspettare...

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