Ferrari 250 GTO 1962

La storia della Ferrari 250 GTO affonda le sue radici fin dalla 250 Europa del 1953. Nel 1954 al Salone di Parigi appariva la 250 GT, con motore 12V di 2953cc che diede vita a una lunga serie di automobili che alternavano modelli da competizione con coupé sportivi di gran classe e sempre con grande attenzione agli affinamenti della meccanica.

La Ferrari GTO Targa Florio del 1962
La stessa vettura ma in scala 1:18 realizzata in resina da BBR

Sul finire del 1961 si pensò alla nuova vettura da destinare al campionato Gran Turismo del 1962. Si partì dal telaio di una 250 SWB del 1960 (# 2053) nel quale fu calato il motore di una Testarossa. La carrozzeria fu curata da Bizzarrini e il prototipo venne portato a Monza nel settembre 1961, dove fu provato da Stirling Moss.

Due immagini del prototipo poi presentato alla stampa. 

Nel dicembre dello stesso anno furono completati due prototipi (#3223 GT e #3387 GT) caratterizzati da un muso lungo con mascherina ovale e tre prese d’aria sistemate tra i fari carenati. La sigla della vettura era 250 GT Comp./62 berlinetta, ma divenne nota come 250 GTO, con la ‘O’ che stava per ‘Omologata’, ma che non fu mai usata ufficialmente da parte della Ferrari.

Il caratteristico frontale della GTO è ben ripreso dalla MG Models in 1:18 (a destra)

The history of the Ferrari 250 GTO has its roots since the 250 Europa in 1953. In 1954 at the Paris Motor Show the 250 GT appeared, with a 12V engine of 2953cc that gave life to a long series of cars that alternated competition models with sports coupes of great class, and always with great attention to the refinements of the mechanics. At the end of 1961 a new car was thought of to be used for the 1962 Gran Turismo championship. It started from the chassis of a 250 SWB of 1960 (# 2053) in which the engine of a Testarossa was installed. The body was taken care of by Bizzarrini and the prototype was brought to Monza in September 1961, where it was tested by Stirling Moss. In December of the same year, two prototypes (#3223 GT and #3387 GT) were completed with a long nose with oval grille and three air intakes arranged between the faired headlights. The car's initials were 250 GT Comp./62 berlinetta, but it became known as the 250 GTO, with the 'O' standing for 'Homologated', but which was never officially used by Ferrari...

La Ferrari GTO venduta alla cifra record di 56 milioni di dollari
Fortunatamente con una cifra più modesta si può avere il modello Brumm, in 1:43

La presentazione ufficiale avvenne il 24 febbraio 1962 all’Autodromo di Monza: il modello definitivo aveva una batteria di sei carburatori Weber piazzati al centro della V di 60° del suo 12 cilindri e consentivano una potenza di 290 CV a 7400 giri/min.

Spettacolare (e costoso) modello Amalgam, in scala 1:12
Miniatura speciale Bang in 1:43 per i 30 anni della Ferrari GTO
Sopra e sotto: due immagini della GTO rosso Ferrari di BBR in 1:18

Vendutissima ai suoi tempi: la riproduzione di Bburago in scala 1:18

Il 24 marzo debuttò alla 12h di Sebring, piazzandosi seconda dopo una Testa Rossa, e prima di categoria. Nei due anni 1962-63 la GTO fu la vettura più vittoriosa in assoluto: una cinquantina di primi posti assoluti oltre un centinaio di primi posti di categoria.

Ferrari 250 GTO Le Mans 1963, miniatura BBR in 1:43
La GTO della BUB, in metallo, scala 1:87 circa
Pure in 1:87 il modello di Busch, ma realizzato in plastica
La GTO della Targa Florio 1962 miniatura di CMC in scala 1:18
Gli interni "quasi" veri del modello CMC
GTO Tour de France e tre versioni Tourist Trophy, tutte Corgi in 1:43
La piccola slot-car della Faller AMS in scala 1:66 circa
Ferrari GTO 1962 di Gasoline, in 1:18

Nel 1964 fu affiancata da una nuova GTO nella quale Pininfarina aveva predisposto una nuova carrozzeria e aumentato in particolare l’inclinazione del parabrezza per spuntare una migliore aerodinamica, ma occorre dire che alle migliorie non corrispose un generale miglioramento delle qualità generali della vettura. Anche il carrozziere Drogo di Modena allestì una 250 GTO speciale più affusolata, che finì alla scuderia belga Francorchamps, ma andò distrutta in una competizione.

La GTO Drogo di Atelier Car Models, in scala 1:18

Jolly Model Ferrari 250 GTO Drogo  circuito di Spa (blu) e Nürburgring 1963

Ferrari 250 GTO Drogo in scala 1:18 di Magic Model 

La GTO è stata riprodotta da una miriade di modelli in tutte le scale e in vari materiali: zamac, resina, white metal e plastica. Ne diamo ovviamente solo una selezione utile per orientare il collezionista fra obsoleti, pezzi rari e quant’altro.

Ferrari GTO della Guiloy in scala 1:18
GTO da scatola di montaggio Gunze Sangyo in scala 1:24
Modello della GTO di Mattel, scala 1:18
Ferrari GTO della Newcon, 1:43, in tiratura limitata
La piccola Revell Praliné in scala H0 (1:87)
Il grande modello Revell in scala 1:12
Revell produsse anche una slot-car in scala 1:32
La massiccia Schuco Piccolo in scala 1:90
Da sinistra le miniature della Solido, Corgi e Deles, in 1:43

Una immagine della nuova Ferrari GTO del 1964
Ferrari GTO 1964 di BBR in 1:43
pure di BBR una versione speciale di Drogo per un cliente, scala 1:43
Economica Ferrari GTO 1964 di Grisoni, in scala 1:50 circa

Guiloy realizzò anche la Ferrari GTO del 1964, in 1:18
Modello della GTO 1964 della Jouef, in 1:18, oggi difficile da trovare
Modello di plastica di Marc Toys, scala 1:21, di produzione italiana
Ultima alfabeticamente una Zee-Toys da Hong Kong in 1:32 con motore posteriore (!)

Commenti