REVIEW: ALFA ROMEO 2000 GT VELOCE - NOREV 1:18

L'ULTIMA "GT"

La famiglia Alfa Romeo GT su pianale Giulia fu inaugurata dalla Giulia Sprint GT 1600 del 1963, con la splendida carrozzeria disegnata da Giorgetto Giugiaro per Bertone. Sostituiva la Giulia Sprint (derivata dalla Giulietta) ed ebbe anche una sorellina minore, la Giulia GT Junior 1300; l'Autodelta le trasformò in auto da corsa e divennero Giulia GTA 1600 (GT Alleggerita) e Giulia GTA 1300 Junior; in questa veste dominarono sui circuiti di tutto il mondo. Nel 1967, con la nascita della 1750 berlina (basata sempre sul piananle della Giulia, ma vettura nuova) le coupé Alfa Romeo abbandonarono il nome "Giulia" e divennero semplicemente GT 1300 Junior, GT 1600 Junior, e GT 1750 Veloce. Per le corse c'era la GTAm, con iniezione Spica, basata sulla 1750. Il frontale fu modificato, perdendo il caratteristico "scalino" del cofano e la 1750, oltre a nuovi interni e varie modifiche di dettaglio, adottò il frontale a quattro fari (i due interni più piccoli). Le Junior, invece, avevano due soli fari. Con la presentazione della 2000 Berlina nel 1971, anche le GT si adeguarono: oltre all'aumento di cilindrata (e di prestazioni) la top di gamma divenne la 2000 GT Veloce. La 2000 aveva il frontale modificato; restavano i quattro fari (con i due fari interni più piccoli) ma la calandra era composta da otto barrette orizzontali, che si sollevavano al centro del muso per formare lo scudetto Alfa; la coda invece era arricchita da fanali di maggiori dimensioni, che integravano le luci di retromarcia. I paraurti erano più sottili e squadrati, con rostri gommati (come sull'ulitma serie della 1750); le ruote avevano il coprimozzo cromato di piccole dimensioni, che lasciava a vista i bulloni, come sulla 2000 berlina. La 2000 GT Veloce fu quindi l'ultima coupè Alfa Romeo costruita secondo lo schema ereditato dalla Giulia. La GT che la sostituì, ovvero l'Alfetta GT, era basata sul nuovo pianale dell'Alfetta, con il gruppo cambio-frizione-differenziale posto al retrotreno. Tutta un'altra storia...

Norev ha presentato in questi giorni la bella riproduzione di questa vettura in scala 1:18, verniciata in un elegantissimo verde oliva metallizzato con interni cuoio, tiratura limitata a 1000 esemplari. Piccola curiosità: questo modello è un "fantasma", perché pur essendo stato annunciato tempo fa su varie riviste specializzate, è letteralmente sparito per diverso tempo, per poi comparire improvvisamente in vendita in rete, sia sul sito di diversi negozi on-line che su eBay; tuttavia, non lo si è mai visto sul sito ufficiale Norev (www.norev.com), né come novità né come modello "in arrivo". In compenso, come potrete vedere nei prossimi giorni nei nostri articoli dedicati alla Fiera di Norimberga, è spuntato in una vetrina della fiera di Norimberga (con allestimento 1750 GTV) ed è in buona compagnia. Con la GT si vedono infatti anche una Spider 2000 Veloce e, in primo piano, l'attesissima Giulia TI Super (quella sì da tempo pubblicata sul sito ufficiale). In ogni caso, è un bene che Norev si sia dedicata alle Alfa d'epoca, sempre sperando che continui!


Tornando al nostro modello, è da dire che Norev ha fatto, come suo solito, un ottimo lavoro: il rapporto qualità/prezzo è decisamente ottimo, ed a colpo d'occhio la nostra GT Veloce sembra un modello di qualità premium. Oltre tutto, cosa assai rara ultimamente, è completamente apribile ed ha anche le sospensioni funzionanti! Ad un più attento esame, le economie si notano, ma non sono certo gravi...

La linea è molto ben catturata e la vernice, oltre ad essere molto simile al vero, è ben stesa e brillante. La grana del metallizzato è un po' grande, ma non disturba. Le cromature sono di ottimo livello e le porte hanno i vetri laterali. Le shutlines delle porte e dei cofani sono un po' abbondanti (si parlava giusto di economie...), ma per aprire le porte è comunque necessario il piccolo attrezzo fornito nella confezione. Ben riuscite anche le ruote, con il tipico coprimozzo cromato.


La fanaleria è di ottimo livello, sia l'anteriore che la posteriore; la calandra, tipica della GT Veloce, è molto fine, ed anche se non è passante fa un gran bell'effetto. I paraurti, come già detto, hanno una cromatura molto realistica. Anche i tergicristalli incrociati sono giustamente sottili. Bella la targa, con dimensioni e cifre realistiche.


Notare il particolare della cifra "2000" in fotoincisione adesiva posta sul bordo del cofano. Peccato che il marchio Alfa Romeo sia una semplice decal, ma non lamentiamoci.

Come già detto, la GTV di Norev è completamente apribile! Il che, a mio avviso, la pone un gradino più in alto di qualsiasi riproduzione in resina. Oltre tutto, le aperture sono molto ben realizzate: le porte si aprono in maniera realistica, il cofano motore si apre su due piccoli cardini ed il baule ha due cardini un po' surdimensionati ma più che accettabili (Kyosho, guarda e impara!).



Gli interni sono piuttosto belli, anche se economici. Il colore "Cuoio" chiaro, scelto per i sedili, è un po' inusuale in abbinamento con la carrozzeria verde oliva, perché solitamente veniva scelta la fintapelle marrone più scuro "Cinghiale Maremma" (si chiamava proprio così!), o il nero; in ogni caso l'abbinamento è realistico. Il pavimento è coperto di moquette, il cruscotto, disegnato apposta per questa vettura, ha la strumentazione resa con decals piuttosto dettagliate. Sono purtroppo stati omessi anche i battitacco cromati marchiati Alfa Romeo. In compenso, il padiglione è correttamente dipinto color panna e sono presenti (stampate nella plastica) le maniglie di appiglio per i passeggeri. E dietro lo schienale dei sedili, è riprodotta la maniglietta per ribaltare gli schienali. Bene! Manca qualche tocco di colore qua e là e la plastica nera della plancia e della consolle centrale è un po' troppo lucida, ma nel complesso l'insieme merita la sufficienza.

Le maggiori economie si trovano sul pannello della porta, dove, a parte il bracciolo (applicato), tutto il resto, leva, pomello del deflettore e manovella alzavetri, è semplicemente stampato in rilievo nella plastica, e dipinto di nero... neanche tanto bene, in verità. In realtà i pezzi erano cromati con inserti neri.



La parte più deludente è, purtroppo, il motore. Anche se la riproduzione del 1.962 cc da 132 cv è abbastanza accurata, (si vedono bene il filtro aria, l'impianto del servofreno, la vaschetta del lavavetri, la batteria, di forma un po' troppo moderna, ma con segnati persino il polo negativo e positivo, il coperchio del bialbero) manca completamente la profondità,  perché tutto è semplicemente stampato in un pezzo unico nella plastica nera, compreso l'interno del vano motore. E non sono i colori che salvano la situazione. In più, mancano anche i cavi delle candele. Un vero peccato.
 

Il baule, come già detto, ha dei cardini un po' spessi ma accettabili; la battuta è dipinta in argento, si intravede il condotto della benzina e la moquette "a grana grossa" è abilmente imitata con una stampa nella plastica del fondo. Ottima alla vista, un po' meno al tatto, ma non è male.

Il fondo del modello è abbastanza dettagliato, si vedono la meccanica, le sospensioni, il differenziale, e l'impianto di scarico. Nulla che faccia gridare al miracolo, ma siamo nella media dei modelli "di fascia media".  Curiosità: sul fondo è ben leggibile la scritta "Alfa GT Junior/GTV", cosa che fa sospettare (e sperare) che lo stesso fondino sarà utilizzato anche per altri modelli della serie... 


Ed ora, una foto che mette a confronto la 2000 GTV di Norev con la 1750 GTV di AutoArt e la GTA Junior di Minichamps: come si può vedere, la verde non sfigura affatto accanto alle altre due. Inoltre, è l'unica ad avere i vetri alle portiere... Shutlines a parte, tra lei e la ben più cara Autoart la differenza che salta all'occhio è la resa delle cornici dei vetri, fini sulla Norev ma semplicemente perfette sull'Autoart. Ovviamente la 1750 è decisamente più fine e dettagliata, ma la Norev si difende benissimo. Alla fine, quella che ne esce peggio è la Minichamps, decisamente la più "grezza" tra le tre.


E ancora, ecco la GTV affiancata alla 2000 berlina (modello Mitica). Una bella coppia, non c'è che dire, anche per i caratteristici colori anni 70.


Insomma, grazie a Norev, con una spesa ragionevole possiamo mettere in vetrina un bel modello, riproducente oltre tutto una delle tante Alfa Romeo finora ignorate dai produttori di automodelli.
E, visto il prossimo arrivo della Giulia TI Super, francamente ci auguriamo che la storica Casa francese possa continuare su questa strada, magari con altre Alfa Romeo storiche e magari apribili. Ci permetteremmo di suggerire, ad esempio, la 2600 sprint, la GTA 1600, le 1900 berlina e coupé Touring, la 2000 spider, ecc. ecc. Così, giusto per dare un'idea...

Una splendida 2000 GT Veloce in verde oliva metallizzato (Credit: Remy Dargegen Photography)

https://www.norev.com/fr/

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