SOLIDO Volkswagen Bulli pick up “Porsche” in scala 1:18

Solido aveva scelto il 1964 per definire l’anno del suo primo modello di Volkswagen pickup, anche se poi i lampeggiatori anteriori sono del tipo usato fino al 1963. Con questa versione si assiste alla “riparazione” dell’errore, con l’adozione dei lampeggiatori ovali più grandi e piatti tipici del 1964.

https://www.solido.com/ 

Il piacevole modello Solido in scala 1:24

Vengono anche modificati i paraurti di tipo americano nella parte anteriore, adottando il più semplice e diffuso paraurti europeo, mentre quelli posteriori per qualche curioso motivo, sono sempre stati europei.

La precedente versione si riconosce soprattutto per i paraurti USA
Il telone di questa versione non è separabile. Peccato.

Il modello, che avevamo già esaminato alla sua uscita, quasi un anno fa (https://thesmallbigwheels.blogspot.com/2021/07/solido-volkswagen-type-2-pick-up-1964.html), oggi è riproposto in livrea del servizio corse Porsche, con telone. Quest’ultimo è fisso, e per conseguenza lo è anche la spondina posteriore del cassone, prima ribaltabile.

Occorre dire che la squadra corse Porsche risulta aver utilizzato dei furgoncini Volkswagen, sicuramente in versione chiusa.

Foto d'epoca con furgone di servizio alle corse e Porsche Carrera Abarth

Non sono state trovate fotografie di versioni pick up, con o senza telone, usati dalla Casa di Stoccarda. In Olanda la squadra corse “State of Art” utilizza un pick up verniciato nei colori “Porsche”, ma basato su una versione speciale allungata dal carrozziere olandese Kemperink, che ne produsse una discreta quantità.

Un pickup nei colori della squadra Porsche, su passo allungato Kempernik
Il modello Solido è comunque molto valido dal punto di vista estetico

Il modello sfoggia il grande marchio VW nella parte anteriore, in color panna, coordinato con i paraurti e i cerchi delle ruote, mentre il colore è quel rosso scuro che caratterizzava i veicoli di assistenza alle corse della Casa di Stoccarda (la ‘S’ sulla targa ce lo ricorda).

Ottima la riproduzione degli interni
Buona anche la vista frontale. Si noti la targa di Stoccarda

Le due porte sono apribili, anche se con un angolo ridotto, e svelano un buon interno nel quale il pulsante del clacson è tornato ad avere la riproduzione dello stemma di Wolfsburg in nero (era sbagliato nel pick up precedente) anche se sui veicoli commerciali di solito il pulsante non aveva alcuno stemma. In compenso il volante è diventato tutto nero, mentre al vero era rimasto grigio fino al termine della produzione (luglio 1967).

La parte posteriore della prima versione, che aveva la spondina ribaltabile

L’asse anteriore è leggermente sterzante, quel tanto che basta per dare un po’ di dinamismo al modello.

Nella gamma Verem anni fa, vi fu una riproduzione del pickup Volkswagen 1964, derivata con modifiche dal modellino 1:43 della Solido. Oggi non è facile da trovare.

Il Volkswagen pick up della Verem, in scala 1:43 con decals Michelin


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