ALFA ROMEO GIULIA GTAM - OTTOMOBILE 1:18
Negli anni '70 "GTAm", nel mondo dell'automobilismo sportivo, identificava la vettura più competitiva e vittoriosa del Campionato Europeo Turismo. Ovviamente parliamo di un'Alfa Romeo, vincitrice del titolo europeo nel 1969 e nel 1970. L'Alfa Romeo Giulia GTAm, basata sulla Giulia 1750 GT Veloce America, era un'evoluzione dell'altrettanto plurivittoriosa GTA 1600, dotata dell'iniezione SPICA e con una potenza variabile tra i 195 e i 220 CV. Cinquant'anni dopo, la storia si ripete: Alfa Romeo, non ancora soddisfatta dalle prestazioni e dalla potenza della Giulia Quadrifoglio, ha pensato bene di presentarne due versioni ancora più prestazionali, ed ha "rispolverato" le sigle GTA e GTAm, questa volta non associate a vere auto da corsa, ma ad auto superprestazionali destinate alla nomale circolazione su strada.
OttoMobile, dopo essersi già occupata della Giulia Quadrifoglio, ha ora presentato la riproduzione della versione più peformante in assoluto, la Giulia GTAm.
Se la Giulia GTA è "solo" la versione potenziata (540 cv) e alleggerita della Quadrifoglio, la "nuova" Giulia GTAm è un mostro da pista, con solo due posti. Il divano posteriore è stato infatti eliminato per ragioni di peso, al suo posto è stato montato un roll-bar (che ha solo la funzione di irrigidire la scocca) al quale sono ancorate le cinture di sicurezza "racing" a sei punti. L'alettone posteriore maggiorato, regolabile in quattro posizioni, lo splitter anteriore più grande e altrettanto regolabile, i sedili in carbonio Sabelt, i cerchioni forgati a dado singolo da 20" (montati anche sulla GTA, per la verità) e circa 100 kg di peso in meno rispetto alla Quadrifoglio la caratterizzano come auto "pronta pista". Francamente, l'estetica risulta un po' pesante, facendola sembrare un'esercizio di tuning in stile RWB o Liberty Walk, ma sicuramente le modifiche la rendono efficacissima tra i cordoli.
OttoMobile, come al solito, ha riprodotto ottimamente la linea della vettura: la vernice è un rosso metallizzato brillantissimo, che le fotografie non riescono a rendere a pieno. Purtroppo, il sistema di confezionamento tipico di OttoMobile (foglio di velina + sacchetto di plastica + guscio in polistirolo "morbido") ha la pessima tendenza a caricare il modello di elettricità statica, cosa che lo rende un'efficacissima calamita per tutto il pulviscolo nel raggio di un chilometro (comprese le piccolissime particelle di polistirolo provenienti dalla confezione stessa). Su un rosso simile, il risultato è devastante.
Quindi, armatevi di pazienza, pennellino e bomboletta di aria compressa, e riuscirete a ripulirla...
Notiamo anche che tutte le griglie del frontale, compresi gli sfiati sul cofano, sono in fotoincisione e passanti: lo "scudo" Alfa lascia anche intravedere la traversa, e si intravedono anche i radiatori. Anche il gancio traino è fotoinciso. Particolari degni di una GT Spirit. Bello anche il logo Alfa in nero, come sulla vettura originale. Un particolare che sottolinea la cattiveria della vettura.
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| La Giulia GTAm, nello stesso colore del nostro modello, in una foto ufficiale. |















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