60 anni Lancia Fulvia coupé
Nella tradizione Lancia ogni modello era affiancato almeno da una versione
coupé e dalla berlina venne derivata, nel 1965, un'elegante versione
sportiva. La Fulvia coupé non fu affidata a carrozzieri esterni, essendo stata
disegnata in casa da Piero Castagnero, pur con qualche ispirazione tratta da un
paio di realizzazioni di Michelotti.
Venne fabbricata a Chivasso nello stesso stabilimento in cui veniva
prodotta la berlina e questo permise di contenere il prezzo in 1.545.000 lire,
che non era elevato per una Lancia così bella.
La Fulvia coupé era una 2 posti +2 realizzata sul pianale accorciato di 15 cm
rispetto alla berlina e aveva un motore V4 di 1216 cm³ da 80 CV
accoppiato a un cambio a cloche a 4 marce. Col suo peso contenuto raggiungeva i
160 km/h e la clientela sportiva si accorse delle sue buone qualità.
Così la Lancia introdusse nel 1966 una versione chiamata HF, con
potenza di 88 CV e alleggerita da cofani e portiere
in lega d'alluminio e magnesio, vetri posteriori e lunotto
di plexiglas, interni semplificati e priva di paraurti.
La Fulvia HF era in color rosso amaranto con una tipica banda giallo-blu
sui cofani e sul tetto.
Quando arrivò la versione Rallye 1,3 il motore fu portato a 1298 cm³ con
87 CV e la velocità saliva a sfiorare i 170 Km/h. La coupé 1,2 rimase in
produzione per motivi fiscali ma con cilindrata elevata a 1231 cm³ per
uniformare il ciclo di produzione. La versione Rallye 1,3 HF arrivó a 101 CV grazie a modifiche alla meccanica.
I successi di categoria ottenuti dalla HF, ispirarono la versione Rally HF 1600, denominata anche fanalone per il diametro maggiore dei fari abbaglianti. La HF 1600 era dotata di un motore di 1584 cc sviluppante una potenza di 115 CV e prese il posto della versione standard nel 1968.
Con la HF 1,6 Lancia vinse il Rally di Montecarlo del 1972 e il Campionato del
Mondo dello stesso anno.Nel 1970 la Fulvia coupé venne sottoposta a un leggero restyling che riguardava la
mascherina e i paraurti ebbero una fascia di gomma nera.
La 1.3 S di 1298 cm³ ora aveva 90 CV e il cambio a 5 marce
di serie. In listino restava la 1600 HF da 115CV con cerchi in lega Cromodora
con parafanghi dotati di codolini e appariva una 1600 HF Lusso che si
distingueva perché dotata di paraurti. Per celebrare la vittoria del Rally di Montecarlo del 1972 nacque
una versione 1,3 S Montecarlo con carrozzeria bicolore e parafanghi allargati
come sulla 1600 HF. Alla fine del 1972, la berlina fu tolta di listino, e la scelta fu ridotta
alla sola 1.3 da 90 CV, chiamata semplicemente Fulvia 3, da cui
derivò una versione semplificata chiamata Safari prodotta in 900 esemplari,
priva di paraurti e con i cerchi verniciati di nero. La Fulvia coupé uscì di
produzione nel 1976 con poco oltre 140.000 esemplari costruiti.
Fra i primi modellini della Fulvia coupé ricordiamo quello della Mercury,
interamente apribile, seguito a ruote da Mebetoys e Politoys M. Quindi Mercury
e Mebetoys produssero anche la HF ma, mentre Mercury modificò lo stampo per
realizzare la vera HF priva di paraurti, Mebetoys si limitò a verniciare la sua
miniatura di rosso, con tanto di paraurti cromati e adornandola di adesivi. La Ellegi
realizzò una HF Rally molto discutibile quanto fedeltà al vero, mentre Pocher
produsse un giocattolo di plastica abbastanza fedele ma con una inverosimile
scritta HF enorme e inopportuna visto che la sua Fulvia coupé ha i paraurti.
Inoltre la plastica con il passare degli anni mostra delle strane screpolature.
A un certo punto fu prodotta dalla Tin’s Toys di Hong Kong e dalla nipponica Diapet che utilizzarono lo stesso stampo, entrambe in scala 1:43 con
i fanalini posteriori di fantasia, simili a quelli della 128 Rally.
Per molti anni la Fulvia coupé è rimasta nel dimenticatoio prima di essere
riproposta. Fra i primi ci fu Vitesse che, a nostro parere, ne fece un
modellino fra i più belli tuttora disponibili (ma va cercato fra gli obsoleti),
poi arrivò la Fulvia restyling di Minichamps, un eccellente HF di AutoArt. La Rio e la Best riproposero la coupé del 1965, mentre Norev mise
in commercio entrambe le serie, quella con mascherina trapezioidale e quella a tutta larghezza, per
arrivare – quest’anno – con la Fulvia 3 in scala 1:18.
Lancia Fulvia coupé, RIO, 1:43
Non vanno dimenticate alcune Fulvia barchetta da corsa e il modellino di
Norev della Concept del 2003, interessante proposta al vero, senza seguito
produttivo per ragione di costi. Norev, in occasione della Fiera del Giocattolo
di Norimberga del 2004, realizzò in un numero limitato di esemplari un
promozionale, usando il modello della Concept verniciato nei colori della
Fulvia HF. La vera Concept era basata sulla meccanica della Fiat Barchetta.



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