100 anni di fantasmi

Di silenziosi fantasmi la Rolls-Royce se ne intende, da quando mise in commercio la sua prima Phantom nel 1925.

Un lussuoso Brougham de Ville su telaio 40-50hp Phantom I del 1926
Due tourer (torpedo) su base Phantom, diverse fra loro, ABC, 1:43
Carrozzeria phaeton a barchetta per la piccola Phantom di Anguplas, in scala 1:87

La Phantom I ("I" significa "prima serie") è una Rolls-Royce costruita fra il 1925 e il 1929, che sostituì la Silver Ghost. Aveva un nuovo 6 cilindri con valvole in testa da 108 cavalli circa per una cilindrata di 7668cc, la più alta di qualsiasi altro motore della Casa. 

Phantom Braker Maraja od Kota 1925 attrezzata per la caccia, Esval, 1:43
Phantom I Landaulet, Franklin Mint, 1:25
Rolls-Royce Phantom tourer della Lledo, 1:60 circa

La Phantom aveva caratteristiche sospensioni posteriori a cantilever, ma sulla Phantom II, prodotta dal 1929 al 1934, tornarono le classiche balestre semiellittiche. Il cambio a 4 marce (tre nelle versioni americane) fu reso sincronizzato sulla terza e quarta marcia a partire dal 1932, a cui si aggiunse la seconda sincronizzata nel 1935.

Splendida Phantom I tourer 1926 della Kyosho, in 1:18
Phantom I coupé de Ville in scala 1:32 da scatola di montaggio Pyro
Phantom I Woody Estate 1928, ABC, 1:43
Telaio di Phantom I del 1929 ricarrozzato, ABC, 1:43

Nel 1934 la carrozzeria belga Jonckheere modificò un esemplare di Phantom I trasformandolo in un coupé aerodinamico con il propulsore potenziato che permetteva alla vettura di raggiungere una velocità massima di 140 km/h. Sembra che una vettura del genere sia appartenuta a Greta Garbo

Phantom I Aerodynamic Coupé Jonckheere 1934, BoS, 1:43
Phantom I Aerodynamic Coupé Jonckheere 1934, CMF. 1:18
Phantom II 1931 convertibile Henley, scatola di montaggio Monogram, 1:24
Phantom II 1932 carrozzata Figoni & Falaschi, ABC, 1:32
Phantom II Sedanca coupé 1932, Pocher, scala 1:8
La grossa scatola contenente i pezzi per montare il modello Pocher
Elegante Phantom II carrozzata da Pininfarina nel 1934
La Phantom II di Pininfarina miniaturizzata in 1:43 da Kess

Dal 1936 al 1939 fu la volta della Phantom III, con motore V12 in alluminio di 7338cc con doppia accensione e due bobine. L’avantreno ebbe la sospensione a ruote indipendenti.

Phantom II Star of India Thrupp & Maberly, Pocher, 1:8 da scatola di montaggio
Phantom II Star of India Thrupp & Maberly, NEO, 1:18
Phantom II Star of India Thrupp & Maberly, CCC, 1:43
Phantom II Star of India Thrupp & Maberly, BoS, scala 1:87
Phantom II Star of India Thrupp & Maberly, Italeri, 1:24 da scatola di montaggio
Phantom II 1933 parzialmente coperta e scoperta, Dugu, 1:43
Phantom II saloon Hooper 1934, Ricko, 1:87
Phantom III coupé de Ville 1936 Mulliner, Oxford, 1:43
Phantom III 1936 con una curiosa carrozzeria Mulliner, TSM, 1:43
Phantom III saloon, 1:16 da scatola di montaggio Gunze Sangyo

Le Phantom IV del dopoguerra furono prodotte in un momento molto sfavorevole dal punto di vista dell’economia e destinate soprattutto a regnanti e capi di Stato, con una produzione di appena 18 esemplari. Furono le uniche Rolls-Royce con un 8 cilindri in linea di 5677cc.

La Phantom III usata nel film "007 Goldfinger" insieme a una Phantom 2003
Phantom III 1937 del film Goldfinger, modello Corgi in 1:43
Phantom III 1937 del film, con personaggio, Universal Hobbies, 1:43
Phantom III Sedanca de Ville Freestone & Webb 1937, GLM, 1:43
Phantom III Sedanca de Ville, ABC, 1:43
Phantom III tourer 1939, Solido, 1:43
Phantom IV 1950, appartenuta a Elisabetta II, ATC, 1:43
Phantom IV a servizio della Regina Elisabetta, Rextoys, 1:43
Phantom IV 1951 dello Shah di Persia, ABC, 1:43
Phantom IV 1954 della Principessa Margaret, ATC, 1:43

Dal 1956 al 1968 fu la volta della Phantom V, per la quale fu studiato un 8V a 90° di 6230cc, abbinato a un cambio automatico General Motors Hydramatic a 4 rapporti. Nel 1964 ricevette il frontale a doppi fari come le altre Rolls-Royce e fu prodotta in poco più di 500 esemplari.

Phantom V della Dinky Toys GB, con finestrini apribili, 1:43
Phantom V convertibile, da scatola di montaggio Fujimi in 1:30
Phantom V della neozelandese Fun-Ho, scala 1:90 circa
Phantom V Young della Matchbox, in 1:76 circa
Phantom V Young di Oxford, 1:76
Phantom V 1963 carro funebre, ATC, 1:43

Una speciale Phantom V fu disegnata per la Regina Elisabetta, con padiglione rialzato e panoramico, atto a rendere più visibili dal pubblico le loro maestà.

Phantom V reale della Spot-On, con personaggi, scala 1:42
Phantom V reale, TSM, 1:43 con interni curatissimi
Phantom V Landaulette 1965 della Regina Elisabetta, TSM, 1:43

Anche John Lennon acquistò una Phantom V, ma richiese una particolare decorazione psichedelica che la rendesse unica.

Phantom V di John Lennon, True Scale, 1:43

La Phantom VI fu prodotta da Mulliner Park Ward in quasi 400 unità fra il 1968 e il 1991, praticamente identica alla precedente, sebbene molti esemplari fossero disponibili anche in versione landaulet. Meccanicamente nel 1979 ricevette un nuovo cambio automatico a 3 rapporti e nel 1982 un leggero incremento di cilindrata, con probabile aumento della potenza, peraltro mai comunicata ufficialmente.

Phantom VI Mulliner, praticamente identica alla V
Phantom VI della Dinky Toys GB, 1:43
Phantom VI Park Ward, TSM, 1:43
Sopra e sotto: Phantom VI Mulliner, Kyosho, 1:18

Interni dettagliati per la Phantom VI di Trimodel in 1:18
Phantom VI Young 1970, TSM, 1:43
Phantom VI Landaulette H.R.H. Pr.Nora Mohsen al-Angari 1975, Matrix, 1:43
Phantom VI Frua 1997, sedan e convertible, TRL, 1:43
Phantom VI Mulliner di Paragon, 1:18

Fino al 2003 non vi fu nessuna nuova Phantom prima del lancio del nuovo modello, da parte della BMW che era la nuova proprietaria della Rolls-Royce.

Rolls-Royce Phantom, ATC, 1:43

La nuova vettura, che non prese mai il nome Phantom VII, ebbe un 12V di 6749cc da 460 CV. Ebbe le porte posteriori ad apertura inversa come la maggior parte delle antenate e fu seguita da una versione “Dropheah coupe” (letteralmente coupé scoperchiabile) a due porte, anche queste incernierate posteriormente. La produzione terminò nel 2017, sostituita dalla Phantom attuale con due turbo che aumentano la potenza a 571 CV, abbinati a un cambio ZF a 8 rapporti.

Sopra e sotto: Phantom Drophead coupe, Kyosho, 1:18

Sopra e sotto: Phantom Drophead coupé di Kyosho in scala 1:12

Per quello che riguarda i modelli ce ne sono moltissimi, alcuni dei quali di produzione cinese in piccola serie senza nome del produttore per evitare che la Rolls-Royce richiedesse le costose licenze. Noi vi presentiamo una scelta fra i tanti apparsi con regolare marchio del produttore.
Sopra e sotto: Phantom Fixed head Coupé, Kyosho, 1:18


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