Al Salone di Parigi di ottobre 1955 venne presentata la
Citroën DS, che pronunciata alla francese suona come Deésse, ovvero “Dea”.
La presentazione su 4 palloni per sottolineare le sospensioni pneumatiche
Modellino Vitesse prodotto in 1:43 in occasione dei 40 anni della DS, nel 1995.
E una Dea lo fu veramente, perché la sua linea immortale
disegnata dal varesino Flaminio Bertoni ha superato ogni possibile esame del
tempo. La sua comparsa, come un disco volante alieno atterrato al Salone, ha
fatto invecchiare di colpo tutte le altre vetture esposte.
Fra le prime riproduzioni quella della Dinky Toys francese, 1:43
Seguita quasi a ruota dalla Norev nella serie in plastica, pure in 1:43
Norev realizzò la DS anche in scala H0 (1:87) Nel 1960 vennero applicati sui parafanghi degli sfoghi d'aria, riprodotti dalla Norev
Norev modificò nuovamente lo stampo e aggiornò i paraurti nel 1962
Da sinistra: DS Solido apparsa con l'auto vera, scala 1:36 circa e la sua replica più recente.
Come se poi la linea da sola non bastasse, la DS
incorporava una sequela di innovazioni che venivano proposte di serie: dalle
sospensioni idropneumatiche al servosterzo, ai freni a disco all’avantreno.
Unico elemento antiquato era il motore, che derivava da quello della Traction Avant.
Non c’erano più quattrini per sviluppare un’unità più moderna, ma il vecchio
quattro cilindri di 1911cc fu migliorato quel tanto che bastava per apparire degno
della Dea.
D'Oltremanica la DS della Corgi Toys in 1:43, bicolore senza interni e la versione successiva.
La Matchbox non mancò di inserire la DS nella sua serie 1-75, in 1:66 circa
Lateralmente spiccavano i finestrini delle porte senza
montante e i curiosi indicatori di direzione posteriore coronavano il montante
piuttosto spesso creato per dare spazio alla testa di chi sedeva dietro. I
parafanghi erano facilmente smontabili (per quelli dietro bastava un unico
bullone), il cruscotto era modernissimo e il volante aveva una sola razza piegata
per ridurre il rischio d’impatto col torace del guidatore in caso di incidente.
DS 1960 della giapponese Bandai, di latta, con sfoghi d'aria sui parafanghi
Eccellente nella sua semplicità il modellino della BS, in 1:43
Omaggio della Cadum Pax, in scala 1:87
Modelli in plastica soffiata della Falk dai colori improbabili, in 1:43
Giocattolo francese della Jep in scala 1:18 circa
DS della Jouef usata come carico sui vagoni ferroviari in scala H0
DS 19 della Minialuxe, 1:43
Giocattolo di latta e plastica in 1:30 circa della tedesca Tippco
Le sospensioni pneumatiche furono collaudate sugli ultimi
esemplari delle Traction Avant a 6 cilindri, limitatamente all’asse posteriore.
Il loro circuito idraulico permetteva alla DS di
sollevarsi da terra e scegliere una posizione a seconda delle strade che
avrebbe dovuto percorrere: nella posizione più alta permetteva di cambiare una
ruota di scorta senza cric. Il modello della Solido in scala 1:18 possiede un dispositivo per replicare la regolazione in altezza.
Altezza massima e minima delle sospensioni della DS
DS vincitrice a Montecarlo nel 1966, modello Solido in 1:18
Insomma la DS era un concentrato di tecnologia unico per
i suoi tempi e i problemi a un circuito idraulico così complicato non
intaccarono il suo successo anche se furono risolti definitivamente solo nel
1967.
Citroën DS della APS, scala 1:80 circa
Nel 1967 la Dinky Toys francese rifece la DS, con aperture, 1:43
Economica DS della Ingap, 1:43
Citroën DS della Izola Mehano, scala 1:41, prodotta in Jugoslavia
DS della Jablonecka Bizuterie, in 1:80, prodotta in Cecoslovacchia
DS portoghese della Metosul, 1:43
DS 19 della Politoys, 1:43
DS 19 della tedesca Siku, 1:66
DS 19 della Wiking, 1:87
Nel 1964 fu introdotta la versione top di gamma
denominata “Pallas” mentre l’anno seguente fu disponibile la DS 21 con motore
di 2175cc da 109 CV. Nel 1967 arrivò la seconda serie, con il frontale
ridisegnato e nuovi fari carenati che inglobavano un sistema che ruotava gli
abbaglianti per illuminare l’interno delle curve. Nel 1975 l’ultima DS fu
prodotta il 24 aprile, la numero 1.445.960.
DS 19 della Heller, da scatola di montaggio in 1:43
DS 19 della JRD in 1:43, qui in versione taxi parigino
Citroën DS della Lego, in 1:87
DS 19 della Paya, in 1:16 circa
DS 19 della RIO, 1:43
Fra le tante versioni RIO c'è quella dell'ispettore Ginko, con Diabolik
DS della Schuco Piccolo, scala 1:90
DS 1956 della Vitesse, 1:43
La Citroën DS, modellisticamente parlando, è stata riprodotta
da un gran numero di fabbricanti in tutto il mondo, non soltanto francesi come
per altre vetture d’Oltralpe. Le miniature sono davvero tante e non si limitano
al periodo in cui fu costruita l’auto vera, ma tornano di tanto in tanto sul
catalogo di questo o quel produttore.
DS 19 di Del Prado, 1:43
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DS Taxi Amsterdam, della collezione "Taxi du Monde" di Altaya, 1:43
Sopra e sotto: la Citroën DS di Ebbro, in 1:24 da scatola di montaggio
Citroën DS della Kino (Hong Kong) in 1:20 circa
DS della serie moderna in metallo di Minialuxe, 1:43, qui in versione Gendarmerie
DS di Norev in scala 1:12
Anche Premium X ha proposto la sua DS in scala 1:12
DS presidenziale di Solido in scala 1:18
DS 19 di Mondo Motors, 1:43
Citroën DS con radiocomando, Tamiya, 1:12 circa
Sopra e sotto: la DS19 del 1963 di Vitesse, riedizione di qualche anno fa
Per questo motivo ci limitiamo a una carrellata sulle sole
DS berlina, 1ª o 2ª serie, ma non comprendiamo le break (giardinette) o le
cabriolet o ancora le fuoriserie del mago francese Chapron.
Da sinistra: DS di Auto Pilen e Dinky spagnola, scala 1:43
Due versioni della DS di Eligor, scala 1:43
La grande DS in scala 1:8 della IXO, venduta da montare con iniziativa editoriale
ID 19 Taxi della collezione Taxi Collection di Centauria, di Leo Models, 1:43
Citroën DS della Matchbox, 1:60 circa
DS 21 della Nostalgie, 1:43
DS 21 di Polistil, 1:66
DS della Politoys Export, prima versione con ruote belle, 1:43
DS 21 in scala 1:18 circa della francese SLJ
Sopra e sotto: Citroën D Special di Solido, 1:18
DS 23 della Parigi-Dakar 1980, Spark, 1:43
DS 21 Milicija di Verve, 1:40 circa
DS 23 Pallas di Whitebox, in 1:24
DS 21 della Wiking, 1:87
DS 21 in scala N (1:160) della Wiking
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