Varianti di stampo in casa Dinky Toys
Ai collezionisti piacciono da sempre i Dinky Toys,
francesi o inglesi che siano. Molto più se riescono a collezionare varianti di
stampo, che non sono tantissime. Non parliamo di piccole variazioni magari
visibili solo capovolgendo il modello, ma di quelle ben evidenti che spesso
trasformano la miniatura in un’altra auto completamente nuova.
Se cominciamo dalla Francia le modifiche più evidenti le
possiamo vedere nella Citroën Traction Avant, inizialmente “sans malle” ovvero
senza baule sporgente (sul cofano posteriore appare in rilievo la forma della
ruota di scorta) e con i paraurti di lamierino riportati. Nel 1953 i paraurti
fanno parte della fusione e posteriormente appare la versione con baule
sporgente (“avec malle”).
Abbiamo poi la Simca 9 Aronde che arriva nel 1955 a oltre
tre anni di distanza dall’auto vera, con la sua curiosa calandra tormentata che
nel frattempo (1953) aveva già subito una modifica sull’auto vera. La Dinky
Toys francese si adegua, modificando il frontale, ma il modello giunge nei
negozi quando l’Aronde subisce un terzo restyling che rettifica il baffo della
mascherina a mo’ di triangolo. La piccola Aronde, però, non viene ulteriormente
aggiornata.
Abbiamo poi la Panhard PL17 che ottiene ben tre varianti
di stampo. Il modello esce con le maniglie delle porte anteriori che si aprono
nel senso di marcia e i lampeggiatori alla base del parabrezza. In una seconda
versione l’apertura delle porte nell’auto vera avviene controvento e quindi
anche sul modellino le maniglie vengono spostate indietro, ma i lampeggiatori
restano dove sono. Nella terza versione i lampeggiatori sono spostati sul muso,
accanto ai fari.
Per la Dinky Toys inglese abbiamo la Ford Cortina,
lanciata nel 1963 quasi insieme all’auto vera col numero di catalogo 139. Durò
poco perché circa un anno dopo fu modificata la mascherina come nell’auto vera.
Gli aggiornamenti del modello, che prese il numero di catalogo 133, furono
diversi: i fari anteriori e quelli posteriori furono sostituiti da brillantini
e sul montante laterale posteriore apparve la presa per lo sfogo dell’aria dall’abitacolo.
Sull’autocarro Ford D-800 fu aggiornata la parte frontale
della cabina, con una nuova mascherina che inglobava nuovi fari quadrati.
Più profonde le modifiche apportate al modellino del furgone
Ford Transit. Non solo l’intero frontale completamente rifatto ma,
posteriormente, l’adozione di un portellone che si sollevava in un unico pezzo
al posto delle due portiere a battente delle prime versioni.
Citiamo ancora la Rolls Royce Phantom V n°152, splendido
modello interamente apribile che, alla sua uscita, era dotato di personaggi,
autista e specchietti retrovisivi applicati. Si dice che i personaggi avrebbero
dovuto essere il Re e la Regina, ma che la Casa di Liverpool non ebbe il
permesso di riprodurli. Sul sedile posteriore finirono due insignificanti
personaggi, perfino un po’ piccoli rispetto all’1/43. Sta di fatto che con il
passare del tempo la Rolls Royce perse dapprima gli specchietti, non più
riprodotti e i buchi tappati, e poi i personaggi seduti posteriormente, mentre
l’autista è rimasto (non sempre) anche sugli esemplari rinumerati 124.
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