SALONE dell’AUTO a Torino – 26/28 settembre 2025
Si è concluso il “Salone” dell’auto di Torino.
Virgolettato perché la parola salone farebbe pensare a un
luogo chiuso e attrezzato e a Torino ne esistono molti a partire del glorioso
edificio di Torino Esposizioni progettato dall’architetto Nervi e che è in
corso di conversione in biblioteca senza che nessuno abbia spiegato come verrà
riscaldato in inverno.
L’esposizione attuale copre l’area di Piazza Castello,
piazzetta Reale e parte dei Giardini Reali, il che ha comportato la deviazione di alcune linee dei dei mezzi pubblici.
Inoltre nella giornata di venerdì ha piovuto in due
riprese e anche questo non ha favorito il pubblico, che comunque si è riversato
sabato e domenica in grande numero di visitatori, favoriti dal tempo migliore e dall’accesso
gratuito.
L’idea, osservando le auto esposte, è che l’accerchiamento
cinese sia ormai completato. Sono presenti molti marchi orientali poco conosciuti e forse
sarebbe stato bene qualche cartello esplicativo. Alcuni produttori hanno fatto
riapparire timidamente (dopo anni di assenza e rimandi ai siti internet) dei
cataloghi cartacei, di grande aiuto per studiare modelli e caratteristiche
tecniche con calma.
Padroni di casa i SUV di ogni tipo, dai Geely che
richiamano le BMW di parecchi anni fa, a veicoli di varie fogge ma tutti
sostanzialmente uguali. Eccetto, forse, l’EMC 212, dove a una fiancata semplice
(ispirata alle prime Mercedes-Benz “G”) si accompagna un frontale che richiama
le vecchie fuoristrada Beijing dell’esercito cinese, derivate dalla UAZ 469
russa.
Fra le berline una austera DS 8 nera non si faceva
particolarmente notare, mentre la nuova Mazda e6 offriva una curiosa svasatura
della fiancata.
Fuori dal coro la Denza Z9 GT, una berlina sportiva con
qualche richiamo alle Porsche, ma con una linea persino più mozzafiato e
interni impeccabili.
Prima italiana per il BMW iX3, che segna il ritorno alla
mascherina tradizionale BMW dopo le esagerazioni di altri modelli recenti.
Al suo fianco la nuova Mercedes-Benz CLA elettrica,
esposta in un colore grigio cenere chiaro non eccessivamente attraente.
Poco più in là le Lotus e le Maserati MCPura. A questo
proposito, nell’area dedicata alle “Special Cars” c’era anche una Maserati
MCXtrema, che non sarà facile rivedere essendo stata prodotta, sembra, in soli
65 esemplari.
In quest’area era presente una particolare versione della
Fiat 124 spider: si trattava della Tjiarda Targa, proposta dal famoso designer
quale alternativa alla vettura col tetto in tela completamente convertibile.
Nei Giardini Reali era in parte esposta la collezione
Bertone di Asi ed anche alcune auto d’epoca fra cui spiccava una elegante limousine
Itala 51 del 1928 carrozzata da Ghia, una delle ultime auto del marchio vincitrice
della Pechino-Parigi.
Facevano da sfondo alcuni mezzi dell’Esercito, Polizia,
Carabinieri e perfino un’Alfa Romeo 1900 conservata, della Guardia di Finanza.
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