Kess Isotta Fraschini 8A Castagna 1930
Quando si nomina la Isotta Fraschini tutti sanno di cosa si sta
parlando anche se sono quasi 100 anni che questa azienda non fabbrica più
automobili: tutti la conoscono perché è entrata nell’empireo delle auto di
lusso tanto quanto Rolls-Royce, Bugatti, Hispano-Suiza, Pierce-Arrow,
Duesemberg e via discorrendo. Com’è possibile?
Perché l’unione di Cesare Isotta con i fratelli Fraschini ha saputo dar
vita a prestigiose automobili dotate di meccaniche eccellenti. Macchine i cui
proprietari avevano nomi leggendari come Gabriele D’Annunzio e Rodolfo Valentino.
Il modello che ci propone Kess è quello di una 8A carrozzata da Castagna
nel 1930, con una carrozzeria torpedo coperta che ricorda alcuni temi
d’Oltreoceano visti su alcune Duesemberg ad esempio. La 8A era fra le prime
europee con motore 8 cilindri in linea e il suo autotelaio da carrozzare era di
per sé molto costoso.
La vettura è in scala 1:43, con eccellente verniciatura bicolore in due
tenui sfumature del beige e capote color sabbia. Le gomme con fianco bianco
non possono mancare su una macchina di questo tipo, come il baule separato, sulla bagagliera posteriore.
Al modello appartengono molti particolari riportati e il fondino non riproduce molti dettagli all’infuori
del terminale dell'impianto di scarico che sporge fuori dalla carrozzeria.
Le proporzioni dell’imponente vettura sono ben rispettate e la Isotta Fraschini
di Kess può stare a fianco di una delle diverse Isotta proposte dalla Rio nel
corso degli anni, fra le quali altre due con carrozzeria Castagna, ma di tipo
diverso.
Interessante notare la Politoys ha riprodotto due Isotta Fraschini
anteriori alla Prima Guerra Mondiale: la “Vettura Leggera” 6½ hp del 1902, che
fu praticamente la prima automobile del marchio milanese e la 50/65hp del 1909
con carrozzeria tipo Landaulet.
Anche Rio ha in catalogo una Isotta Fraschini del 1909, una BN/BNC 30-40hp.
La crisi del 1929 colpì duramente la Isotta Fraschini e un tentativo di
Henry Ford per rilevarla e mettere piede in Italia, fu ostacolato dal senatore
Giovanni Agnelli, che ottenne dal governo una politica che proteggesse la sua
Fiat dalla concorrenza.
Quando entrò a far parte dell’azienda la Caproni, una 8A rinnovata venne
accantonata a favore della produzione di camion e motori aeronautici.
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