130 anni di Skoda
Il marchio Skoda compie 130 anni ed è un bel traguardo perché sono ormai pochissime le Case automobilistiche che vantano la nascita negli ultimi anni del 1800. Per dirla tutta nel 1895 il libraio Vàclav Klement e il meccanico Vàclav Laurin si misero insieme per produrre biciclette.
La prima auto (vetturetta Tipo A) è del 1905, perciò la
Skoda intesa come produttrice di auto avrebbe 120 anni. Sempre tanti.
Ma il marchio iniziale era “Laurin
& Klement” e le industrie Skoda fino a dopo la prima guerra mondiale
produssero di tutto (dall’imbuto alla locomotiva), tranne che auto. Furono i
problemi di riconversione industriale che portarono la Laurin&Klement nel
gruppo industriale Skoda nel 1925, dove peraltro Laurin lavorava come direttore
tecnico, e per diversi anni il marchio era un lunghissimo “Laurin & Klement
– Skoda”.
Erano in produzione auto a 4, 6 e 8
cilindri, ma quando Laurin uscì di scena si rese necessaria una
riorganizzazione della gamma e una riduzione dei modelli. Nel 1928 il marchio
veniva semplificato in Skoda solamente e il nome originario “Laurin & Klement”
fu rispolverato negli anni ’90 per le versioni più esclusive del marchio Skoda.
Negli anni Trenta Skoda produceva
vetture economiche come la Popular, e anche di classe medio-alta come la
Superb. Una vettura aerodinamica con motore posteriore, la 935, rimase allo
stadio di prototipo a causa della crisi dei Sudeti che, nel 1938, cominciò a
smembrare la Cecoslovacchia.
Dopo la guerra, col nome Tudor 1101 e
1102 venne ripresa la Popular, con i dovuti aggiornamenti, ma il colpo di stato
comunista del 1948 che portò la Cecoslovacchia definitivamente nella sfera
d’influenza dell’Unione Sovietica, ebbe ripercussioni sulla produzione
automobilistica, che non era considerata una priorità dal Governo.
Tuttavia dalla Skoda era arrivata la 1200, che sostituiva la 1102 con una spaziosa berlina di carattere moderno.
A seguire ci fu la 440, poi denominata Octavia. Con questa vettura le autorità videro la possibilità di ampia esportazione nei Paesi Occidentali. La Octavia era senza troppi fronzoli ma ben costruita e venduta a un prezzo allettante, tanto da essere venduta bene anche in Italia. Proprio per favorire l’esportazione fu autorizzata la produzione di un cabriolet elegante e piacevole: la Felicia.
Va ricordata anche la Trekka, una
specie di mini-Land Rover a due sole ruote motrici, prodotta in Nuova Zelanda
con la meccanica della Skoda Octavia.
Dopo la Octavia fu presentata la
1000MB, che tornava a una formula più economica ma anche pratica. La 1000MB
aveva il motore posteriore trasversale, 4 comodi posti con 4 ampie portiere e
aveva due bagagliai, con quello posteriore che si poteva ampliare abbattendo lo
schienale del sedile.
In sostituzione della Felicia fu
presentata la 1000MBX a due porte con carrozzeria hardtop senza montante
centrale: un unicum nei paesi Oltre Cortina.
Le sostitute della 1000MB furono la 100 e 110, del 1969, completamente nuove nella carrozzeria ma ancora con motore e trazione posteriore, a cui si aggiunse la 120 coupé, abbastanza elegante e sogno dei giovani dell’Est, ma poco apprezzata da noi, sebbene adatta anche ad impegnarsi in gare e rally amatoriali. Nel 1976 seguirono la 120-125 e la 130 coupé, ma era il canto del cigno di quella formula.
Si vendevano bene grazie al
prezzo ma la concorrenza spingeva verso la trazione anteriore, che arrivò nel
1986 con la Favorit, che ebbe il contributo della carrozzeria Bertone per
l’estetica e di Porsche per la meccanica. Fu un ottimo successo, anche di
esportazione.
Nel 1991, caduto il regime comunista,
la Skoda Auto fu acquisita dalla Volkswagen e la Favorit sottoposta a oltre 500
modifiche e miglioramenti che portarono alla presentazione della Felicia nel
1984. Due anni dopo l’Octavia, che beneficiava del pianale Golf e poi una
vettura più grande, su pianale Passat che erediterà il nome Superb.
Sotto l’egida Volkswagen Skoda
diventerà un marchio di punta del Gruppo e collezionerà molti successi, a
partire dalla piccola Fabia che, elaborata al punto di non essere quasi più
riconoscibile, porterà la Casa ceca a notevoli successi nei rally. I SUV di
vario tipo, a cominciare dall’indovinato Yeti di dimensioni compatte per
arrivare al Kodiaq e alle prime vetture a motore elettrico, fanno presumere
che il marchio Skoda godrà ancora di una vita brillante.
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