Un confronto tra riproduzioni in scala della Fiat nuova 500
L'idea in redazione é piaciuta e così abbiamo raccolto un gruppo di quattro Fiat nuova 500 in tre scale differenti, tutte in metallo pressofuso.
Sopra e sotto: la Fiat 500 D della Majorette e la nuova 500 della Mercury, entrambe in scala 1:48 in metallo.Nella riproduzione della nuova 500 della Mercury molte parti sono ricavate nello stampo, come le maniglie, i fari anteriori, i fanalini laterali e posteriori, il supporto e la luce della targa, il fregio anteriore, la scritta sul cofano motore, le prese dell'aria, i paraurti, i tergicristalli. I fanali, i paraurti, il fregio anteriore sono evidenziati da una pennellata di argento, mantre per le luci posteriori si utilizza il rosso. Le ruote sono formate da un cerchio in metallo e da un gommino calzato sopra. Ricordiamo che per la replica della 500 della Mercury realizzata da Hachette, i cerchi utilizzati erano troppo grandi. La vetratura é riprodotta, il fondino é piuttosto semplice senza riproduzione di organi meccanici. Manca la riproduzione del tetto apribile. Curioso ricordare che anche la 500 L della Mercury in scala 1:43, al suo debutto era priva di questo dettaglio. Alla mancanza si ovviò apponendo sul tetto un adesivo.
La Majorette ha riprodotto la 500 D ed il modello presenta alcuni dettagli ricavati nella stampo come il fregio, la luci di posizione anteriori, i lampeggiatori laterali, la fanaleria posteriore, le prese dell'aria del cofano posteriore, i profilati laterali, il contorno delle porte, lo specchietto retrovisore esterno che purtroppo, per inconpetenza, viene sempre riprodotto anche nelle auto di questa epoca, che proprio non ce l'avevano in origine.
I fari anteriori sono in plastica trasparente, i profilati laterali, il fregio anteriore, la fanaleria posteriore e la scritta nuova 500 sono tampografati. La vetratura é in plastica trasparente, con una appena accennata riproduzione dei tergicristalli e dei deflettori laterali. Non manca una riproduzione semplificata dell'abitacolo, purtroppo riprodotto nella stessa plastica di colore rosso del tettuccio apribile. Ovviamente siamo in presenza di una riproduzione giocattolo, ma non é stata dimenticata la plancia con l'unico strumento rotondo, il portacenere, un paio di interuttori ed una abbozzata leva del cambio. Peccato per i sedili anteriori e quello posteriore, che riproducono la selleria del modello 500 L. Nel modello della Majorette il cofano anteriore é leggermente apribile in modo da mostrare il serbatoio della benzina. Non mancano le sospensioni e le ruote in plastica sono decisamente troppo larghe. Il fondino non presenta alcuna riproduzione della meccanica, a parte l'impianto terminale dello scarico ed é in plastica grigia come lo sono il paraurti anteriore e quello posteriore. Sicuramente si poteva evitare di riprodurre il fanalino posteriore tipo quello della 500 F. Considerando il prezzo della 500 della Majorette, diciano che non c'é da lamentarsi.
Ora affianchiamo la 500 D della Majorette ad uno dei pezzi più ambiti per quanto riguarda le riproduzioni della Fiat 500, quello della Spot-On. La marca britannica ha scelto comne soggetto la 500 D, la scala é quella particolare di questa azienda, 1:42. Non ha parti apribili, il tettuccio apribile non é stato riprodotto, l'interno presenta pochi dettagli ed é molto sommario, non mancano le sospensioni, le ruote sono realizzate con un cerchio in metallo e un pneumatico calzato sopra in gomma morbida. Il fondino é in metallo, verniciato nel tipico colore grigio utilizzato da questo marchio, non sono evidenziati gli organi meccanici, a parte l'impianto di scarico.
Anche nel caso della 500 D della Spot-On molti dettagli sono ricavati nello stampo, come i paraurti, le maniglie delle porte, le cerniere esterne, le griglie di raffreddamento posteriori, mentre, essendo un auto immatricolata in Gran Bretagna, la guida é a destra e non mancono due specchietti retrovisori esterni in plastica cromata.
Le targhe della 500 britannica sono realizzate con un adesivo, i fanalini posteriori in plastica cromata sono evidenziati da una pennellata di rosso.
Ora passiamo ad un confronto con la riproduzione della nuova 500 T.A.
della comasca Brumm, in scala 1:43 in metallo pressofuso, un modello
decisamente più fedele e ricco di particolari. La Brumm non vende
giocattoli, ma miniaturizzazioni accurate, frutto di una documentazione
attenta. Le maniglie della porte e quella che aziona l'apertura del
cofano motore sono in plastica cromata, come il fregio anteriore, la
luce della targa, i tergicristalli, i paraurti, le coppe coprimozzo, la fanaleria posteriore
(con un tocco di arancione ed uno di rosso per aumentare il realismo). I
fari anteriori sono in plastica trasparente con la cornice cromata. Non
mancano le targhe di immatricolazione anteriori e posteriori. La
vetratura é in plastica trasparente e presenta evidenziati i deflettori laterali e la cornicetta del finestrino anteriore , mentre per il parabrezza, il lunotto e i vetri laterali posteriori é stata riprodotta la guarnizione nera. I profilati laterali, quello sul cofano anteriore, il battiporta sono tampografati come la scritta posteriore "nuova 500". Sono ricavati nello stampo la griglie di raffreddamento posteriori, i contorni del cofano motore e di quello anteriore
Il fondino del modello della Brumm é stato oggetto di molta attenzione, in plastica nera, presenta numerosi organi meccanici in rilevo ed in particolare, evidenziati in colore argento, la coppa del motore, la scatola del cambio e l'impianto di scarico. I cerchioni sono in plastica di colore avorio e i pneumatici neri sono calzati sopra. Anche la miniaturizzazione dell'abitacolo non é stata trascurata: possiamo vedere la plancia con l'unico strumento tondo con un piccolo decal all'interno per simulare la strumentazione, il tunnel tra i sedili anteriori con leva del cambio,le due levette per l'avviamento, il freno a mano, i sedili anteriori ribaltabili. Non manca neppure lo specchietto retrovisore interno in plastica cromata ed il tettuccio apribile ha riportate anche le cinghie per l'avvolgimento. Ricordiamo che la Brumm ha in catalogo tutte le varianti della Fiat 500 a partire dalla prima serie fino all'ultima, la 500 R, il tutto utilizzando per le carrozzerie, dei fedeli colori originali
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