Opel Kadett A 1962 & Vauxhall Viva HA 1963
La serie Auto Vintage ha
recentemente proposto uno stupendo modello in scala 1:24 della Opel Kadett A
del 1962, prodotto come tutti gli altri della serie dalla IXO per Centauria, e
già apparso nella serie Opel di qualche anno fa, ma con porte apribili.
Questo ci offre lo spunto
per ricordare la Kadett, che segnava il ritorno della Opel nel settore delle
utilitarie, con una berlina a due porte di 993cc di cilindrata e 40 CV di
potenza i quali, grazie alla leggerezza (670 kg, oltre 200 in meno della Fiat
1100 di allora), le consentivano buone prestazioni per la sua categoria. Era un
po’ spartana, questo si, ma nel 1963 sarebbe stata affiancata dalla “L” che
offriva un frontale diverso con mascherina che inglobava i fari in sedi
quadrangolari. Con questa mascherina uscì anche un simpatico coupé a quattro
posti.
Sempre nel 1963 e con il
frontale originale, era uscita anche la versione Caravan, ovvero la giardinetta,
anch’essa a due porte. La carriera della Opel Kadett A fu relativamente breve:
appena 3 anni. Nel 1965 usciva la Kadett B, con carrozzeria rivista offerta
anche a 4 porte.
Non sono tantissimi i
modelli della Kadett A: in Germania uscirono solo quelli di Gama, un giocattolo
di plastica in scala 1:20 circa e la piccola Siku di metallo, in 1:66. Molti di
più i produttori stranieri: la Dinky Toys francese, per esempio, che offrì una
solida Kadett senza aperture ad eccezione dei finestrini delle porte
scorrevoli, e la Tekno, con sterzo e bagagliaio apribile. La Kadett Dinky uscì
anche nella serie junior, semplificata al massimo per contenerne il prezzo. Dal
Giappone arrivò un giocattolo di latta a frizione in varie versioni della Ichiko,
in scala 1:20 circa ed un altro di marca sconosciuta.
Politoys offrì invece due
Kadett coupé, col frontale aggiornato: in plastica, in scala 1:41, nella serie “Fibreglas”
e in pressofusione nella serie “M” in scala 1:43.
Più recenti sono i modelli
di Minichamps, Drummer (in scala 1:87), e Starline, che ci hanno riproposto la
Kadett A in alcune versioni tra cui la giardinetta.
Dall’altra parte della Manica, la succursale inglese della General Motors, la Vauxhall, propose nel 1963 una sua versione della Kadett, che offriva lo schema generale e la struttura della carrozzeria identiche alla tedesca, ma con una pelle tutta britannica, sempre un po’ squadrata e massiccia, ma con linee più tese. E con un motore anch’esso differente: un 1173cc che erogava 44,2 CV, quindi un po’ di più della sorella tedesca, ma su un corpo vettura quasi 100kg più pesante.
La Viva era disponibile anche in
versione giardinetta (Estate) ma curiosamente era offerta nei listini della
Bedford, la divisione inglese della General Motors che si occupava di veicoli
industriali, anziché Vauxhall.
La Viva HA (prima serie) è
quasi del tutto dimenticata dalle nostre parti. Ne tengono vivo il ricordo il
modellino della Dinky Toys inglese in 1:43, un giocattolo della Telsalda di
Hong Kong in scala 1:20 e uno speciale di Silas, nuovamente in 1:43. Della Viva
Estate abbiamo l’ottimo modello di Oxford.
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