Retromobile 2025
Parigi ci ha accolti con un gelido febbraio, ma il richiamo di Retromobile e delle concomitanti aste di RM Sotheby’s e Bonhams non poteva essere ignorato. Come di consueto il programma degli “highlights” di Retromobile era molto fitto, preferibile quindi sceglierne solo un paio e dedicarsi ad una visita metodica dei tre padiglioni. Per celebrare i 70 anni della Citroen DS l’organizzazione ha ricreato la famosa “DS Ballon” del 1959, oggetto a suo tempo di una campagna pubblicitaria iconica, e che giustamente campeggiava su tutti i manifesti dell’esposizione. Presso la boutique dell’esposizione era possibile acquistarla riprodotta come modello in scala 1/43 da Spark in edizione limitata a soli 300 esemplari. In proposito ricordiamo la analoga realizzazione di Norev in scala 1:12. La “DS Ballon” è stata presentata circondata da uno stuolo di DS/ID 19/21/23 dei vari anni di produzione. Questo grazie alla collaborazione della DS Automobiles in quanto ancora una volta Stellantis è stata la grande assente.
Citroën-Kegresse P19 Croisière Jaune Replica 1931
Austro Daimler Type ADM 3 litre sport 1927
Amilcar Type C4 Skiff 1924
Lancia 30 HP Victoria 1912
Leon Bollée type G1 Torpedo 1910
Maxwell LO4 Roadster 1904
Delahaye 135 M cabriolet Victoria Figoni 1938
Renault prosegue nella reinterpretazione delle icone del proprio passato : la 17 TS, la R4, la R5 e la 40CV erano affiancate alle rispettive “nipotine”, bella la Filante Record 2025. Mercedes ha esposto tra l’altro la C111 di Ginevra 1970, la seconda evoluzione del suo concept dotata di un motore Wankel a quattro rotori. Cadillac ha celebrato il proprio ritorno sul mercato europeo con l’elettrica Lyriq affiancandola ad una magnifica Eldorado Biarritz del 1959. Ma l’esposizione più interessante era quella della Skoda, a celebrazione dei suoi 130 anni, una vettura per ogni decade con tanto spazio per apprezzarle. Parimenti interessante l’esposizione dedicata ad Adolphe Kégresse, una dozzina di vetture cingolate esposte sul ponte che collega i padiglioni 1 e 2, tra cui le famose Citroen delle “Crociere”. Altra tematica principale quella della formula 1 francese (vetture e piloti): 16 monoposto, tra cui ovviamente un paio di Ferrari. Anche Richard Mille ha affrontato il tema delle Ferrari di formula 1 con otto monoposto dal 1970 al 2008. Impossibile citare tutti gli espositori anche se è d’obbligo rilevare la presenza delle marche giapponesi (Mazda, Toyota, Mitsubishi), dei principali dealers e dei vari club di appassionati. Deludente invece la presenza di Artcurial, forse spaventati dal tanto pubblico hanno fortemente limitato la visita alle vetture dell’asta. D’altronde erano affastellate una sull’altra e visibili solo oltre le barriere, come allo zoo.
Renault Filante Record Concept 2025
Mercedes-Benz C111 2° 1970
Maserati MC 12 Corsa 2006
Mazda MX5 Super Light Version Prototype 2009
Toyota Sports 800 1965
Riley&Scott MK3 C LMP1 2002
Jaguar C Type 1954
E qui, dopo le luci, arrivano le ombre: nonostante quanto già manifestatosi l’anno scorso, gli organizzatori non hanno affatto adeguato gli spazi al numero dei visitatori, anzi in alcuni casi riducendoli, generando un caos incredibile ed estremamente pericoloso. In molte zone era difficile anche solo camminare, reso ancora più difficile dalla presenza di innumerevoli visitatori con zaini a spalla di dimensioni eccezionali. Ci si domanda come si possa ammettere un tale comportamento e quali verifiche di sicurezza siano state effettuate sul loro contenuto. Confesso di essermi sentito a volte in notevole disagio, preferisco non pensare a cosa potesse avvenire in caso di evacuazione rapida. Dopo poche ore ho preferito allontanarmi, come d’altronde altri visitatori. L’organizzazione si vanta di 146.000 visitatori nei cinque giorni, ma gli spazi sono rimasti gli stessi, anzi a volte ridotti, e lo stesso può dirsi dei servizi (bagni, guardaroba, etc). Molto deludente. Ironicamente Retromobile potrebbe correre il rischio di morire del suo successo se non si provvede ad adeguare gli spazi al numero dei visitatori e non si adottano misure di sicurezza adeguate. Non ha senso recarsi ad una esposizione se poi non si riesce a visitarla. Appuntamento alla 50esima edizione a febbraio 2026? forse, al momento abbiamo davvero qualche serio dubbio. (Fabrizio Panico) |
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