Le americane Dinky Toys serie “39”.
Per quanto ci siano migliaia di modelli di auto americane, di tutti i tipi e di tutte le qualità, per avere in collezione le vetture riprodotte dalla Dinky Toys inglese nel 1939, occorre proprio rivolgersi al mercato degli obsoleti.
Il 1939 fu un anno difficile perché, quando sembrava
ormai averla evitata, la guerra si presentò con tutta la sua violenza. Perfino
i modelli della Dinky Toys di Liverpool sembravano riflettere questa situazione,
poiché le prime novità dell’anno furono miniature di mezzi militari.
Nonostante la brutta aria che tirava furono annunciate
due nuove serie di modelli, la “38” e la “39”. Curiosamente la serie “38”,
composta da 6 automobili sportive inglesi, fu annunciata per agosto, mentre la
“39”, formata da 6 auto americane, era prevista per giugno.
In realtà nessuna delle due serie fu illustrata sui
cataloghi del 1939, e di quelle sportive solo 3 (Frazer-Nash, Alvis e
Sunbeam-Talbot) uscirono effettivamente nell’annata, mentre la Jaguar SS fu la
prima ad arrivare nel 1946, seguita da altre due.
Le americane arrivarono anche loro, in ritardo, pare a
fine anno o addirittura all’inizio 1940. Era la prima volta che venivano
offerti modelli d’auto americane in Europa: tutte erano di ottima fattura ed
erano formate da un guscio unico di zamac, con un fondino di latta che portava
per la prima volta il nome del fabbricante dell’auto vera. Il fondino
tratteneva gli assi con le ruote che avevano gommine smontabili.
Solo la Packard e la Buick avevano fanali separati
inseriti nella carrozzeria e pare che le Lincoln e Oldsmobile d’anteguerra
siano le più rare del gruppo.
Sembra che nel 1940 solo una piccola quantità di queste
splendide miniature avesse raggiunto i negozi e perciò l’intera serie fu
riproposta senza cambiamenti, nell’immediato dopoguerra fino al 1950, ma la
scatola regalo da 6 pezzi fu ancora disponibile in scorte di magazzino ancora
nel 1941. Tre modelli (Oldsmobile, Lincoln e Chrysler) furono prodotti fino al
1952 per l’export verso gli USA con alcune varianti di colorazione bicolore.
Alle 6 americane avrebbero dovuto affiancarsi una Hupmobile
berlina e un Taxi Ford di cui restano solo i prototipi di legno (curiosa
sarebbe stata la scelta della Hupmobile, marca che al vero stava per chiudere i
battenti) mentre la Lincoln Zephyr in origine avrebbe dovuto essere una
berlina.
Due modelli sono apparsi anche in Francia dopo la guerra:
si tratta della Packard Eight e della Studebaker Commander coupé. Disponibili
in colori diversi da quelli della controparte inglese, si differenziavano anche
per le ruote interamente di zamac, dovute alla mancanza di caucciù per
realizzare gli pneumatici separati.
Interessante anche notare come le versioni scelte dalla
Dinky Toys rappresentino auto che, per qualche motivo, non sembra siano state
più nuovamente prese in considerazione dai produttori, in tempi più recenti,
salvo forse nel campo degli speciali.
La Studebaker Commander coupé e la Packard Eight sono
state anche riproposte da DeAgostini in una iniziativa editoriale, in forma di
replica «made in China».
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