I primi, favolosi, Tekno danesi

La Casa danese Dansk Legetøis-industri, oggi universalmente nota per i suoi pressofusi in scala 1/43, fu fondata nel 1928 da Andreas Segumfeldt, il quale si divertiva a sfruttare la sua somiglianza con Walt Disney per scherzare con gli amici.

Uno dei primi folder pieghevoli della Tekno
Piccola spider di legno prodotta dalla Tekno (foto Rampini)

Egli iniziò la produzione di giocattoli di vario genere, fra cui piccole automobili di legno con la denominazione Tekno. Nel 1937 ebbe inizio una serie di simpatici camioncini Falck (l'organizzazione di soccorso danese) ispirati a dei Morris dell'epoca, realizzati interamente in lamiera con ruote gommate (durante il periodo bellico in lamiera anch'esse)


Tutta la serie dei veicoli da soccorso "Tipo Morris" della Tekno

L'ambulanza Falck della Tekno, apribile (con barella) e sterzo


Sopra e sotto: splendida caserma della Falck, di legno, produttore sconosciuto



Altro tipo di casermetta Falck, più piccola della precedente

Le versioni d’anteguerra erano in colore rosso (con l’ambulanza blu), mentre nel dopoguerra erano bicolore con parafanghi neri e carrozzeria rossa. Il loro duraturo successo si interruppe nel 1955, quando vennero pensionati a causa del logorio dei macchinari che li producevano.

Tekno Giro Bil, copia della Schuco Mirako, scala 1:43 circa (foto Rampini)

Nel dopoguerra (attorno al 1946) la Tekno realizzò una automobilina derivata dal modello Schuco Mirako car ma senza le peculiarità meccaniche del giocattolo tedesco e poi cominciò la produzione di macchinine in metallo pressofuso. Dapprima veicoli industriali tipo Ford 8V la cui prima versione (1946) aveva – segno dei tempi – un generatore a gassogeno dietro la cabina.


Autobotte Ford 8V della Esso (mancano i tubi ai lati della cisterna)
L’anno successivo apparve un’ambulanza Buick “Zonen” e poi nel 1948 una Ford Fordor Taxi. La Buick è conosciuta anche come Dodge perché Tekno aveva inciso il nome sui cerchioni, ma spesso venivano scambiati in fase di montaggio. Gli stessi cerchioni con nome Dodge finirono su un autocarro Chevrolet del 1952, generando ulteriore confusione nei collezionisti.

La Buick nella versione ambulanza Falck e scritte Dodge sulle ruote


Due ambulanze Buick, a sin.con la scritta esatta Buick sulle ruote


Sopra e sotto: Ford Fordor taxi 1948. La versione gialla è per l'export


In danese Taxi si dice Taxa, come indicato sulla portiera


Furgone Packard ambulanza Zonen e delle reali Poste danesi, scala 1:43 circa


Sopra e sotto: due versioni della Packard ambulanza Zonen

Autocarro Chevrolet 1952 della Tuborg, era dotato di sterzo

Trasporto sabbia/ghiaia Chevrolet anche se le ruote dicono Dodge

Tra il 1949 e il 1969 Tekno collaborò in modo informale con la Lange’s Legetøy che si trovava nello stesso isolato della Tekno. Con l’acquisto della Lange’s da parte della Kirk, nel 1958, la collaborazione continuò ancora per anni (negli anni ’70 alcuni modelli Tekno furono marcati Kirk per diverso tempo).

Tekno riprodusse anche alcuni autocarri della scomparsa marca danese Triangel, caratterizzati da, appunto, un marchio triangolare sui cerchioni.

Autocarro Dodge della benzina Caltex. Faceva parte di una serie in 1:70

Autocarro Dodge in 1:70 con scatolina originale

Trattore Ferguson con erpice in 1:43 (manca il volante)

Tekno offriva il trattore Ferguson con diversi accessori

Curioso trattore a molla con semirimorchio di latta, di fantasia

Autocarro Triangel con scala dei pompieri, 1:43 circa

Furgone carcerario Triangel "Black Maria" della Tekno


Tekno produsse anche diversi aerei: qui un Boeing B-17 Flying Fortress
Nel 1949 apparve la seconda vettura, una Mercury Sedan, e solo negli anni successivi prese decisamente piede la produzione di auto in miniatura (peraltro in scale comprese fra l’1/45 e l’1/48), oltre agli autoveicoli industriali a cominciare dalla serie di autocarri «700». Le auto erano tutte equipaggiate con vetri di plastica trasparente e quando, nella serie «800», apparve un modello di autobus, esso pure era dotato di finestrini trasparenti. 

Motosidecar Harley Davidson, 1:32

Moto Indian con sidecar da trasporto, 1:32
Sopra la Mercury berlina 1949, sotto la stessa nei colori del soccorso Zonen

Confezione Tekno con 4 modelli in 1:87, in realtà prodotte dalla Pilot

Diversi tipi di frontale del Bus, che la grande V fece attribuire a Volvo

L’autobus è conosciuto come Volvo, ma i corrispondenti dalla Danimarca negli anni ’70 affermarono che si trattava molto probabilmente di un Commer con carrozzeria locale. La presenza di una V sul paraurti che faceva parte della mascherina anteriore però innescò la “Vox populi” che si trattasse di un Volvo e alla fine la stessa Tekno predispose una piccola decal col nome Volvo che appose sul frontale.

Autobus "Volvo" in versione PTT per la Svizzera

Sopra e sotto: alcune viste della versione salvadanaio del bus "Volvo"



L'autobus in versione Strøgbus e PTT, scala 1:50 circa

L'Alfa Romeo 2500 spider della Tekno fu per anni l'unica riproduzione disponibile, in 1:48.


Austin Healey 100, 1:48

Jaguar XK-120 in 1:48

Questo Mercedes-Benz 309 non era in catalogo: fu prodotto per la Fiera di Bruxelles 1958, con 2 rimorchi (non ill.)

MG TD Midget

Opel Olympia con l'originale inserto che fa da modanatura laterale

Porsche 356A

Sopra e sotto: Renault 4CV, la prima con le ruote fedeli al vero

Triumph TR2 spider

Sopra e sotto: la Volkswagen 1200 con lunotto ovale

Alcuni modelli Tekno furono riprodotti su licenza dalla Mecline, azienda norvegese nata per aggirare i pesanti dazi che il governo aveva improvvisamente posto sulla importazione di giocattoli, producendoli direttamente in Norvegia. Su alcuni modelli, come i furgoncini Volkswagen, il fondino con il marchio Tekno e la scritta Made in Dänmark appare punzonato con una serie di righe per cancellarli riportando, più sotto, la punzonatura Mecline. Questo procedimento veniva utilizzato sul modello grezzo uscito dallo stampo e quindi il pezzo veniva verniciato. Senza guardare i modelli da sotto non si notano differenze con gli originali danesi.

Ambulanza Volkswagen, 1:48
Furgoncino VW senza decalcomanie pubblicitarie
Volkswagen T1 pick up con pubblicità
Furgoncino pubblicitario Volkswagen
Pulmino Volkswagen della Mecline norvegese

Le punzonature Mecline, ben visibili sul pianale
Ford FK1000 minibus in 1:48. Si noti la decorazione della scatolina
Furgoncino pubblicitario Ford FK1000
Camioncino Ford FK1000 in versione "Servizio Ford"
La Vespa della Tekno in 1:32, era offerta con sidecar (qui senza parabrezza)
Piaggio Vespa n 1:32, modello Tekno molto dettagliato
La Morris Oxford fu una delle prime Tekno in 1:43, con ruote simili all'originale

Nel 1959 la scala dei modelli d'auto passò all'1/43, con la comparsa di una Volkswagen 1200 diversa dalla precedente per dimensioni e perché adottava il nuovo lunotto rettangolare dell'auto vera. Iniziava altresì la serie di miniature Volvo, con la collaborazione della Casa Madre, che li utilizzava anche come promozionali, durata moltissimi anni.

Ford Thunderbird 1955 chiusa e aperta, in 1:43
La capote della versione chiusa non riproduceva per nulla il vero hardtop


Con il passaggio all’1:43 i modelli Tekno aumentarono la loro diffusione all’estero, guadagnandosi grande stima per la loro elevata qualità.

Volvo Amazon con caravan, scala 1:43
La Volkswagen 1200 lunotto rettangolare 1959, con stemma sul cofano




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