Auto dell’anno 1964: la Rover P6
Nel 1964 viene istituito il premio giornalistico “Car of the Year” (Auto dell’Anno) e la prima a vincerlo è la Rover 2000, conosciuta anche come P6. Presentata al Motor Show di Londra dell’autunno 1963, è la prima Rover a carrozzeria portante e di prezzo abbordabile.
Con 2000cc di cilindrata e 90 CV arriva in Italia a fine
1963 all’interessante prezzo di 2.850.000 lire, poco meno di una Lancia
Flaminia berlina, ormai in fase di calo evidente delle vendite. Poiché è una
Rover, è anche fatta come una Rover, e cioè ha finiture interne
impeccabili, sedili comodi e le prime imbottiture antiurto con sterzo
collassabile in caso di incidente.
La 2000 trova dunque clienti anche in Italia e ancor più
quando, nel 1966, arriva la 2000TC con alimentazione a due carburatori da 107 CV, che
abbina alla classe un certo brio.
Nel 1968 si rende disponibile un 3500cc a 8 cilindri a V di origine Buick da 149 CV, ma la
tassazione su questa cilindrata la rende molto più invendibile nel nostro
Paese. Nel 1971 viene proposta una Station Wagon prodotta dalla Panelcraft, ma
un incendio distrugge quasi tutte le vetture pronte e ne scampano solo un paio
di centinaia. Nel 1971 appare la 3500S con motore 8V da 155 CV e nel 1973 le
2200 in versione normale da 98 CV e in versione TC da 115. Nel 1977, dopo un’onorata
carriera, cede il passo alla nuova Rover 3500.
Corgi Toys presenta il modellino della Rover 2000 quasi
in contemporanea con l’auto vera, dotandolo dei 4 fari anteriori “Trans-o-lite”
che si illuminano prendendo luce da una finestrella nel lunotto. L’anno
successivo la Rover 2000 partecipa al Rally di Montecarlo piazzandosi sesta e
prima di classe. Corgi Toys ne propone il modello ma non modifica la scatolina,
sulla quale applica una semplice striscia adesiva. Il modello segue poi alcune
modifiche e diventa 2000TC con le nuove ruote a Jack smontabili, ruota di
scorta esterna e tetto panoramico di plexiglas. Quando il modello viene equipaggiato
con le ruote veloci, subisce una nuova modifica di stampo al cofano e al
frontale, che la fanno somigliare alla 3500S, ma le scritte sulle fiancate
restano immutate (2000).
Di questo periodo esiste anche un giocattolo prodotto
dalla OK di Hong Kong, in plastica, con motore a frizione.
Dopo anni di oblio la Rover P6 torna nei cataloghi dei
produttori: Vanguards ne propone alcune versioni in 1:43, Brekina in 1:87, e
poi Matrix che propone in resina la coupé di Graber e la Station Wagon Estoura
di Panelcraft. Quindi Cult Models ci propone la 3500 con ruota di scorta
esterna e Oxford la 8V in scala H0.
Arrivano ultime la Hot Wheels con una curiosa Rover 3500
Gruppo 2 in scala 1:66 e la bella MCG in scala 1:18, dal prezzo molto
contenuto.
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