L'edicola di TheSmallBigWheels

Dal 23 luglio é iniziata la distribuzione in edicola della collezione "Auto de collezione", realizzata dalla casa editrice spagnola EMSE. Le prime uscite non sono state esaltanti, ma quando é apparsa l'Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1954, la redazione ha pensato di produrre un articolo, abbinandola ad un modello da sempre un classico per il mondo dei collezionisti.


L'Alfa Romeo Giulietta sprint prima serie della serie "Auto da collezione" realizzata dalla orientale Welly accanto alla Giulietta Sprint seconda serie della raccolta "Mercury la collezione" di Hachette. 


La riproduzione della Welly é in metallo pressofuso in scsala 1:53, mantre la Sprint della Mercury é in scala 1:48.


Entrambi i modelli presentano la riproduzione della vetratura, mentre la Sprint della Welly ha anche una spartana rappresentazione dell'interno, in plastica nera. Pur nella sua semplicità si notano alcuni dettagli: il volante con la presenza dell'anello centrale per l'avvisatore acustico, il tunnel della trasmissione sul pavimento, dei sedili sagomati. I fari, le luci di posizione anteriori, la cornice delle prese d'aria, la modanatura sotto la battuta della porta, il profilato sul cofano motore, la luce della targa posteriore sono tampografate in argento. I fanalini posteriori sono colorati di rosso, i paraurti e lo scudo anteriore sono in plastica cromata. Le maniglie delle porte e i tergicristalli sono ricavati nella stampata.
 

La Giulietta sprint prima serie si distingueva esternamente dalla seconda serie per le prese d'aria anteriori  di forma differente; mentre la seconda serie aveva la fanaleria posteriore di maggiori dimensioni con l'aggiunta dei ripetitori laterali sulle fiancate.  


La collezione della EMSE prevede 120  modeli dei quali 80 sono già stati svelati. La cadenza é prevista quindicinale sino all'uscita numero 10, per poi divenire settimanale.
 

Il fondino evidenzia con una certa fedeltà alcuni degli organi meccanici, impianto di scarico compreso. I pneumatici sono stampati in plastica nera, hanno un accenno di battistrada di lato, mentre il cerchione e la relativa coppa coprimozzo sono stampati in un unica soluzione in plastica cromata. 
 

Il modello in scala é contenuta in una scatolina finestrata che presenta il bollino di autorizzazione dell'Alfa Romeo.


Il fascicolo allegato alla riproduzione in scala non é molto interessante sia per il testo che per la qualità delle fotografie.
 
 
Nel lungo elenco delle prossime uscite ci soffermiamo sulla n°7, che doverbbe essere una Fiat 500 A, denominata anche Topolino e la n° 14 la Fiat panda. Ed ora permetteteci una riflessione su quanto sta avvenendo nel campo degli automodelli. Da tempo alle fiere del settore si nota un aumento di offerta da parte dei maggiori marchi, di miniaturizzazioni in una scala piccola, che va grosso modo dall'1:87 al  1:64. A questa tendenza si aggiungono nuovi produttori che in questa scala propongono maggiori dettagli e rifiniture ed il fatto che un classico realizzatore di questo genere di riproduzione, la Mattel,  proponga per il marchio Hot Wheels la serie Premium, con l'aggiunta di particolari ad un prezzo sensibilmente maggiore. Ora, esaminando questa nuova serie da edicola, che attinge al vasto catalogo della Welly, utilizzando scale non omogenee tra loro e, a parte qualche soggetto, decisamente inferiori alla classica 1:43, viene spontaneo chiederci se questo non sia un ulteriore proposta commerciale per avvicinare il collezionista a questa scala.   
 




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