Altre coppie DINKY TOYS differenti sui due lati della Manica
Il caso delle due fusioni diverse per la Talbot-Lago Grand Prix ci porta a curiosare
fra alcune altre Dinky Toys trasmigrate dalla Meccano di Liverpool alla filiale
francese di Bobigny.
Un esempio è l’Auto Union aerodinamica d’anteguerra n°23/d, poi prodotta
ancora fino al 1950 in Inghilterra col nome di streamlined (aerodinamica) al
posto del marchio di fabbrica, troppo legato all’appena sconfitta Germania
nazista. Il modellino finì anche sul catalogo della Dinky Toys francese con lo
stesso numero di catalogo 23/D, ma anziché sfoggiare una livrea argento, fu
dipinto in un bel verde non particolarmente lucido, con o senza numeri di gara.
Per rimpinguare il catalogo francese furono inviati in Francia anche due stampi della serie 39, dedicata alle auto americane: si trattava della Packard Eight (n°39/a in Inghilterra e 24/P in Francia) e della Studebaker Commander coupé (n°39/f e 24/O rispettivamente).
All’inizio entrambe le versioni francesi
ebbero ruote totalmente di zamac, pneumatico compreso, perché le scorte di
caucciù erano ancora contingentate e difficili da ottenere. In seguito, prima
di essere tolte dal catalogo, i cerchioni tornarono quelli soliti con la
gommina di caucciù.
Un altro modello della serie inglese delle auto da corsa finì a Bobigny con
un cambio di livrea: si trattava della Ferrari F.1, che in Inghilterra era
venduta nel bicolore giallo/blu della scuderia Francorchamps con numero di
catalogo 242. In Francia, bontà loro, il modello assunse il tipico colore rosso
Ferrari, adottando di solito i cerchioni di alluminio tornito al posto di
quelli inglesi verniciati. Il modello francese è del 1956.
Ancora un passaggio Nord-Sud: la Volkswagen Karmann-Ghia del 1957. Uscita
in Inghilterra con vetri, sospensioni e due verniciature bicolore (verde/crema
e rosso/nero) col numero 187, approdò a Bobigny restando priva delle
sospensioni e solitamente in livrea rosso e nero (n°24/M).
Questo modello a un certo punto della sua carriera, ebbe una modifica di
stampo che fu riservata solo alla versione francese, mentre quella inglese rimase
identica a sé stessa fino a quando venne ritirata dal catalogo.
Era avvenuto che nel 1959 la Volkswagen Karmann-Ghia era stata sottoposta a
un restyling dei parafanghi anteriori per adeguare l’altezza dei proiettori
alle nuove normative. In quell’occasione erano state accentuate le curvature
del frontale e ampliate le prese d’aria dinamiche sul muso. Il modellino
francese dunque propose le modifiche dell’auto reale, creando dunque un
doppione profondamente diverso dalla versione inglese.
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