Modelli F.I.P.
Qualcuno che oggi ha i capelli bianchi
forse si ricorderà, da bambino, di averne trovata una dentro le scatole di
detersivo di Tide, che allora incentivava le vendite mettendo nei pacchetti
piccoli gadgets di plastica e all’inizio usava i modellini francesi della Clé
esattamente come faceva il detersivo Bonux (era il suo nome in Francia). Poi,
alla fine degli anni Cinquanta si cominciarono a trovare automobiline italiane
marcate FIP, ispirate alle Clé francesi e di buona fattura, benché sempre molto
semplici.
La Fabbrica Italiana Plastica (F.I.P.)
realizzò a Sori, poco distante da Genova, una piccola serie di semplici modelli di plastica in scala 1:60
circa, riproducenti auto italiane, prive di interni e finestrini. Era qualcosa di estemporaneo rispetto all'attività principale dell'azienda che era quella di produrre casalinghi di plastica. Sul pianale era
scritto che la serie si componeva di 11 soggetti, ma in tanti anni di
collezionismo e di ricerche, siamo riusciti a trovarne 9, di cui 6 in scala 1:60
e tre (Fiat 600 Multipla, Fiat 1800 e Lancia Flaminia) replicati anche in scala
più grande, attorno all’1:50 circa.
Saremmo ben lieti se qualcuno ci
comunicasse di averne altri o qualche dettaglio in più sul produttore.
Il modello della 600 Multipla in scala
1:50 presenta dei sedili all’interno ma è privo di finestrini; la Fiat 1800 e
la Flaminia grandi hanno anche i finestrini di plastica trasparente.
Non è chiara la distribuzione di
questi modelli. All’epoca, terminata la campagna promozionale nei detersivi
(che comunque utilizzava solo quelli in 1:60), pare che per qualche tempo si
fossero trovati in commercio per poche lire nei bazar. Sicuramente le 1:50 furono
vendute nei bazar e nelle cartolerie, con una distribuzione non molto ampia e
per un periodo limitato.
I modelli FIP sono oggi piuttosto rari
(soprattutto le Alfa Romeo), anche per una certa fragilità della plastica
impiegata, ma figurano molto bene anche nelle collezioni tematiche a dispetto
della loro semplicità, grazie all’estetica curata rispetto ad altri giocattoli
approssimativi di quegli anni.
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