HUSKY: le piccole della Corgi Toys
La scala 1/66 è stata sfruttata per anni al fine di produrre “macchinine” che stessero agevolmente nelle mani dei bambini e non pesassero troppo sui portafogli dei genitori. Ne sono stati campioni la Siku tedesca, rigorosa nel perseguirla, e la Matchbox inglese, che però adottava scale variabili che giravano intorno all’1/66 per le auto (con estremi fra 1/80 e 1/55) e notevolmente più piccole per gli autocarri.
A differenza di questi, tutti i modellini Husky
avevano i vetri e le sospensioni. Tuttavia non raggiungerà mai la sua ispiratrice e il catalogo si fermerà attorno alla quarantina di modelli, più o meno variati nel corso dei pochi anni di produzione. Dal 1970 in avanti il marchio è scomparso, sostituito con il
nome Corgi Junior, molto più conosciuto perché richiamava le più grandi Corgi
Toys. La serie Junior è andata avanti anche quando la Mettoy, nel 1983, andò in
bancarotta e il marchio Corgi proseguì la produzione come indipendente, fino all’acquisto da parte della Mattel nel 1989.
I modelli Husky avevano inizialmente delle ruotine in plastica grigia di forma standard poi, per breve tempo, alle novità vennero applicate delle ruote di alluminio tornito o di metallo pressofuso con un piccolo pneumatico di gomma. Dopo il 1970 tutti i modelli, ormai marcati Corgi, furono equipaggiati con le ruote veloci in plastica nera.
Nel 1966 erano apparse alcune miniature ispirate da film, come la Batmobile, la Chitty Chitty Bang Bang e l’Aston
Martin di 007. Quest’ultimo modello però non era realistico perché basato sullo
stampo della DB6 che la Husky aveva in catalogo e non sulla DB5 che era la vera
auto di James Bond. La serie continuò in seguito con il motoscafo di Batman,
l’auto della U.N.C.L.E. e la Monkeemobile dedicata alla celebre band di
cantanti. Questi modelli costavano 350 lire, 100 lire in più della serie
ordinaria.
Husky produsse alcuni accessori come garage, stazione di
servizio, tappetini con disegnate strade con incroci e rotonde e perfino
casette, segnali stradali e personaggi per rendere più realistico il gioco.
Questi ultimi accessori sono oggi praticamente introvabili.
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