I modelli McGregor-Politoys «echo en Mexico»
Ogni tanto arrivano sui tavoli delle nostre Borse dei modellini che sembrano Politoys, ma portano il marchio McGregor o la doppia scritta McGregor-Politoys. Si tratta di miniature prodotte dalla messicana «McGregor S.A. Secciòn Plasticos»: una azienda della famiglia Klipstein fondata per la produzione di oggetti di plastica, con sede in Città del Messico, la cui attività era già cominciata negli anni 60, anche se non ci è stato possibile conoscere la data esatta.
Allora
la produzione riguardava soprattutto giocattoli per bambini, di qualità modesta,
insieme ad altri prodotti per l’infanzia. L’azienda McGregor per di più non
disponeva di macchinari moderni per la produzione in grande serie e nemmeno di un
impianto di verniciatura.
Alla fine
degli anni ‘60 Eugenio Agrati, co-fondatore e proprietario del Gruppo Polistil,
avrebbe voluto espandere l’esportazione dei suoi modelli verso gli Stati Uniti.
All’epoca erano disponibili finanziamenti dello Stato Italiano per le aziende
che esportavano negli USA, e pertanto acquisì una partecipazione in McGregor, che dal Messico era in posizione ideale affinché la produzione potesse seguire
entrambe le direttrici verso gli Stati Uniti e verso il Sud America. L’esportazione
dal Messico sarebbe stata più semplice e certamente molto meno onerosa di quella
direttamente dall’Italia.
La
produzione dei Politoys in Messico si avviò nel 1971 grazie all’arrivo di tutti
i macchinari necessari dall’Italia, sia per stampare la plastica che per lo
zamac.
Praticamente
tutti i modelli della serie 1:41 e buona parte degli 1:43 non più prodotti in
Italia, trovarono nuova vita (e molto spesso nuovi colori) in Messico. Sul
pianale venne ricavato il marchio McGregor racchiuso in un ovale e – in genere –
venne cancellata con una banda la scritta “Made in Italy”, sostituita da “Echo
en Mexico” (prodotto in Messico). In alcuni casi, per errore dovuto soprattutto
alla fretta di rimettere in produzione i modellini, rimase anche la scritta
originale.
Il fondino della Fiat 1300 illustrata più sopra
La
produzione dei modelli Politoys/Polistil ebbe termine attorno alla metà degli
anni Ottanta, quando La McGregor propose di far tornare in Italia gli stampi.
Non essendosi concretizzata questa opportunità, alcuni furono acquisiti da
industrie russe e trovarono una terza giovinezza in Unione Sovietica.
Nel
catalogo McGregor sono apparse anche le auto Politoys della serie antica,
talvolta con colorazioni più realistiche degli originali italiani.
É
interessante notare come la McGregor abbia realizzato anche versioni locali di parecchi
modelli, cominciando - con la serie in plastica - dalla Oldsmobile F85 in
versione Policia, mentre la Politoys mai ebbe in catalogo simili modelli (a
parte le Alfa Romeo della Polizia italiana).
Anche
i modelli di metallo ebbero delle varianti interessanti per i collezionisti, come
ad esempio la Opel Diplomat Taxi Città del Mexico o in versione della Policia
oppure le più economiche Citroën GS o Lancia Beta, che ebbero le versioni
civili affiancate da quelle della Polizia o dei Pompieri.
I modelli McGregor in plastica erano spesso forniti di ruote metalliche con gommina separata, diverse da quelle utilizzate in Italia. Sia i modelli in plastica che quelli metallici spesso sfoggiavano colorazioni diverse da quelle dei Politoys italiani: in alcuni casi ottenute direttamente nella mescola della plastica, ma in altri casi i modellini erano verniciati a spruzzo, come ad esempio la Lancia Fulvia, mentre certe auto antiche come la Lancia Lambda, monocolori in Italia, in Messico ebbero i parafanghi neri.
Si conoscono
esemplari della celebre Ford T di Stanlio e Ollio (in scala 1:25) di colore
verde metallizzato, anziché il classico nero, mentre alcuni modelli ebbero
perfino la carrozzeria di un colore e le parti apribili di un altro: è il caso
della Maserati Mistral della nostra fotografia, assolutamente originale e non
ricostruita usando i pezzi provenienti da un altro modello di colore diverso. In
qualche raro caso capitava che alcune miniature venissero vendute senza neanche
passare nel reparto verniciatura: è il caso della Volkswagen 1200 derivata dalla
VW 1200 Politoys della serie “Fibreglass”, qui in foto, che assume, a causa di
ciò, un aspetto molto inconsueto.
Al
di là della stretta collaborazione con il Gruppo Polistil, la McGregor ha prodotto
altri giocattoli ricavati da altri stampi italiani sui quali non si hanno
notizie certe in merito. Siamo a conoscenza di alcuni modelli Mercury,
realizzati tuttavia in plastica anziché in zamac, fra i quali abbiamo per certo
l’autocarro Ciclope, la Cisitalia 1500 da corsa e il trenino Colibrì con alcuni
vagoni.
Ancor
più misterioso è il viaggio verso il Messico di almeno uno stampo Ingap: la
Ferrari Gran Sport in scala 1:36 circa.
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