Le AM-BO della serie piccola

Alle borse di modellismo ci sono dei piccoli giocattoli d’epoca che tengono curiosamente il prezzo nonostante il calo generale delle quotazioni per i modelli degli anni Cinquanta.

Il logo di Agostino Marchesini Bologna (AM-BO)

Sono delle macchinine di latta, molto semplici, prodotte dalla AM-BO di Bologna a partire dagli ultimi anni Quaranta e ancora in vendita nei bazar all’inizio degli anni Settanta (tanto da essere confezionate in blister, un tipo di packaging allora in rapida diffusione).

Sopra e sotto: un blister con 6 AM-BO, ancora in vendita nel 1970

I collezionisti un po’ attempati ricordano bene questi piccoli giocattoli, con i finestrini stampati sulla carrozzeria per averci giocato da bambini, mentre i collezionisti attuali, spesso si accostano al mondo dei giocattoli di latta proprio iniziando dai piccoli AM-BO.

Non sono tante le auto Marchesini d'anteguerra: questa è del 1910, 1:43 circa

Il 5 febbraio 1908 veniva fondata a Bologna la ditta di Agostino Marchesini, una delle più antiche e longeve imprese italiane del ramo giocattoli. Naturalmente, com’era uso a quei tempi, si specializzò subito nella lavorazione della lamiera, cedendo il passo alla plastica solo attorno al 1960. I prodotti della AM-BO erano generalmente di piccole dimensioni e classificabili come penny toys per la loro economicità, tuttavia furono apprezzati e vinsero diverse medaglie d’oro in varie Esposizioni. Nel 1929 la Ditta si trasferì in locali più grandi cominciando a realizzare giocattoli dei tipi più diversi, compresi arnesi da giardinaggio e batterie da cucina per bambine.

Fra le prime del dopoguerra: un coupé e un cabriolet in 1:43 circa

Dopo la guerra, le macchinine della AM-BO erano quanto di più economico ci fosse sul mercato. Accanto a una serie che si può dire in scala 1:43, ne comparve una ancora più semplice in scala paragonabile all’1:48-50. Tutti i dettagli della carrozzeria erano disegnati sulla scocca, ad eccezione dei paraurti anteriori, che facevano parte del fondino.

La cabriolet 1947 in confronto alla versione più piccola, circa 1:48-50
Il piccolo autobus "Gran Turismo" bicolore
Molto bella la "giardinetta legno" col frontale ispirato alle Buick

Il pick up in stile americano
Auto da record (manca il paraurti anteriore)

I primi modelli avevano ruote di lamierino, ma poiché la loro realizzazione era piuttosto costosa essendo formate da due parti, furono presto sostituite da semplici ruote di plastica grigia o bianca in un unico pezzo.

Piaceva ai bambini il furgone del circo, con la tigre da un lato...
e il leone dall'altro...
Cisterna "BP". Esisteva anche in versione "Esso", di colore rosso
Il coupé aerodinamico era solitamente bicolore crema e rosso
Berlinetta Mille Miglia ispirata fortemente a una Ferrari
Ford Fordor del 1950
Stesso modello in colori più arditi. Manca il paraurti davanti.
Ford Fordor in versione Police, di dimensioni un po' più grandi
Mercedes 300 SL 1952
Auto tipo Studebaker dei pompieri
La litografia riproduceva una Studebaker berlina e coupé
Il muso della vettura è ispirato alla Studebaker 1953
Il coupé Studebaker (ma con le porte incorniciate posteriormente)
Il furgone dei traslochi aveva le scritte diverse sui due lati

Interessante l’utilizzo di alcuni modelli con pubblicità per scopi promozionali. Sono tra i più ricercati e ne mostriamo alcuni di quelli di cui siamo a conoscenza.

Il furgoncino del brodo svizzero "Brueg"
Sopra e sotto: il furgone del brodo "Galles"

Furgone di lavanderia "Chester Perry"
Furgoncini "Ferrero" con due diverse livree
Il pick up con una specie di telone per "Nopri"
Curiosa, su questa miniatura, la scritta Volvo posteriore 


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