SCHUCO PICCOLO
La serie Schuco Piccolo merita, per le
sue caratteristiche, una trattazione separata rispetto a quella di tutti gli
altri modelli Schuco.
Si tratta di miniature in scala
approssimativa 1:90, realizzate in un’unica massiccia fusione di metallo, che
risultava assai pesante. Questi piccoli modelli avevano assi con ruote cromate
e piccole gommine; erano molto scorrevoli e non avevano dettagli riportati,
escluso il volante su alcune versioni scoperte.
Ricordiamo che, all’epoca, i
bellissimi Wiking (che però erano assai più dettagliati esteticamente) avevano
la carrozzeria in guscio di plastica senza finestrini traforati: quelli degli
Schuco Piccolo erano evidenziati con della vernice argento.
Alla Fiera di Norimberga del 1957,
Schuco presentò le prime 12 auto in scala 1/90 e 4 piccoli aerei che ebbero un
successo insperato, tanto che già l’anno successivo venivano messe in catalogo
altre 17 novità, fra cui i primi autocarri composti da più parti, come ad
esempio la bella scala girevole ed estensibile del veicolo dei pompieri Magirus
Deutz.
Entrarono in catalogo anche
diverse auto da corsa, caratterizzate dalla presenza di un volante decisamente
enorme per il rispetto della scala, ma molto amato dai bambini perché dava un
tocco di realismo. Lo stesso volante a tre razze fu applicato su alcuni modelli
cabriolet, come la BMW 507 e la Austin Healey. Curiosamente la NSU-Fiat 1100 TV
spider fu invece rappresentata col tettuccio alzato.
NSU-Fiat 1100 TV convertibile
Le confezioni più vecchie erano strane “bolle” di plastica poco pratiche per tenere i modelli bene impilati in un cassetto. Successivamente furono adottate delle normali scatoline di cartone.
Nel 1959 le novità furono solo sette e
negli anni successivi calarono ad appena quattro all’anno. Il problema era la
concorrenza: i Matchbox in metallo, costavano la metà ed erano più attraenti, mentre
in Germania i modelli in plastica della Siku, un po’ più grandi (1/66 circa),
reggevano il confronto avendo i sedili interni realizzati con un piccolo peso
che non li faceva apparire troppo leggeri. Per i piccoli risparmi dei bambini
c’era più soddisfazione a spenderli in modelli di questo tipo. Inoltre gli Schuco
si trovavano solo nei negozi migliori, mentre Siku e Matchbox avevano una
diffusione più ampia. A tutto questo si aggiunse un aumento dei costi dello
zinco (e ce ne voleva molto per dei modelli tutti ‘pieni’ com'erano quelli
della serie Piccolo. L’ultimo pezzo della serie (forse quello oggi più raro)
uscì nel 1969: una grossa autogru Coles con accessori, venduta in confezione di
cartone rigido.
Tutte le rimanenze degli Schuco
Piccolo furono vendute a un grande grossista di Norimberga, che aveva spazio a
sufficienza per conservarli e cominciare a rivenderli nuovamente agli
appassionati, a partire dal 1978 al prezzo di 15.- DM l’uno. La cosa risvegliò
l’interesse per questi vecchi modelli tra la fine degli anni ’80 e l’inizio di
quelli ’90, specialmente tra i collezionisti che da bambini avevano giocato con
i “Piccolo”.
La Schuco decise perciò di rimettere in produzione alcune auto da corsa e alcuni aeroplanini, poi, nel 1994, fu la volta della Mercedes-Benz F.1 carenata, appositamente realizzata per il Museo Daimler-Benz e, sul finire dello stesso anno, la rivista «Motor Klassik» commissionò un modellino della serie per la sua manifestazione “Techno-Classica” di Essen. Il successo fu tale che da allora, ogni anno, alla “Techno-Classica” è possibile acquistare un nuovo Schuco Piccolo decorato appositamente per la manifestazione e prodotto in tiratura limitata.
Infine un
Club di appassionati di modelli Mercedes-Benz richiese un modellino della
Mercedes-Benz Gran Premio 1936 in colore bianco, dando il via definitivo alla
realizzazione di molti modelli in tiratura limitata per scopi promozionali. Dal
1995 gli Schuco Piccolo erano nuovamente una realtà per tutti.
Non solo
vennero rimesse in vendita alcune riedizioni di vecchi modelli (non tutti), ma
presto ne arrivarono di nuovi, che mantenevano lo stesso identico stile (e
ruote) degli originali anni ’50. La serie questa volta ebbe un duraturo
successo, tanto che ogni anno la Schuco sfornava parecchie novità e ha continuato
a produrre interessanti offerte, come gli annuali Piccolo-Set, scatoline
di legno con tre modelli di colore uguale, che rappresentano i migliori
dell’anno.
Dopo il
2015, tuttavia, la serie ha subito un nuovo calo di interesse e le novità si
sono fatte rare.
Nella serie
Piccolo sono state prodotte anche alcune motociclette e scooter, che sono
risultati grosso modo in scala 1:43 perciò molto adatti ad accompagnarsi alle
nostre collezioni.
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