Novità Tecnomodel Mythos in 1:18
Tecnomodel ci propone, nella sua serie Mythos, una bella carrellata di novità che spaziano dalla F1 alle supercar, per un periodo che va dagli anni '50 ai giorni nostri. I modelli sono, come tradizione per questo Marchio, prodotti in resina senza parti apribili. Ogni modello è fissato su una base rivestita in panno, sulla quale sono fissate due targhette riportanti rispettivamente il nome della vettura e il numero progressivo del prodotto, perché ovviamente tutti le riproduzioni Tecnomodel Mythos sono a tiratura limitata e numerata. Inutile ribadire che la verniciatura, da sempre punto forte di questo produttore, è assolutamente impeccabile per tutti i modelli. L'uso "intensivo" di fotoincisioni e quel tocco di artigianalità che è sempre presente fanno il resto. Insomma, sono modelli imperdibili per ogni appassionato. Ma passiamo ai modelli, iniziando dalla più anziana, ovvero la Ferrari 195S Touring Berlinetta.
La livrea azzurra, voluta dal conte Marzotto, che aveva precedentemente vinto la Mille Miglia con questa vettura, è stata perfettamente riprodotta da Tecnomodel. Bellissime anche le ruote, e le abbondanti fotoincisioni fanno di questo modello un vero gioiello. Unico particolare migliorabile sono le cinghie fermacofano, che vista la classe del modello avremmo preferito in vero cuoio (o anche solo in materiale plastico) con soltanto le fibbie fotoincise.
La 195S telaio #0060 come si presenta ai giorni nostri | |
Il secondo modello è la famosissima Ferrari 500 F2, la vettura con la quale la Scuderia corse i campionati 1952, 1953, 1954 e 1955, vincendone due (1952 e 1953) con al volante Alberto Ascari. Il modello riproduce la vettura n. 12, che vinse il Gran Premio di Monza del 1952, proprio con Ascari.
Il modello è verniciato benissimo e la sua lucentezza lo fa diventare quasi una "scultura" da tavolo. Sempre molto belle le ruote con raggi fotoincisi, anche se ci sarebbe piaciuto vedere le stampigliature sul fianco del pneumatico. Molto fine il sostegno del piccolo parabrezza.
Alberto Ascari al GP d'Italia con la sua 500 F2 |
La 166 MM Autodromo all'asta di Sotheby's nel 2018. Notare il fanale posteriore singolo... |
Con un salto andiamo nel 1972 e troviamo un altro soggetto particolare, una F1 poco conosciuta e guidata, ai tempi, da un pilota italiano: la Surtees TS9B Gran Premio di Argentina di Andrea De Adamich.
La Surtees TS9 fu presentata nel 1971: il progetto era di Peter Connew e dello stesso John Surtess. Era una vettura con monoscocca in alluminio, cambio Hewland e motore Ford Cosworth DFV. Nel 1972 il modello evolse con la TS9B, che aveva un'aerodinamica più evoluta e i radiatori sdoppiati e posti ai lati della vettura. Venne guidata da Mike Hailwood e da Andrea de Adamich, con risultati alterni. Il suo miglior piazzamento fu un secondo posto (con Hailwood) al GP d'Italia a Monza.
Il modello riproduce la vettura utilizzata da De Adamich al Gran Premio di Argentina 1972: confrontata alle F1 di oggi, la sua aerodinamica "ruspante" fa quasi tenerezza. Come sempre, l'assemblaggio è curato e le decorazioni sono applicate con estrema cura. Molto fini sia il sostegno degli specchietti retrovisori, sia quello dell'alettone posteriore, che comprende anche gli attacchi degli scarichi.
Notevole la cura con cui è stato riprodotto il propulsore, che era completamente a vista: non mancano i cablaggi e alcune parti sono evidenziate con diverse tonalità di grigio metallico. Le retine fotoincise sui carburatori sono molto belle.
Anche l'abitacolo, seppur molto spartano, é ben riprodotto. Spiccano subito le cinture di sicurezza in tessuto, con fibbie fotoincise. Molto belli anche gli pneumatici, che rendono perfettamente l'idea delle gomme slick dell'epoca.
Andrea De Adamich in azione in Argentina |
La monoposto inglese sfoggiava una linea particolare, molto squadrata e personale: oltre all'efficacia aerodinamica si nota anche una certo design tipico di quegli anni. Basta vedere la grafica utilizzata per il numero di gara (sarebbe un 1, indicante la vettura del Campione del Mondo) per capirlo. In ogni caso, Tecnomodel non ci delude: la vernice è splendida e le decals sono ben posizionate. Non manca lo scudetto Alfa Romeo sul muso della macchina.
Anche su questo modello spiccano le ruote, caratterizzate dai bei cerchioni dotati di pneumatici slick dall'aspetto molto realistico e con le stampigliature laterali.
La vista dall'alto mette in evidenza le cinture di sicurezza, anche in questo caso realizzate in tessuto, e la linea trapezoidale della vettura, dovuta alla presenza dei radiatori nella parte posteriore. Purtroppo il motore è nascosto quasi totalmente dalla carrozzeria, ma il poco che si vede é ben dettagliato.
La Brabham BT45C in una foto dell'epoca |
Per finire, una supercar dei giorni nostri, o meglio, una fuoriserie nel vero senso del termine: si tratta infatti di una vettura costruita su misura, in soli 18 esemplari, dalla rinata Carrozzeria Touring Superleggera di Rho. Stiamo parlando della bellissima Touring Arese RH95, nata nel 2021, il cui nome stesso è un tributo all'atelier che la produce: Arese infatti è un riferimento al luogo ove si trova la carrozzeria, 95 sono gli anni di storia della Touring, ed RH sono le iniziali dell'appassionato che l'ha ordinata.
La vettura è mossa da un motore 4.1 V8 che trasmette 720 CV e 770 Nm di coppia attraverso un cambio doppia frizione F1 DCT a 7 rapporti. La trazione è solo posteriore. Tutto questo fa supporre, visto che Touring non lo dichiara apertamente, che la base di partenza sia una Ferrari 488.
In ogni caso, ben poco resta della Ferrari di partenza: la carrozzeria, completamente in fibra di carbonio, é molto più tondeggiante e sono presenti diversi riferimenti alla recente produzione della Touring: il muso riprende lo stile della AERO 3 con la griglia e la forma a scudo sdoppiato della presa d'aria, mentre la sottile linea laterale in alluminio rimanda al caratteristico design della Disco Volante.
Su questo modello, più che su altri dello stesso produttore, si nota la maestria di Tecnomodel nella verniciatura: il caratteristico verde metallizzato del primo esemplare di Arese RH95 è riprodotto in maniera semplicemente sublime. La sinuosa carrozzeria risplende in maniera incredibile, mettendo in evidenza le volumetrie del corpo vettura. Veramente un ottimo lavoro.
Insomma, un'automobile bellissima riprodotta con un modello bellissimo.
La prima Arese RH95 realizzata in una foto ufficiale |
Anche questa volta il team di Tecnomodel si è dimostrato molto attento nella scelta di soggetti particolari e originali. Ottimo lavoro e... attendiamo i prossimi modelli!
https://www.tecnomodelcar.com/
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