50 anni VOLKSWAGEN PASSAT
Nel 1972 fu presentata
la nuova Audi “80” una nuova vettura che potesse essere costruita
economicamente in grandi numeri e rimanere a lungo in produzione con poche
modifiche.
Essa rappresentava
una base interessante per sviluppare le nuove Volkswagen a trazione anteriore
che avrebbero consentito al colosso di Wolfsburg di rivoluzionare la sua
offerta in un momento in cui il Maggiolino aveva registrato un calo di immatricolazioni e la K70 non si
vendeva bene.
La Volkswagen aveva
messo in cantiere fin dal 1968 uno studio per una vettura del segmento B
destinata a sostituire le vecchie Type 3 con motore posteriore, mantenendone
grosso modo le stesse dimensioni ma con il passo aumentato di 20 cm a 2,60m per
migliorare sensibilmente l’abitabilità.
Per la nuova
Volkswagen Passat si adottò la stessa meccanica dell’Audi 80 che aveva il
motore longitudinale, mentre per l’estetica ci si affidò a Giugiaro, che
mantenne il family feeling a cui
erano abituati i clienti della VW, con la coda spiovente 1600 TL e della 411.
La produzione fu avviata
il 14 maggio 1973, mentre la nuova Passat fu presentata ufficialmente alla
stampa tedesca e internazionale a Zurigo una settimana dopo, diventando poi la
star del Salone di Francoforte di quello stesso anno.
La versione
Station Wagon (chiamata Variant) si aggiunse alle altre nel 1974.
Le versioni della
Passat ricalcavano quelle dell’Audi 80, con la 1300 da 55 cv, la ’S’ con il
1500 da 75 cv e la ‘TS’ con lo stesso motore portato a 85 cv. Le tre Passat si
distinguevano esteticamente per i fari: rotondi sulla 1300, ovali sulla 1500 e
doppi fari rotondi sulla 1500TS.
I modellini della
Passat sono quasi esclusivamente tedeschi. Ne troviamo uno (la Variant) nella
gamma brasiliana di Brinquedos Rei, ma si tratta di una copia del modello
tedesco della Siku, e – curiosamente – una bella berlina a 4 porte in scala
1:66 realizzata in Italia dalla Polistil.
Abbiamo anche una
Passat (di nuovo una Variant) in lamierino: è l’ultimo modello di una serie
deliziosa in scala 1:36-40 circa della CKO-Kellermann. Dotato di portellone
apribile fu disponibile anche in versione ADAC (Automobil Club tedesco).
Gama produsse
invece un discreto modello in scala 1:24, interamente apribile, mentre Schuco è
quella che ha prodotto più versioni.
In scala 1:87
abbiamo il modello a due porte 1500 della Wiking in 2 versioni: la prima aveva
un misero frontale di carta applicato, la seconda con il frontale lavorato. Fra
le sorpresine Kinder Ferrero ci fu una Passat, copia del modello Wiking ma in
scala 1:100, realizzata a Hong Kong dalla Crown.
Pochi anni fa la BoS Models ci ha regalato una splendida Passat TS a 4 porte del 1976 in scala 1:18, ma si tratta di un modello già esaurito, salvo eventuali riedizioni. Più recentemente la PCX87
ha proposto un nuovo modello della Passat in scala 1:87, ma si tratta del restyling
del 1977, mentre Minichamps ha rimesso in catalogo le sue Passat nella serie Maxichamps.




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