60 anni PANHARD 24 C e 24 B

La Panhard Dyna del 1954, con la sua caratteristica linea a saponetta, l’uso dell’alluminio, lo spazio interno degno di una vettura di classe superiore e un generoso bagagliaio, era una vettura audace venduta, però, ad un prezzo sottostimato, che in breve mise la Panhard in gravi difficoltà.

Foto ufficiale della Panhard 24 C coupé
Panhard 24 C, modello della Solido in 1:43, uscito pochi anni fa

La soluzione sembrò prospettarsi con l’acquisizione da parte di Citroën in previsione di una integrazione dei due marchi, considerando il gap esistente fra la 2CV e la DS, cioé della mancanza di una vettura intermedia, che il modello Panhard colmava perfettamente.

Interni e cruscotto della Panhard 24 C
Un esemplare di Panhard 24 C con tetto apribile di tela all'Epoc'Auto di Lione

Una integrazione resa difficile e conflittuale dopo poco tempo, quando nel 1961 Citroën lanciò la Ami 6.

Jean Panhard tentò di convincere la Citroën della necessità di un modello che sostituisse la PL17, erede della Dyna e ormai oltremodo invecchiata, ma non si voleva concorrenza interna con l'Ami e Panhard ottenne solo di poter costruire un coupé, che mancava nella gamma della Casa francese.

La Panhard 24 C di Norev in 1:43 nella caratteristica scatolina di cellophane
Panhard 24 C di Norev fu proposta anche in scala H0 (1:87)

Il 24 luglio 1963, in anticipo rispetto al Salone di Parigi, fu presentata la Panhard 24 C coupé 2+2.

La linea era ispirata dalla Chevrolet Corvair, mentre la meccanica era ancora quella della PL17 con l’opzione del famoso motore "Tigre" che aveva conquistato numerosi allori fra vittorie di classe e indici di prestazione a Le Mans: il numero 24 dato al modello era un riferimento alla mitica corsa.

La Panhard 24 C della Dinky Toys francese, in un colore poco comune

Nell'ottobre del 1964 Panhard presentò due berline a due porte chiamate B e BT a seconda del motore e ricavate dalla scocca della coupé, ma con pianale allungato di ben 25 centimetri nel quale, dietro ai sedili anteriori, era stato praticato un incavo di 4 cm per ricavare uno spazio più comodo per i piedi degli occupanti il sedile posteriore.

La Panhard 24 B/BT sulla copertina del suo catalogo
L'eccellente Panhard 24 BT della Solido, in 1:43, interamente apribile

Nonostante gli sforzi profusi, il 20 luglio 1967, la Panhard 24 in tutte le sue varianti era già passata alla storia.

Una vettura così particolare che trovava estimatori nonostante il prezzo elevato, ma venduta in volumi modesti ed esportata in piccole quantità, non attrasse molti produttori di auto in miniatura. Quelli che si occuparono delle Panhard 24 C/CT e B/BT sono praticamente tutti francesi a cominciare dalla Dinky Toys di Bobigny e dalla Norev. La prima non aveva particolari apribili a parte i finestrini discendenti, la seconda presentava portiere apribili.

Sopra e sotto Panhard 24 C riproposta recentemente da Norev in scala 1:18

La Panhard 24 C/CT attuale di Norev in 1:43, copia del modello Dinky.
La Panhard 24 B/BT della Norev di plastica, in 1:43, interamente apribile

Anche tutte le altre miniature d’epoca o attuali, sono francesi ad eccezione di un modello russo della 24CT Shiaruli di Tbilisi che – tuttavia – non è altro che una copia del modello Norev, e di un modello da edicola della 24BT IXO, poi ripreso col marchio Whitebox. La differenza fra i due consiste nella verniciatura del tetto, nera su IXO e avorio su Whitebox, che sfoggia anche le gomme con fascia bianca.

Sopra e sotto la Panhard 24 B/BT della Odeon, modello in 1:43
La Panhard 24 BT della russa Shiaruli, copia del modello Norev
La Panhard 24 B/BT di Whitebox, in scala 1:43
 
Panhard 24 CT, Vintage De Luxe Collcetion di Hachette, 1:24 

Una sola la Panhard 24 C in versione giocattolo: è della francese Joustra, all’incirca in scala 1:20 e con motore a batteria, con o senza telecomando. L’epoca della latta era già terminata così Joustra utilizzò un nuovo tipo di materiale plastico che – purtroppo – con il tempo si deforma da solo.

Panhard 24 C giocattolo della Joustra, con evidenti deformazioni della plastica

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