L'editoriale di inizio anno

Come nostra abitudine iniziamo l'anno con i brevi ritratti , insieme a qualche riproduzione in scala, delle auto che nel 2023 compiranno i 60, 50 anni, 40 anni e 30 anni dalla loro presentazione. Ricordiamo l'indirizzo di posta elettronica della redazione: piccolegrandiruote@gmail.com 

Come non ricordarsi della Fiat nuova 1100 presentata nel 1953, che nell'allestimento A, che era quello semplificato, si distingueva esternamente per il profilato cromato interrotto all'altezza della porte anteriori.

Da sinistra in senso orario Fiat 1100/103 della Ingap. NSU-Fiat 1100 della SIKU, NSU-Fiat 1100 della Radar, Fiat 1100/103 D  della APS.
La Fiat 1100/103 della Mercury, scala 1:48
Fiat 1100/103 filoguidata della Domo

La Fiat 1100/103 nell'allestimento B che era più accurato ed era il più diffuso.

La Lancia Appia venne presentata anch'essa nel 1953, ma nonostante la meccanica ben più raffinata della concorrente Fiat 1100, che era venduta ad un prezzo decisamente più basso, non aveva prestazioni migliori. Lo scarso successo nelle vendite spinse la Lancia ad introdurre nel 1956 la seconda serie.   
Lancia Appia prima serie, Lancia Story Collection, prodotta da Norev, 1:43
Da sinistra in senso orario le Lancia Appia prima serie della Mercury scala 1:48, Appia seconda serie della ICIS scala 1:43 e Appia terza serie della Mercury, scala 1:48

L'Alfa Romeo Giulia Sprint GT apparve nel 1963 e subito conquistò i favori del pubblico per la linea piacevole e per le prestazioni assicurate dal classico bialbero, leggermente potenziato rispetto alla Giulia berlina.
Alfa Romeo Giulia Sprint GT, Edil Toys, 1:43
Alfa Romeo Giulia Sprint GT, Mercury, 1:43
Alfa Romeo Giulia Sprint GT, Politoys M, 1:43
 
La Rover 2000, presentata nel 1963, era un'auto tecnicamente molto avanzata, con un abitacolo molto moderno, un assale posteriore De Dion, impianto frenante a quattro dischi e un motore realizzato appositamente per questo modello con distribuzione monoalbero.  
Rover 2000, Corgi Toys, 1:43. Era un modello in scala che inaugurava il sistema Trans-o-light, che permetteva di convogliare la luce esterna attraverso il lunotto posteriore, permettendo di illuminare i fari anteriori.

Rover 2000 TC, Corgi Toys, 1:43. Un modello che eliminava il sistema Trans-o-light, ma aggiungeva un tetto trasparente ed un sistema che permetteva la veloce sostituzione delle ruote.   
Il cruscotto della Rover 2000.

La Triumph 2000 apparve nel 1963, disegnata con mano felice dallo stilista italiano Giovanni Michelotti. La mccanica era degna di nota con le sospensioni indipendenti sulle quattro ruote ed un motore a 6 cilindri in linea.
Triumph 2000, Dinky Toys England, 1:43 Una riproduzione fornita di cofano motore e coperchio del bagagliaio apribili.
Triumph 2000, Neo, 1:43
 
L'abitacolo della Triumph 2000 era  piuttosto curato.
La Simca 1300 venne proposta al pubblico nel 1963 e l'anno dopo apparve anche la 1500, che si distingueva per un nuovo motore e un differente disegno della mascherina anteriore. La Simca 1300 ebbe un buon successo, pur utilizzando il propulsore già conosciuto della Simca Aronde, la meccanica era tradizionale con motore anteriore e trazione posteriore.
Sopra e sotto la Simca 1500 in metallo in scala 1:43 della raccolta "Les belles années Simca" distribuita in Francia dalla casa editrice Altaya. Foto da "Kiosques quoi de neuf".
 
                                                     

L'abitacolo della Simca 1300
 
La Panhard 24 apparsa nel 1963 piacque molto per il suo aspetto elegante e sportivo. Ma, come dicono bene i francesi, "le ramage ne vaut pas le plumage" a causa del suo motore bicilindrico, raffreddato ad aria, con una cilindrata di soli 851 cc.  
Sopra e sotto la Panhard 24CT, Norev, scala 1:18

 

La Honda S 500 nel 1963 stupì i tecnici, con il suo motore a 4 cilindri con distribuzione a doppio asse a camme in testa ed una cilindrata di 500 CC. 

                                            La Honda S 500 della EBBRO, scala 1:43
 
La Mercedes-Benz 230 SL apparve al salone di Ginevra del 1963 e fece subito una buona impressione con la sua linea elegante. Il motore era un classico 6 cilindri in linea monoalbero, con alimentazione ad iniezione, sviliuppante una potenza massima di 150 CV.
Mercedes-Benz 280 SL, Schuco, 1:18
Mercedes-Benz 230 SL, collezione Dinky Toys di DeAgostini, 1:43

Mercedes-Benz 230 SL, Norev, 1:18
 
L'abitacolo della Mercedes-Benz 230 SL
Vista di tre quarti posteriore della Mercedes-Benz 230 SL

La Mercedes-Benz 600, quando venne presentata nel 1963, impressionò per il suo propulsore a 8 cilindri con schema a V con una cilindrata di 6332 cc e per la cura estrema del confort di marcia, assicurato da una sospensione pneumatica.
La Mercedes-Benz 600 di KK-Models, 1:18
Mercedes-Benz 600 Landaulet, CMC, 1:18

Particolare del cruscotto della Mercedes-Benz 600
La Mercedes-Benz 600 Pullman
La Volkswagen Passat debuttò nel 1973 e fu gradita per la linea disegnata da Giugiaro e i motori monoalbero brillanti.
Sopra e sotto la Volkswagen Passat, Schuco, 1:43

                                               Il posto di guida della Volkswagen Passat

La Volkswagen Passat LS nell'allestimento a 5 porte

                                                               Il prototipo Porsche 901

La Porsche 911 venne  svelata a fine 1963 con il nome 901, che venne poi modificato in 911 per evitare diatribe con la casa automobilistica Peugeot. La nuova Porsche aveva un nuovo motore a 6 cilindri con schema boxer e raffreddamento ad aria. Da qui iniziò la lunga storia di questo modello.

La Porsche 901 della CMC, 1:18

 

Un'altra foto della Porsche 901
 
La prima Porsche 911        

Sopra e sotto la Porsche 911 della Matrix, scala 1:6



 

 

La Lancia Stratos nel 1973 stupì in primo luogo per la sua linea grintosa e particolare. Poi stupì nei rally con la sua supremazia sulle rivali. Il motore era di origine Ferrari e contribuì non poco a raggiungere i notevoli risultati.
Sopra e sotto la Lancia Stratos della Kyosho, 1:18




     
La Fiat uno, presentata nel 1983, ebbe successo per un onorevole comportamento su strada e per una buona abitabilità in rapporto alle dimensioni. La linea disegnata da Giugiaro contribuì al successo.
Sopra e sotto Fiat Uno, IXO, 1:43



Il 1983 é l'anno della Alfa Romeo 33 che ereditò la meccanica dell'Alfa Sud e la sua notevole brillantezza. Lasciava perplessi l'adozione di freni posteriori a tamburo quando l'Alfa Sud aveva un impianto frenante a 4 dischi.

Alfa Romeo 33 Quadrifoglio Verde Permanent 4, Cult Models, 1:18

Alfa Romeo 33 1.3 S, Laudo Racing, 1:18

L'anno 1983 fu un anno magico per la Peugeot con la presentazione della 205, auto di notevole successo che ebbe, in pubblicità, il soprannome "le sacré numero". Del resto oltra all'estetica moderna, non mancavano dei propulsori brillanti e ad asse a camme in testa.

Peugeot 205 GL, Norev, 1.43
Peugeot 205 Junior, Norev, 1:43


Nel 1993 la Renault presentò un'auto sbarazzina e pratica nell'utilizzo, la Twingo. Il successo le arrise e lo mantenne anche quando sostituì i motori con altri più moderni.

Renault Twingo Phase 1, Solido, 1:18

Renault Twingo, Norev, 1:18

 

Al salone di Francoforte del 1993 io c'ero, e vidi la nuova Fiat Punto che mi fece una buona impressione. La carrozzeria portava la firma di Giugiaro ed era stata oggetto di molte attenzioni per la sicurezza sia attiva che passiva.

Sopra e sotto Fiat Punto GT 1400, Laudo Racing, 1:18

 
redazione: piccolegrandiruote@gmail.com


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