120 anni Scania
I collezionisti che conoscono i favolosi modelli dei famosi camion svedesi riprodotti della Tekno danese in scala 1:50, sanno che portavano il doppio nome Scania-Vabis.
Gli autocarri Scania, che tutti ammiriamo, derivano appunto dalla fusione di
due produttori svedesi, Scania e Vabis, fondate entrambe più di 100 anni fa: la
Vabis risale infatti al 1891, soprattutto per la produzione di vagoni
ferroviari e carrozze tranviarie, la Scania nel 1901 con il proposito di
produrre automobili.
Alla Vabis va il merito della prima automobile svedese (1897) e alla Scania
quello del primo autocarro (1902) di cui si festeggiano i 120 anni. Non esiste
nessuna fotografia di tale veicolo, anche perché gli archivi Scania sono andati
dispersi. Si sa per certo che dovette trattarsi di un unico esemplare, se si
pensa che in tutto l’anno Scania produsse appena 5 veicoli, in ogni modo fu
l’inizio di quella che ancora oggi è una storia di successo.
Nel 1911 le due società si fusero formando la AB Scania-Vabis, dando inizio
ad una avventura industriale che portò l’azienda a espandersi ed a esportare
anche negli altri paesi scandinavi.
Dopo la Prima Guerra mondiale, tuttavia, si potevano acquistare residuati
bellici a poco prezzo e la Scania-Vabis andò incontro al fallimento. Fu
rifondata nel 1921 e riuscì a riprendere l’attività con gradualità, ma con
costanza. Nel 1925 fu sospesa la produzione di automobili, diventando il
marchio sinonimo di autocarri robusti e affidabili, a cui si aggiunsero gli
autobus.
Il primo Diesel è del 1936 (in collaborazione con la tedesca Magirus), e
nel 1949 il primo Diesel a iniezione diretta. La grande richiesta di autocarri
pesanti nell’Europa devastata favorì Scania-Vabis, che nel 1950 aveva
triplicato la produzione rispetto al 1939, e ne aveva esportato il 25%. La
licenza per la vendita di auto Volkswagen aiutò Scania-Vabis sul piano
commerciale, aumentando la rete di vendita e assistenza che includeva
ovviamente i camion. Nel 1962 fu aperto uno stabilimento in Brasile.
Nel 1968 avvenne la fusione di Scania-Vabis con Saab, formando la
Saab-Scania AB e perdendo il marchio Vabis per sempre. Nel 1972 le due società
vennero riorganizzate in due Divisioni distinte, Saab per le auto e Scania per
gli autocarri, nome con il quale ormai erano conosciuti in tutto il mondo.
Nel frattempo, nel 1969, Scania aveva messo in commercio il Diesel più
potente d’Europa, un 8V turbo in grado di sviluppare 305 CV.
Nel 1975 Scania mise in campo lo studio di una nuova linea di autocarri,
caratterizzati da una cabina componibile il cui design fu realizzato nientemeno
che da Giugiaro. I nuovi autocarri furono presentati nel 1979.
Nel 2000 la Volkswagen acquisì il 18,7% del pacchetto azionario di Scania,
percentuale salita nel 2008 al 68,8%. L’anno prima la produzione di veicoli
industriali aveva superato le 73.000 unità, quasi il triplo di quella del 1980.
Nel 2010 la Scania si
aggiudicò il nuovamente primato delle potenze per veicoli industriali, con un
motore 8V di ben 730 CV.
Mettere insieme una collezione di autocarri Scania non è difficile, grazie anche allo shop aziendale che offre tra l’altro alcuni modelli molto vintage della Conera, una marca nuova e poco conosciuta.
(https://shop.scania.com/it/catalog/category/view/s/modellini/id/49/)
Nel campo degli
obsoleti è d’obbligo cercare qualche Tekno degli anni Sessanta: erano modelli
veramente ben fatti e reggono ancora a distanza di tanti anni il confronto con
miniature più moderne e talvolta più costose.
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