120 anni Scania

I collezionisti che conoscono i favolosi modelli dei famosi camion svedesi riprodotti della Tekno danese in scala 1:50, sanno che portavano il doppio nome Scania-Vabis.

Il logo Scania-Vabis 1954-1968
Scania-Vabis del 1914

Gli autocarri Scania, che tutti ammiriamo, derivano appunto dalla fusione di due produttori svedesi, Scania e Vabis, fondate entrambe più di 100 anni fa: la Vabis risale infatti al 1891, soprattutto per la produzione di vagoni ferroviari e carrozze tranviarie, la Scania nel 1901 con il proposito di produrre automobili.

Alla Vabis va il merito della prima automobile svedese (1897) e alla Scania quello del primo autocarro (1902) di cui si festeggiano i 120 anni. Non esiste nessuna fotografia di tale veicolo, anche perché gli archivi Scania sono andati dispersi. Si sa per certo che dovette trattarsi di un unico esemplare, se si pensa che in tutto l’anno Scania produsse appena 5 veicoli, in ogni modo fu l’inizio di quella che ancora oggi è una storia di successo.

Scania-Vabis autobus 1911, Conera, 1:50
Autobus postale Scania-Vabis del 1921
Scania-Vabis postale 1921 della Yesteryear, scala 1:50 circa

Nel 1911 le due società si fusero formando la AB Scania-Vabis, dando inizio ad una avventura industriale che portò l’azienda a espandersi ed a esportare anche negli altri paesi scandinavi.

Dopo la Prima Guerra mondiale, tuttavia, si potevano acquistare residuati bellici a poco prezzo e la Scania-Vabis andò incontro al fallimento. Fu rifondata nel 1921 e riuscì a riprendere l’attività con gradualità, ma con costanza. Nel 1925 fu sospesa la produzione di automobili, diventando il marchio sinonimo di autocarri robusti e affidabili, a cui si aggiunsero gli autobus.

Scania-Vabis a cassone 1928, Conera, 1:50
Scania-Vabis L60, NZG, 1:50
Scania L50 al Museo di Einbeck (Germania)

Il primo Diesel è del 1936 (in collaborazione con la tedesca Magirus), e nel 1949 il primo Diesel a iniezione diretta. La grande richiesta di autocarri pesanti nell’Europa devastata favorì Scania-Vabis, che nel 1950 aveva triplicato la produzione rispetto al 1939, e ne aveva esportato il 25%. La licenza per la vendita di auto Volkswagen aiutò Scania-Vabis sul piano commerciale, aumentando la rete di vendita e assistenza che includeva ovviamente i camion. Nel 1962 fu aperto uno stabilimento in Brasile.

Scania 75 cisterna, modello brasiliano della Jué, scala 1:50

Nel 1968 avvenne la fusione di Scania-Vabis con Saab, formando la Saab-Scania AB e perdendo il marchio Vabis per sempre. Nel 1972 le due società vennero riorganizzate in due Divisioni distinte, Saab per le auto e Scania per gli autocarri, nome con il quale ormai erano conosciuti in tutto il mondo.

Logo Scania attuale
Scania-Vabis 75 versione "latte danese", modello Tekno in 1:50
Scania 110 ribaltabile di Brekina, 1:87
Scania 110 a tre assi di Epoche, 1:87
Scania LB86 "ASG" di Brekina, 1:87
Scania-Vabis LB86 di VK-Modelle, in 1:87
Scania 141 semirimorchio della IXO, in 1:43
Scania 141 della Tekno, in 1:50
Scania 110 autotreno, miniatura Wiking in 1:87
Scania LB 111 articolato, Wiking, 1:87

Nel frattempo, nel 1969, Scania aveva messo in commercio il Diesel più potente d’Europa, un 8V turbo in grado di sviluppare 305 CV.

Nel 1975 Scania mise in campo lo studio di una nuova linea di autocarri, caratterizzati da una cabina componibile il cui design fu realizzato nientemeno che da Giugiaro. I nuovi autocarri furono presentati nel 1979.

Scania 113H-360 a cabina arretrata frutto del design di Giugiaro
Scania 142H della Tekno Olandese, scala 1:50
Scania 143H Topline in scala 1:18 della MCG
Scania per trasporto cavalli, Oxford, 1:76
Scania promozionale TNT in 1:87 (sulla scatola appare un DAF)

Nel 2000 la Volkswagen acquisì il 18,7% del pacchetto azionario di Scania, percentuale salita nel 2008 al 68,8%. L’anno prima la produzione di veicoli industriali aveva superato le 73.000 unità, quasi il triplo di quella del 1980.

Scania R-Series per lavori forestali, giocattolo Bruder in scala 1:16
Scania R320 della Cararama, in 1:43
Scania 144G cisterna della Emek, scala 1:18
Scania 124 L400 della Grell promozionale birra Eibauer, 1:87
Scania Irizar bus della Hongwell Cararama, 1:43
Scania R620 V8 da scatola di montaggio Italeri, 1:24
Scania R470 della Lion Toys, scala 1:50
Scania R124-400 della Newray, scala 1:43 circa
Scania R500 2017 della Tekno Olandese, in 1:50
Scania R420 Topline della Wiking, 1:87
Scania 435 Super soccorso stradale, di WSI, 1:50
Scania 8730 T della WSI, 1:50
Scania P500 per servizi speciali, WSI 1:50

Nel 2010 la Scania si aggiudicò il nuovamente primato delle potenze per veicoli industriali, con un motore 8V di ben 730 CV.

motore Scania da 730 CV

Mettere insieme una collezione di autocarri Scania non è difficile, grazie anche allo shop aziendale che offre tra l’altro alcuni modelli molto vintage della Conera, una marca nuova e poco conosciuta.

(https://shop.scania.com/it/catalog/category/view/s/modellini/id/49/)

Nel campo degli obsoleti è d’obbligo cercare qualche Tekno degli anni Sessanta: erano modelli veramente ben fatti e reggono ancora a distanza di tanti anni il confronto con miniature più moderne e talvolta più costose.

Scania-Vabis autocisterna
Scania 110 autocisterna Esso con cofano apribile, Tekno, 1:50
Autobus Scania in versione PTT per la Svizzera, Tekno, 1:50
Scania 110 con doppia cabina autoscala pompieri, Tekno, 1:50
Scania-Vabis 76 per trasporto cemento, Tekno, 1:50
Scania R500 della WSI con pala eolica, scala 1:50



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