PROPOSTE TECNOMODEL EXCLUSIVE COLLECTION 1/43

Per noi "vecchi" collezionisti è un piacere constatare che alcuni produttori continuino a proporre modelli nella classica scala 1/43, nonostante la netta preferenza che in questo momento il mercato riserva alla scala 1:18. È il caso della Tecnomodel, azienda italiana che è ormai un riferimento per gli amanti degli automodelli artigianali in tiratura limitata che, accanto alla sua linee di modelli in scala 1/18 (Mythos e Exclusive) , non ha mai smesso di sviluppare un nutrito catalogo di modelli in 1/43, dimostrando di crederci ancora. Di seguito, quindi, vi presentiamo alcuni "assaggi" di questa collezione. Si tratta ovviamente di modelli in resina, costruiti e rifiniti a mano, in tiratura estremamente limitata.
Iniziamo con una bella vettura di Formula 1, la Ferrari 512 NART del GP degli Stati Uniti 1965, pilotata per l'occasione da Pedro Rodriguez.

La 512 NART nella sua elegante teca, con targhetta identificativa.

La Ferrari 512 di Formula 1 (chiamata anche 1512 in riferimento alla cilintrata di 1,5 litri per 12 cilindri) era una vettura monoposto prodotta dalla Ferrari per la stagione 1964/65. Si differenziava dalla contemporanea 158, oltre che per il passo allungato, per il motore a 12 cilindri con bancate a 180°, che sviluppava 225 cv a 11.500 giri/min. non ebbe molta fortuna in gara, anche se contribuì alla conquista del Mondiale Costruttori del 1964; fu messa fuori gioco dal cambio di regolamento, entrato in vigore all'inizio della stagione 1966, che prevedeva, per le vetture di Formula 1, motori aspirati con cilindrata di 3.000 cm3 e 1.500 cm3 con compressore.


Notevole la cura dell'assemblaggio, e la verniciatura è come sempre impeccabile.


Ben riprodotta la linea, con proporzioni azzeccate e ruote di giusto diametro.

Curato anche lo spartano abitacolo e ben riprodotti i bracci delle sospensioni.

La vettura vera in azione, in una foto d'epoca.

La 512 F1 venne quindi abbandonata in favore di una nuova vettura, di 3 litri di cilindrata: il motore era un 12 cilindri a V di 60°. La denominazione era Ferrari 312 F1 (3 litri 12 cilindri) e gareggiò dal 1966 al 1969, senza però ottenere risultati di rilievo, riuscendo a vincere solo tre gran premi in quattro stagioni e rivelando spesso grossi problemi di affidabilità. Tecnomodel ce la presenta nella livrea della vettura che corse con Amon al GP di Monaco 1967. La vettura gemella, guidata da Lorenzo Bandini, ebbe un incidente che causò la morte del pilota.


Anche in questo caso, ottimi assemblaggio e verniciatura.

Molto belli i cerchioni in magnesio a cinque razze, adottati proprio a partire dalla stagione 1967.

Colpiscono le imponenti dimensioni del motore, caratterizzato dal complesso "giro" degli scarichi.

Grande cura nella realizzazione del propulsore: sono presenti anche i cavi delle candele.
Una decal riproduce le tipiche "molle" che trattenevano i due scarichi inferiori.


Sempre spartano l'abitacolo, ma bella la soluzione utilizzata per imitare le "retine" sull'aspirazione.

Ed ecco la vettura vera... con Chris Amon al volante!

La terza proposta è piuttosto originale, in quanto si  tratta di una delle tre Ferrari allestite da Michelotti su base 365 GTB/4 Daytona, ricarrozzate su commissione di Luigi Chinetti. La Ferrari 375 GTB/4 Spider NART telaio 14299, fu realizzata nel 1977 da Michelotti, sulla base di una Daytona del 1971, perché Chinetti desiderava fare un regalo "speciale" alla moglie Marion: verniciata in blu metallizzato, è giunta intatta fino ai giorni nostri. Contemporaneamente a questa, furono realizzate altre due vetture (#14897 e #15965), che, seppur realizzate sullo stesso mascherone, presentavano caratteristiche diverse tra loro. La telaio n. 15965 dotata di carrozzeria "targa" con tetto amovibile, dopo essere stata esposta a Ginevra nel 1975, con una appariscente verniciatura bicolore bianco/rosso fluo con particolari e interni in azzurro, partecipò alla 24 ore di Le Mans; Nel 1978 venne riverniciata in rosso. Recentemente è tornata al suo aspetto originale, mantenendo però le dotazioni "racing". Tecnomodel l'ha riprodotta in entrambe le versioni e quella qui fotografata è nella livrea Shell Historic Challenge 1010.

Sempre elegante la confezione con basetta bianca lucida.


Bella e originale la linea, che per certi versi ricorda un po' la Corvette...

Gli scarichi laterali sono tipici di questa configurazione. Attualmente sono stati eliminati.

Anche su questo modello è ampio l'uso di fotoincisioni.

Ben rifiniti gli interni, che includono le cinture di sicurezza.

La vettura vera in azione. 

Per finire, una proposta a dir poco originale: si tratta della Aston Martin RHAM/1 V8, una vettura costruita dal pilota Robin Hamilton per partecipare alla 24 Ore di Le Mans, con il prezioso aiuto ufficiale dell'Aston Martin (difatti la sigla è un acronimo di Robin Hamilton Aston Martin). È parecchio difficile riconoscere in questo "mostro" la DBS V8 di partenza, ma il telaio è derivato da quello della vettura di serie, cospicuamente modificato e "vestito" con pannelli in vetroresina, che riproducono alla bell'e meglio la linea della vettura originale. Il motore è un colossale V8 da 5.340 cm3, turbocompresso, che con vari aggiornamenti è riuscito ad arrivare a ben 600 CV a 6.000 giri/min, con punte di 800 CV a 7.000 giri/min.
L'auto ha corso a Silverstone nel 1977 e nel 1980,  a Le Mans nel 1977 e nel 1979 e nel 1980 ha segnato il record mondiale di velocità su terra per... il traino di una roulotte. Con agganciata una roulotte Alpha 14, sul bagnato, la RHAM/1 ha segnato una velocità media di 201,02 km/h, con una punta di ben 245 km/h....

Chi riesce a riconoscere la DBS V8?

La livrea riprende quella della Aston Martin DBR9 impegnata a Le Mans 2008...

...ma è "falsa", in quanto non è "Gulf" ma "Cann", specialista nella riparazione di Aston Martin.

La linea, per quanto assurda, è ben riprodotta.

Molto belle le enormi ruote, che calzano pneumatici prodotti appositamente.

A causa dei finestrini ridotti, l'interno è impossibile da fotografare, ma è comunque curiosa la posizione scelta per gli estintori... agganciati al roll bar!

La RHAM/1 in pista al Goodwood Festival

https://www.tecnomodelcar.com/

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