FERRARI 330 GT 2+2 SHOOTING BRAKE - TECNOMODEL MYTHOS 1:18

Ci sono auto che sono diventate famose per il loro stile,  o per le loro prestazioni,  o per le vittorie in gara. Tra queste, ci sono auto popolari, supersportive, prototipi, pezzi unici. E alcune di loro sono diventate famose per la loro particolarità, per la loro “follia”. È il caso di questa Ferrari 330 GT 2+2 Shooting Brake, riprodotta da Tecnomodel (serie Mythos) in scala 1/18. Difatti, cosa c’è di più folle di una Ferrari “familiare”? Innanzitutto, una breve spiegazione di questa particolare denominazione: lo shooting-brake era una specie di carrello che veniva attaccato ai cavalli più focosi per “frenarne” l’esuberanza. Giusto quindi che il temine sia passato a definire una carrozzeria più spaziosa, quasi da station wagon, legata ad un buon numero di cavalli, questa volta non in carne ed ossa ma intesi come cavalli vapore.

Questa Ferrari 330GT 2+2 Shooting Brake nacque nel 1965 come 330 GT 2+2 standard, di colore rosso, telaio #07963. Fu venduta da Luigi Chinetti, ma due anni dopo, nel 1967, ritornò in concessionaria. Luigi “Coco” Chinetti, il figlio di Luigi senior, pensò di utilizzarla per creare una versione speciale che fosse comoda per 4 persone e che avesse spazio abbondante per i bagagli. Il lavoro di modifica fu affidato alla Carrozzeria Vignale di Torino, che smantellò completamente la carrozzeria di Pininfarina e la sostituì con una carrozzeria completamente nuova disegnata da... Michelotti, verrebbe spontaneo dire. E ivece no, perché lo stile fu ideato da Bob Peak, famoso illustratore (noto in particolare per i suoi poster dei film hollywoodiani), seguendo le idee ed i suggerimenti dello stesso Chinetti.

Una 330 GT 2+2 1965, identica a quella servita come "base" per la trasformazione

La macchina fu esposta allo stand Vignale al Salone di Torino del 1968, verniciata in bronzo metallizzato, prima di essere riconsegnata a Chinetti, che la utilizzò per parecchi anni. In seguito, la 330 GT 2+2 Shooting Brake passò di mano parecchie volte e cambiò colore, prima di approdare in Europa. Ritrovata in Francia negli Anni 90, fu restaurata e iniziò la sua carriera di vettura da collezione. Tra i vari proprietari ebbe anche Jay Kay (al secolo Jason Luís Cheetham), leader del gruppo musicale Jamiroquai e fine collezionista. Attualmente, dopo altri cambi di proprietà, ha ritrovato la sua elegante livrea originale.

La 330 Shooting Brake con accanto Jay Kay (fonte: internet)

Tecnomodel propone questo modello in tre diverse colorazioni: il bronzo metallizzato originale, il bicolore verde metallizzato/giallo della vettura ai tempi di Jay Kay, e un rosso di fantasia ma che comunque, bisogna ammettere, sta benissimo su questa macchina. La nostra recensione riguarda la versione bicolore: un po’ appariscente, in verità, ma molto scenografica e accattivante.   



Inutile dire che la verniciatura è perfetta: Tecnomodel, in questo, è uno specialista. Come sempre il modello è ricco di fotoincisioni, che comprendono le cornici dei vetri, i tergicristalli, le alette dei fari e molto altro. Molto belle le modanature che incorniciano lo spesso montante centrale, e che contengono le piccole prese d’aria e gli sfiati per l’abitacolo; bellissime anche quelle che rifiniscono, alla base dei finestrini, la giunzione tra le porte ed i parafanghi anteriori.



Notevole, al solito, la cura dell'assemblaggio e la finezza dei particolari: notare le cornici dei vetri, le modanature sulla parte posteriore del tetto, i cardini del portellone, il logo Vignale in rilievo sulla fiancata, la maniglie delle porte incassate, la piccola maniglia per sollevare il portellone vetrato. Molto ben riuscite le ruote, con i cerchi in lega verniciati in un colore molto realistico, completati dal bel gallettone cromato.



Degna di nota anche la cura impiegata per la riproduzione della complessa fanaleria: sono state utilizzate decine di sottili lamelle metalliche, che imitano perfettamente i complessi gruppi ottici della vettura vera. Un lavoro veramente egregio da tutti i punti di vista. Il logo Ferrari sul bordo del baule posteriore, in fotoincisione adesiva, completa ottimamente l'insieme.

La vista ravvicinata del faro consente di apprezzare al meglio la finezza di esecuzione.

Gli interni sono altrettanto ben fatti, con i sedili e i pannelli portiera dipinti in un realistico color "biscotto", che rende perfettamente l'idea della pelle utilizzata per i rivestimenti reali.


Ben realizzata la plancia: l'effetto radica è reso con una decal tridimensionale, che riporta in rilievo le cornici cromate degli strumenti e dei comandi secondari. La strumentazione è perfettamente leggibile. Il pomello del cambio è dipinto in argento, per riprodurre il tipico pomello in alluminio lucidato; il volante è molto fine, anche se il colore della corona è un po' troppo uniforme per imitare perfettamente il legno. 

 

Nelle foto qui sopra si possono osservare le cromature dei pannelli portiera e del bordo dei sedili, che unite al colore molto realistico dei rivestimenti rendono gli interni di questo modello veramente raffinati. Nello stesso tempo, si possono notare meglio le già citate modanature cromate presenti alla base del finestrino e sul bordo del "roll bar", queste ultime dotate di sottili prese d'aria. Un ottimo lavoro veramente.

Tecnomodel, come di consueto, è riuscita a trovare un soggetto originale e lo ha riprodotto secondo i suoi collaudati standard: ottima verniciatura, ottime proporzioni e cura del particolare, riuscendo comunque a mantenere quella gradevole allure "artigianale" che contraddistingue tutti i suoi modelli. Bella la base rivestita in velluto, impreziosita con le targhette recanti la denominazione del modello e il numero di serie, che ovviamente è limitatissima. Snza dubbio un modello imperdibile per tutti gli appassionati Ferrari, e per chi ama i prototipi dei grandi carrozzieri. Ottimo lavoro Tecnomodel!

La Ferrari 330 Shooting Brake nella livrea attuale (e nel colore originale)

https://www.tecnomodelcar.com/

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