I 60 anni della MG B

La MGB venne presentata nel 1962 e sostituì la tanto apprezzata MG A. Si distingueva dalla progenitrice per un aspetto decisamente moderno e per il passaggio alla scocca portante. I vetri laterali erano discendenti, l’abitacolo era piú ampio e confortevole, il vano bagagli era utilizzabile. Il motore era sempre un quattro cilindri in linea con la convenzionale distribuzione ad aste e bilanceri, ma la cilindrata era sensibilmente aumentata sino ad arrivare a circa 1800 cc. e la potenza massima era di 95 CV. Ebbe subito successo in quanto non era un’auto sportiva dalla prestazioni esasperate, ma molto equilibrata nel comportamento stradale. Era possibile avere a richiesta l’overdrive sul quarto e terzo rapporto e alla fine del 1965 il propulsore adottó 5 supporti dell’albero motore anziché 3. Nel 1965 apparve l’elegante versione coupé contraddistinta dalla sigla GT e per l’occasione, per entrambe le varianti, venne sostituito l’assale posteriore con uno dalle caratteristiche migliori. 

Nel 1967 venne presentata la MG C che utilizzava la stessa base della B, era disponibile sia con carrozzeria aperta che chiusa e montava un motore a 6 cilindri in linea che, essendo più alto del 4 cilindri, comportò l’ adozione di un cofano motore con una bombatura. La variante C, che era fornita anche di ruote di maggiore diametro non ebbe successo e dopo 2 anni la produzione terminò. Nel 1970 per la MG B roadster e la GT vennero utilizzate una differente griglia del radiatore incassata e le ruote rostyle. Nel 1973 fu la volta di una nuova mascherina nera a nido d’ape e nel 1975 vennero montati i grandi paraurti neri in poliuretano che ne appesantirono notevolmente l’estetica, una modifica praticamente obbligatoria, in quanto il grosso della produzione era destinato al mercato statunitense. 

Nel 1973 era stata presentata la MG B GT V8 che era spinta da un motore ad otto cilindri a V in alluminio, di origini Buick, che sviluppava una potenza di 137 CV e che senza un grande riscontro nelle vendite venne tolta dai listini nel 1976. La produzione della MG B terminò nell’ottobre 1980 con una produzione di oltre 500.000 esemplari. Nel 1992 venne commercializzata la MG R V8 che utilizzava parti della carrozzeria e del telaio della B ed era spinta da un propulsore Rover con schema 8 cilindri a V e con cilindrata di 3900 cc. Venne prodotta in piccola serie e la produzione ebbe termine nel 1995 dopo quasi 2000 esemplari. 

La MG B è stata un’auto sportiva fortunata anche per quanto riguarda il mondo del modellismo, in quanto  é stata riprodotta all’epoca della sua presentazione e l’interesse da parte di produttori e di collezionisti non é mai venuto meno con il passare degli anni. La prima miniaturizzazione di un certo pregio è stata quella della Dinky Toys England che ha proposto una modello in metallo pressofuso in scala 1:43, fornito di porte apribili, sospensioni, sterzo sulle ruote anteriori, riproduzione del guidatore e ruote in metallo dal disegno banale con pneumatici in gomma calzati sopra. Non era uno dei pezzi piú riusciti del catalogo Dinky, ma venne apprezzato da tutti, pur avendo il limite di essere disponibile in una sola colorazione. I paraurti, i fari, i fanalini ed altre parti erano ricavate nello stampo, l’interno non era particolarmente dettagliato, ma l’insieme era simpatico e piuttosto “british”. Lo stampo emigrò in India dove la MG B in miniatura venne diffusa con il marchio Nicky Toys e con una finizione meno accurata.

Da sinistra le MG B della indiana Nicky Toys e della Dinky Toys England, entrambe in scala 1:43 con porte apribili, sospensioni e sterzo.

La Corgi Toys dedicò la sua attenzione all’elegante variante con carrozzeria chiusa, la GT e realizzò un modello in scala 1:43 di qualità piuttosto buona per l’epoca. La MG GT della Corgi era fornite di porte e portellone apribili, nel vano bagagli si trovava una valigia in plastica che si poteva persino aprire, mascherina e paraurti erano in plastica cromata e applicati a parte, i fari erano riprodotti con due brillantini, le ruote erano dotate di raggi metallici. Da questo modello la Corgi trasse delle varianti: la prima era la MG B GT competition  venduta con un numero di catalogo differente ed arricchita dai numeri da gara sulle porte e sul cofano; in seguito apparve la MG C GT che si distingueva, come nell’auto vera, per il rigonfiamento sul cofano anteriore; l’ultima variante era sempre una MG C GT, ma dotata delle poco estetiche ruote veloci.
MG B GT, Corgi Toys, 1:43

Da sinistra le MG C GT e MG B GT, entrambe della Corgi Toys, scala 1:43

MG C GT, Corgi Toys, 1:43

Per un certo periodo la MG B non fece parte dei programmi dei principali produttori di auto in scala, ma di quello di alcuni marchi artigianali di una certa  notorietà  che riprodussero l’amata auto sportiva inglese utilizzando sia il metallo bianco che la resina. Tra gli altri citiamo Abingdon Classics, Top Marques, K&R Replicas, R.A.E. Provence Moulage. In tempi a noi più vicini l’apprezzata Minichamps inserì nel suo programma  una bella MG B roadster in metallo pressofuso, in scala 1:43, disponibile nelle varianti con capottina aperta con o senza portabagagli esterno, con capottina chiusa e portabagagli.

MG B, K&R, 1:43
MG B  soft top, Minichamps, 1:43

La MG B spider fece parte anche della collezione in scala 1:43 Car Collection della casa editrice Del Prado, realizzata dalla Universal Hobbies, che inserì poi nel proprio catalogo la MG B nelle varianti stradale prima serie, LE, Police e Targa Florio 1968. La stessa Universal Hobbies propose in seguito una miniaturizzazione della MG B GT in scala 1:18 negli allestimenti stradale MKI e MKIV, Police, Silver Jubilee Edition. Uno delle riproduzioni piú riuscite é quella della Autoart che miniaturizzò la MG B e la MG B GT sia in scala 1:43 che in scala 1:18, realizzando dei modelli di qualità. Nella scala maggiore l’Autoart ha realizzato anche le varianti MG B hard-top Nurburgring 1967 e Rally di Monte Carlo 1964. Nella classica scala 1:43 sono degne di nota la riproduzioni della Dinky – Matchbox che commercializzò in metallo una B GT con il tetto apribile e una MG V8.

MG B , Car Collection Del Prado, 1:43
MG B LE, Universal Hobbies, 1:43

MG B GT, Universal Hobbies, 1:18
MG B GT Silver Jubilee, Universal Hobbies, 1.18
MG B, Autoart, 1:18
                    MG B, Revell, 1:18
MG B GT V8, Dinky-Matchbox Collection, 1:43
MG B GT, Dinky-Matchbox Collection, 1:43
MG B GT V8, Cult Models, 1:18

Alla MG B ci pensarono in scala 1:43 altre aziende produttrici: la Hongwell per l’apprezzata serie Cararama che si caratterizza per le porte apribili e la riproduzione del portabagagli esterno; la Solido con un’ onesta auto in miniatura in metallo, la Matchbox che ha proposto la B con la capottina chiusa; la New Ray ha avuto in programma un’ accettabile MG B. Il classico roadster ha fatto parte dei programmi di IXO e Triple9, mentre un bel po' di anni addietro la britannica Corgi ha messo in vendita una interessante MG B prima serie in scala 1:18 con porte, cofano motore e vano bagagli apribili. Ora é un pezzo abbastanza raro ed ha la caratteristica di presentare i cerchi in acciaio con coperchi coprimozzo e non quelli a raggi. In seguito la Corgi si é occupata nella serie Vanguards del soggetto MG B, utilizzando la scala 1:43 e creando una buona riproduzione in alcune varianti: prima serie, terza serie e quarta serie, Rally Monte Carlo 1964, Marathon de la Route 1966, il set di tre modelli della Polizia Lancashire Constabulary. Interessante il set prodotto per i 50 anni della Corgi che contiene le riproduzioni della MG B prima serie e della MG B ultimo esemplare prodotto.

MG B, Hongwell-Cararama, 1:43

MG B, New Ray, 1:43

MG B, Matchbox, 1:43

MG B, Solido, 1:43

MG B, IXO, 1:43

MG B, Corgi, 1:18

MG B Mark III, Corgi, 1:43 
    MG B Mark IV, Corgi, 1:43
 
MG B, The Man with the Golden Gun, Diorama Collection James Bond, 1:43
 
MG B, scatola di montaggio Aoshima, 1:24
 

Anche la nota Spark ha inserito nel suo nutrito programma in scala 1:43 una bella serie di riproduzioni di questa classica auto britannica: MG B spider aperta e con hard-top, MG B GT e GT V8, le MG B in allestimento corsa che parteciparono alla 24 Ore di Le Mans del 1963, 1964 e 1965, la MG B GT Sebring 1969. In scala 1:18 posso citare l’onesta riproduzione della MG B GT della Revell e la B spider della Kyosho, entrambi i modelli dotati di cofano motore, porte e bagagliaio apribili. La MG B spider ha fatto parte anche del programma della serie economica della Schuco sia in scala 1:43 che 1:76. In scala piccola ricordo l’apprezzabile MG B spider della statunitense Johnny Lightning. Anche i produttori di scatole di montaggio si dedicarono alla popolare spider inglese: Airfix e MPC in scala 1:32, Revell e Aoshima in scala 1:24. Quando apparve la confidenziale MG RV8 a miniaturizzarla ci pensò l’orientale Maisto, con un modello che era praticamente una via di mezzo tra il pezzo da collezione ed il giocattolo, in metallo, in scala 1:36 con porte apribili e meccanismo di retrocarica. A colmare la lacuna nelle collezioni in scala 1:43, ci pensò il marchio artigianale Neo, con un modello in scala 1:43 in resina. 

MG B, Spark
MG  GT V8, Spark, 1:43
MG B, Kyosho, 1:18

  MG RV8, Maisto, 1 :36


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