ALFA ROMEO Romeo

Non è un gioco di parole. Il fatto è che l’Alfa Romeo lavorò in parallelo a due veicoli dai nomi romantici: Giulietta e Romeo. La prima era una vettura dalle prestazioni brillanti, il secondo un furgoncino tuttofare.

Foto ufficiale del Salone del 1954 con il nuovissimo Romeo 

Entrambi nascevano con lo stesso cuore (altrimenti che storia romantica sarebbe?): il motore bialbero sviluppato nel 1953, un’unità molto ben riuscita, tanto da essere prodotta per moltissimi anni con notevoli sviluppi.

Quando il furgone fu pronto, nell’aprile 1954, solo la Giulietta Sprint di Bertone era praticamente definitiva, così entrambi furono esposti al Salone dell’Automobile di Torino, mentre la Giulietta berlina subì un ritardo di un anno intero.

Camioncino Romeo del servizio autostradale, della Politoys in scala 1:41
Sotto il piano di carico il Romeo aveva un ampio spazio chiuso

Sul nome ci fu per un po’ il tentativo di dell’Alfa Romeo di chiamarlo “Autotutto” ma tutti lo chiamavano semplicemente Romeo. Era equipaggiato dal motore della Giulietta, depotenziato a 36 CV, ma la sua meccanica era innovativa: aveva infatti la trazione anteriore, cosa che lo accomunava a quel tempo al Citroën H francese e al Tempo Matador tedesco. Tutto lo spazio posteriore era perciò ben sfruttabile per il carico.

Alfa Romeo mise a punto una versione Diesel con un motore a due tempi sovralimentato con compressore Rootes, ma con una cilindrata di appena 1158cc sviluppava appena 30 CV e con prestazioni poco brillanti e perciò poco appetite dall’utenza italiana. A stento raggiungeva i 75 Km/h a confronto dei quasi 100 della versione a benzina, e per di più era molto rumoroso. Il Diesel non fu mai molto amato e fu tolto presto dal listino.

Il Romeo fu assemblato a Pomigliano d’Arco fino al 1966 in tre serie: il Romeo 2° dal 1957 al 1965, il Romeo 3° per pochi mesi del 1966 prima di essere sostituito dalla serie A12/F12. In Spagna fu assemblato fino al 1967 dalla Fadisa, su licenza. Il Romeo spagnolo, però, montava un Diesel Perkins di 1600cc abbinato a un cambio a quattro marce tutte sincronizzate.

 

Giocattolo di latta della Bell riproducente il Romeo, scala 1:36 circa

I MODELLI 

Giocattolo ZAX di bakelite lungo circa 30 cm.

I bambini italiani che negli anni Cinquanta volevano giocare al ‘traffico’ si trovavano ad avere molte auto nostrane ma nessun furgone, tanto da dover supplire con quanto offrivano Dinky Toys e Corgi Toys. Da noi esisteva solo un giocattolo di latta prodotto dalla Bell (o Belloni) di Milano, la cui fedeltà al furgone Alfa Romeo era appena mediocre. Anche la Zax produsse un grosso furgone tipo Romeo, ma era privo dello scudetto Alfa Romeo sul frontale.

Fu la Politoys, nella sua tipica scala 1:41, a offrire per prima ben 5 furgoncini Romeo, con tanto di portiere apribili nel senso di marcia come nella realtà e il portello di carico posteriore.

Sopra e sotto: la versione ambulanza del Romeo di Politoys in 1:41
L'autogru del soccorso stradale Romeo, di Politoys, 1:41
Il Romeo della Polizia italiana, modello Politoys in 1:41
Sopra e sotto: la variante promozionale per i Magazzini UPIM

Catalogo della messicana McGregor con i Romeo in copertina
Furgoncino Romeo di Politoys con gli adesivi delle piste Policar
Minibus Romeo della Politoys Penny in zamac, scala 1:66
Immagine del minibus Romeo reale

Politoys realizzò due pickup (uno che trasportava una cassa e uno con una gru di soccorso stradale) e tre furgoni: uno normale o con decalcomanie “Assistenza Policar“, uno Polizia e un’ambulanza della Croce Rossa completo di barella. Per molti anni furono gli unici modelli di furgoni italiani sul mercato. Ad essi la Politoys affiancò anche un minibus di zamac in scala 1:66 per la serie “Penny”.

Piuttosto rara una versione promozionale realizzata per i Grandi Magazzini Upim.

Off43 ha realizzato questo simpatico furgone pubblicitario "Zucca"
Ambulanza Romeo militare, Off43, scala 1:43
Furgone "Wyler Vetta", miniatura in 1:43 di Off43

Ci vollero molti anni prima che Off43 mettesse in commercio una nuova riproduzione del Romeo, offerto in varie versioni. Seguirono alcuni speciali, fra cui sono da notare quelli di I.V. che ha realizzato alcune interessanti varianti di carrozzeria e la versione a tetto rialzato di Co.Met. in scala 1:87.

Ambulanza Romeo dei pompieri, C.P. in resina, scala 1:43
Carrozzeria speciale pubblicitaria su Romeo, modello di I.V. in 1:43
I.V. ha realizzato anche questo furgone grande volume, 1:43
Sempre di I.V. questo furgone "Candele Maserati", 1:43
Co.Met. ha scelto la scala 1:87 per il suo Romeo con tetto rialzato

Per ultimi sono arrivati i modelli delle iniziative editoriali di Altaya (un Fadisa spagnolo per la precisione), Fabbri (nella serie Alfa Romeo da corsa come veicolo della scuderia) e infine gli Ixo per due serie dei pubblicitari italiani. E’ da ricordare anche un Romeo con bella decorazione “Alemagna” messo in catalogo da M4 alcuni anni fa.

Fadisa Romeo "El Serpis" di Altaya, scala 1:43
IXO Alfa Romeo furgone Rome "La Cimbali", 1:43
IXO Romeo "Wyler Vetta", 1:43
IXO furgone Romeo "Melegatti"

IXO Fadisa Romeo camioncino Iberia, 1:43
IXO Romeo "Charms Alemagna", 1:43
Fabbri, Romeo scuderia Autodelta, 1:43
M4 furgone Romeo "Gelati Alemagna" in scala 1:43




Commenti