ALFA ROMEO 1750 - LAUDORACING MODELS 1/18
Il pianale venne allungato di soli 6 cm ma furono aumentati gli sbalzi anteriori e posteriori, per ottenere una vettura lunga 4,35 m: la carrozzeria venne curata da Bertone, che riprese le linee della Giulia ammorbidendole per renderle meno aggressive e più adatte ad una berlina di classe: via quindi tutte le nervature e le sfaccettature, per avere una vettura dalle superfici più lisce ed eleganti ma che comunque fosse riconoscibile come Alfa al primo sguardo, anche grazie alla calandra a quattro fari dominata dal classico scudetto. Sotto al cofano, un motore da 1779 cm³, che sviluppava 112 cv e spingeva la vettura ad oltre 180 km/h effettivi. Il nome "1750" rievocava la mitica 6C 1750 Gran Sport Zagato. La presentazione alla stampa avvenne il 14 gennaio 1968, sulla Costiera Amalfitana, ma ufficialmente la vettura venne lanciata al salone di Bruxelles, il 17 dello stesso mese. Fu un successo immediato.
Questa vettura, come molte altre degli anni '60, non è stata oggetto di molta attenzione da parte dei produttori di automodelli. Ora è disponibile un bel modello in resina, scala 1:18, prodotto da Laudoracing Models, produttore francese che da sempre si è dedicato alla riproduzione di autovetture italiane, con particolare predilezione per le Alfa Romeo. E anche quest'Alfa è in linea con la tradizionale qualità di Laudoracing.
La linea è ben riprodotta, e la vernice, un bel Blu Olandese, è stesa in modo eccellente. Il colore scuro mette in risalto la linea sobria ed elegante della vettura, e gli interni nel classico colore "Texalfa Cinghiale Maremma", sono perfettamente intonati. Le cornici dei vetri laterali sono realizzate in fotoincisione.
La vista laterale mette in evidenza la stretta parentela con la Giulia, della quale la 1750 riprende le linee generali. Belle le ruote che calzano i tipici pneumatici dell'epoca, a fianco altissimo per gli standard moderni. Peccato per la mancanza delle stampigliature sul fianco del pneumatico, ma è prassi comune.
Bella anche la fanaleria, come sempre ben brillante e realistica. Tipicamente Alfa la coppa dell'olio che sporge da sotto il muso, e il grintoso tubo di scarico "piegato" che sporge dalla coda. Simpatico tocco sono le targhe italiane con sigla "EE" (Escursionisti Esteri) al tempo usate spesso dall'Alfa Romeo per le vetture in presentazione e quasi sempre per quelle fotografate sui dépliant pubblicitari.
Gli interni, purtroppo, sono poco fotografabili, come sempre capita per i modelli sigillati. Possiamo comunque dire che sono ben fatti, soprattutto per il colore delle sellerie, particolarmente azzeccato. Il legno della plancia e la consolle contrale sono resi con decals che incorporano anche i quattro strumenti supplementari.
Il fondino riporta una discreta riproduzione della meccanica, limitata ovviamente dai "blocchi" contenenti gli assali delle ruote, tipici dei modelli in resina. In ogni caso, coppa dell'olio, scatola del cambio, trasmissione e scarico sono visibili. In alto si può notare il numero progressivo che indica che il modello esaminato è l'undicesimo esemplare di una serie di soli 350 pezzi.
La 1750 in una foto ufficiale











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