50 anni Fiat 126 e 500R
Il 1972 è una data storica per la Fiat: esce la 126, sostituta della mitica
Fiat 500. E’ l’ultima fiat con motore e trazione posteriore, ma non fa uscire
di scena la 500 che resta a farle compagnia con un modello unificato chiamato
500R.
La 126 montava un motore maggiorato a 594cc con potenza portata a 23
cavalli e il comodo cambio sincronizzato nei tre rsapporti superiori. Lo stesso motore, ma con potenza di
18 CV andava a equipaggiare la 500R, che manteneva l’anacronistico cambio non
sincronizzato. Con supplemento si poteva ottenere il cambio della 126.
Sulla 500R che sostituisce insieme la F e la L tornano le finiture spartane
dei primi modelli, con la differenza del volante e del piccolo cruscotto neri
anziché grigi e con la scala del tachimetro e i limiti delle marce leggermente
aumentati perché il nuovo motore con coppia maggiorata (benché stesso numero di
cavalli) permetteva di allungare un po’ le marce, nonché di arrivare ai 100 Km/h
ufficiali di velocità massima.
La nuova 500R resterà in produzione solo fino al 1975.
Nel frattempo la 126 che nasce come berlina chiusa, può in un secondo tempo
essere ordinata anche col tettuccio apribile come sulla 500. All’interno la 126 è più curata rispetto alla 500R.
A partire dal 1973 verrà costruita anche dalla Polski-Fiat (poi FSM) in
Polonia, fattore che contribuirà alla longevità del modello, che arriverà alle
soglie del 2000.
La 126 era stata studiata anche per offrire maggiore sicurezza in caso di
urto e il suo serbatoio era stato spostato sotto ai sedili posteriori in
posizione più protetta.
Nel 1976 la 126 si fece in tre: la versione base, la Personal 2 e la
Personal 4. La Personal 2 era concepita come vettura per commissioni in città e
attrezzata con 2 soli posti e ampie tasche posteriori dove riporre le borse
della spesa, ma le venne preferita la Personal 4 col tradizionale divanetto e
sparì dai listini molto presto. Entrambe avevano nuovi paraurti di plastica e
protezioni laterali. L’anno successivo il motore passò a 652cc e guadagnò un
cavallo.
L’8 luglio 1979 la 126, dopo aver superato il 1.300.000 unità, uscì di produzione
in Italia ma continuò a essere costruita in Polonia e da qui importata nel
nostro Paese.
A partire dal 1983 la 126 divenne unificata e praticamente assai
simile alla Personal 4.
L’ultima importante evoluzione del modello 126 fu la 126 Bis del 1987: su questa vettura il motore era a sogliola (come sulla vecchia 500 Giardiniera), portato a 704cc e 26CV, con un inedito raffreddamento ad acqua.
La nuova
posizione del motore consentiva la creazione di un comodo portellone che dava
accesso a un vero bagagliaio, seppure non molto grande. In Polonia rimase
disponibile anche la vecchia 126. L’esportazione verso l’Italia e altri Paesi
ebbe termine nel 1991. Il 22 settembre 2000 l'ultima di oltre 3.318.000 126
polacche lasciava la linea di montaggio.
Logicamente la nuova Fiat stimolò i fabbricanti nazionali, a cominciare da un oscuro produttore che realizzò un promozionale di plastica, scala 1:50 circa, che veniva distribuito dalla Casa Madre al Salone dell’Automobile di Torino, in occasione del lancio della vettura.
Vennero quindi i fabbricanti
nazionali Politoys e Mebetoys, in scala 1:43 e 1:25. Politoys fece pure lei un
modello promozionale, ma era uguale a quello di normale produzione: cambiava
solo la confezione. In seguito fece una versione in scala 1:66 circa, quando
era già Polistil. Mebetoys aggiornò il modello con la Personal dai paraurti di
plastica nera e un adesivo di carta a simulare il paracolpi laterale.
La 126 probabilmente è l’ultima Fiat in scala 1:13 della Pocher. Uscì nella consueta versione promozionale Fiat verniciata e con motore elettrico e in una più diffusa versione economica a frizione
che si trovava anche ai Grandi Magazzini. In ogni caso si tratta di un modello prodotto per poco tempo.
In anni più recenti Starline mise in catalogo una bella 126 prima serie,
offerta in diversi colori originali Fiat, mentre la Tololoko propose la sua
Polski-Fiat 126P in resina in scala 1:87.
Con la collezione uscita nelle edicole polacche la IXO ha arricchito la
nostra collezione di 126, comprendendo anche la Bis. Laudoracing ha invece
colmato il vuoto in scala 1:18 mentre Brekina ha messo in catalogo sia la Fiat
126 che la Polski-Fiat 126P.
Per quanto riguarda la 500R possiamo contare sull’eccellente modello di Brumm in varie tinte e con tetto chiuso o aperto, a cui si aggiunge la più anziana miniatura di Vitesse e la 500R di Norev.
Commenti
Posta un commento