FIAT ABARTH 695 SS 1/18 - Transkit artigianale


Una bella sorpresa!

Girovagando per internet, a volte capita di fare incontri interessanti. Per essere precisi, su Instagram ho trovato un giovane artigiano, identificato come 3D.modeling94, che con indubbia capacità crea parti speciali in resina per modellismo, realizzati con la tecnica della Stampa 3D. Il suo catalogo è notevole, e comprende soprattutto cerchioni, sedili e varie parti per il tuning di automodelli. E, sorpresa, comprende anche un interessante trans-kit, in scala 1/18, per realizzare il modello della Fiat-Abarth 695 esseesse del 1968, in versione nell’allestimento “di serie” che usciva dalle officine di Corso Marche a Torino. Allestimento finora assolutamente inedito, tra l’altro. Il trans-kit è stato studiato per elaborare la Fiat 500 prodotta da Solido, quindi una base economica ma di buona qualità e che cattura bene la linea dell’utilitaria torinese. Ovviamente non ho saputo resistere e mi sono procurato uno di questi kit; l’ho montato, e di seguito vi racconterò com’è andata.

 


Per iniziare, parliamo dell’aspetto del kit. Mi è arrivato in una pratica scatoletta in cartoncino, etichettata con il nome del modello e l’immagine della vettura vera (ottimo tocco di professionalità). All’interno, ordinatamente sigillati in bustine singole, tutti i componenti del kit, un foglietto di decals ben stampato ed un foglio di semplici istruzioni con le foto del modello finito, le indicazioni per la verniciatura dei pezzi e lo schema per la posa delle decals.

Il kit è composto da un numero limitato di componenti, realizzati in resina grigia con una buona qualità: la tipica “scansione” generata dalla stampa 3D è avvertibile in maniera molto limitata, ed è facilmente eliminabile con una leggera carteggiatura. L’aspetto dei pezzi rispetta bene la scala, e la forma dei pezzi stessi è corettta, considerando sempre l’elevata artigianalità dell’insieme.


Per evitare di riverniciare il modello (sono pigro, lo so), mi sono procurato una Solido 500 in versione “Italia”, perché già di colore bianco; Dopo aver smontato il modellino, con un po’ di acetone e di pazienza ho eliminato le inutili bande tricolori. 
 


 In seguito ho provveduto a staccare i pannelli portiera per poter cromare le cornici dei vetri (che Solido ha dipinto in nero) utilizzando il Bare Metal Foil cromato, che pur richiedendo un po’ di manualità dà ottimi risultati. 
 

Ho anche verniciato in bianco parte dei pannelli posteriori dell’abitacolo, per imitare la porzione di lamiera che sul “cinquino” era scoperta, lasciando però sedili ed interni del colore nero originale, visto che molte Abarth avevano interni neri (lo so, sarebbero stati meglio rossi con la classica “lunetta” crema, ma giuro che prima o poi li farò...). Il foglio istruzioni prometteva che i pezzi erano montabili senza particolari aggiustamenti, ed in effetti ho potuto constatare che è proprio così: tutti i pezzi sono praticamente “plug & play” e sostituiscono senza problemi le parti originali.


Quindi, la mascherina Abarth sostituisce perfettamente quella originale, incastrandosi con i suoi perni nei due fori predisposti; è stato solo necessario “curvarla” leggermente, immergendola per un momento nell’acqua calda, perché aderisse in maniera corretta al muso. La marmitta a doppia uscita sostituisce semplicemente quella del modello e la coppa olio maggiorata si monta “calzandola” su quella stampata sul fondo del modello. Più semplice di così!


Gli unici pezzi che hanno richiesto un minimo di adattamento sono state le ruote. Per smontare le anteriori originali, bisogna staccare il coprimozzo cromato e allentare la vite che trattiene il cerchione; le posteriori sono inserite a pressione in un asse metallico, quindi basta tirare con forza. Le ruote del kit hanno la stessa identica forma delle originali, quindi lo stesso sistema di montaggio. Bisogna però allargare leggermente i fori predisposti, per consentire meglio la rotazione delle ruote anteriori. Stesso discorso per le posteriori, i cui fori vanno allargati con una punta da 3,5 mm ed un trapano, o con una lima tonda, per agevolare l’ingresso dell’assale. Consigliamo, in linea con le istruzioni fornite, di non forzare l’ingresso del perno metallico battendolo con un martelletto: si rischierebbe di rompere la resina.


Sempre parlando delle ruote, è consigliabile anche accorciare leggermente il “piedino” retrostante, portarlo alla lunghezza di quello delle ruote originali, altrimenti l’assetto risulterebbe un po’ troppo largo (la cosa è forse voluta, in previsione di versioni più corsaiole? Vedremo...). In ogni caso, queste sono operazioni assolutamente facili ed alla portata di tutti. Dopo aver fissato le ruote, si possono calzare gli pneumatici originali e si montano i coprimozzo, molto fini e con i fori di aerazione “veri”.


Altro punto da segnalare il cruscotto: il kit fornisce una buona riproduzione del costosissimo cruscotto Jaeger a doppio strumento, comprendente anche il piantone con le leve di luci e frecce, che si incastra perfettamente e senza difficoltà nella sede del cruscotto originale; il problema sta proprio nell’eliminare quest’ultimo, che nel modello è incollato in sede e viene trattenuto anche dal volante, a sua volta incollato e non facile da estrarre.



Una raccomandazione: per smontare il volante originale, non tagliate il perno metallico del piantone, altrimenti vi ritroverete senza abbastanza metallo per fissare il nuovo volante! Piuttosto tagliate il volante, ma conservate integro il piantone.


Lo specchietto retrovisore interno non ha una sede, essendo stato “dimenticato” da Solido: il kit ne fornisce uno provvidenzialmente dotato di un piccolo “piedino” che, una volta cosparso di colla, rende il montaggio immediato (e stabile) senza dover forare nulla. Molto bene!
Detto questo e montato praticamente tutto il modello, rimangono le rifiniture: bisogna fresare via la maniglia del cofano motore (io l’ho fatto con una fresa a testa tonda da 3mm, proteggendo la vernice della carrozzeria con del nastro Tamiya; non importa riverniciare la parte fresata, perché verrà coperta da una decal), applicare ai lati del cofano i due ganci fermacofano in gomma, tipici della piccola Abarth, e poi applicare le decals.

 
Nota: i due ganci fermacofano sono dei piccoli capolavori e sono stampati con una finezza sorprendente: comprendono anche gli attacchi e basta una microscopica goccia di colla per posizionarli. Oltre tutto, ne viene fornito uno di scorta (applicabile, se si vuole, al cofano anteriore). Già che c’ero, ho corretto le luci posteriori, dipingendo di rosso Tamiya X-27 il catarifrangente e cromando i lati dello stesso con un po’ di Bare metal foil e dipingendo di arancione Tamiya X-26 gli indicatori laterali.


Dimenticavo: per la mascherina anteriore, che deve essere cromata, le istruzioni del kit raccomandano il Chrome Alclad, da stendere ad aerografo e che garantisce ottimi risultati: per la mia cronica pigrizia, ho utilizzato di nuovo il Bare Metal Foil, rivestendo completamente il pezzo. Più macchinoso, forse, ma il risultato è ottimo ugualmente. 
Ultimo passo, le decals: sono ben stampate, di dimensioni più che corrette, ma non sono fustellate singolarmente. Questo vuole dire che ogni disegno è ricoperto da una sottilissima pellicola, che va ritagliata a mano (con una lametta) prima di immergere la decal nell’acqua. Fastidioso, ma normale per le decals stampate artigianalmente. In compenso, la stampa è molto coprente e non lascia trasparire il colore sottostante. Ho notato che il lettering del logo 695 non è del tutto corretto, ma non è il caso di essere troppo pignoli... Bella idea quella di riprodurre anche l’etichetta gialla che veniva posizionata sul lunotto dell’auto, indicante indirizzo e numero di telefono della sede Abarth di Corso Marche. In conclusione, mi sento di promuovere completamente questo semplice ma efficace trans-kit: il montaggio è in effetti semplicissimo e non bisogna impazzire per ottenere un modellino molto valido. E alla fine si spende anche poco, vista la base Solido, di fascia “economica”.


Io l’ho montato come “da scatola”, limitando molto sia i miei interventi sia la rifinitura dei singoli pezzi, proprio per testarne la validità e devo dire che sono soddisfatto del risultato. Oltre tutto, mi son messo in vetrina una vettura simpatica, indimenticabile e soprattutto, inedita! Complimenti quindi a 3D-modeling94 e... continuate così!


La più famosa foto "ufficiale" riguardante le 500 elaborate Abarth


E questa è la 695 SS in condizioni originali andata recentemente in asta e venduta a più di 60.000 euro.
Probabilmente l'ispiratrice di questo kit!



Commenti