Gli auguri per il 2022 ai lettori di thesmallbigwheels ed i compleanni del prossimo anno

Il 6 aprile 2022 thesmallbigwheels compirà i suoi primi due anni alla pubblicazione del primo articolo ed ora gli articoli hanno superato il numero di 200, fatto che per noi é un traguardo importante. La nostra redazione  é arrivata a questo risultato dopo anni di collaborazione con il mitico bimestrale QUATTRORUOTINE, per poi passare alla creazione con l'editore Giorgio Nada del periodico Miniauto & Collectors e dopo questa esperienza dare origine con il supporto della Mini Miniera al giornale on-line piccolegrandiruote.com. L'esperienza con piccolegrandiruote ci era piaciuta al punto da tradurre in inglese il nome della testata per la nuova rivista. Come nostra abitudine formuliamo i nostri migliori auguri per il nuovo anno pubblicando le foto e la le relativa riproduzione in scala della auto che compiranno il loro compleanno nel 2022. Il nostro contatto diretto é piccolegrandiruote@gmail.com.

On April 6, 2022 thesmallbigwheels will celebrate its first two years after the publication of the first article and now the articles have exceeded the number of 200, which is an important milestone for us. Our editorial team arrived at this result after years of collaboration with the legendary bimonthly QUATTRORUOTINE, to then move on to the creation with the publisher Giorgio Nada of the periodical Miniauto & Collectors and after this experience, with the support of the Mini Miniera, give rise to the online newspaper piccolegrandiruote.com. We liked the experience with piccolegrandiruote to the point of translating the name of the magazine for the new magazine into English. As is our custom, we express our best wishes for the new year by publishing the photos and the relative scale reproduction of the car that will celebrate their birthday in 2022. Our direct contact is piccolegrandiruote@gmail.com.

 


La Fiat 508 Balilla venne presentata nel 1932 e fu subito un successo. Il suo motore venne utilizzato per la longeva serie delle Fiat 1100.

                                La rara Fiat Balilla della O.M.A.S. in scala 1:10.

                                                   Il furgoncino Fiat Balilla, Rio, 1:43

La Fiat 8V presentata nel 1952 spiccava nel listino della Fiat per le caratteristiche tecniche: Motore a 8 cilindri con schema a V, sospensioni posteriori indipendenti e telaio tubolare.
                                                                   Fiat 8V,Idea 3, 1:43

                                                     Fiat 8V, Bizarre, 1:43

La Fiat 8V partecipò con un certo successo ad alcune gare guidata da piloti privati come questo esemplare che partecipò alla Mille Miglia del 1952.


La MG B, apparsa nel 1962,ebbe un buon successo grazie al suo equilibrio tra prestazioni e comportamento su strada.

 

    Da sinistra le MG B di Nicky Toys e Dinky Toys, entrambe in metallo in scala 1:43

La Triumph Spitfire nata nel 1962 conobbe in poco tempo un buon successo, grazie alla linea piacevole opera di Giovanni Michelotti. Anche le prestazioni erano sufficientemente brillanti.
                                                   La Triumph Spitfire di Cult Models, 1:18
Triumph Spitfire, Dinky Toys, 1:43. Da notare l'adesivo sullo sportello del bagagliaio con la scritta  "I've got a tiger in my tank" (Ho messo un tigre nel motore).

                                            Triumph Spitfire, Cult Models, 1.18
 
La Lotus Elan venne presentata nel 1962 ed attirò subito l'attenzione degli appassionati di auto sportive con il suo telaio monotrave, il brillante motore a doppio asse a camme in testa ed il peso contenuto.
 
 
                                                      La Lotus Elan S3 FHC di Spark, 1:43

                      La strumentazione e l'assetto di guida erano quelli di un'auto sportiva.
                                                  La Lotus Elan Sprint FHC, Spark, 1:43

                 La Lotus Elan Sprint montava un motore potenziato ed una colorazione bicolore.
 
Il 1962 vide anche la prima delle Alpine A 110, magistralmente disegnata da Giovanni Michelotti. Le prima serie aveva il modesto motore della Renault 8 che, leggermente potenziato, grazie alla buona profilatura ed alla leggerezza, le consentiva di raggiungere i 160 km/h.

                             Sopra e sotto l'Alpine A 110 berlinette, Ottomobile, 1:18
 


La Fiat 1100 D, presentata nel 1962, rispetto alla 1100 special presentava delle modifiche estetiche ed utilizzava una variante depotenziata del propulsore della 1200 Granluce.
                                         La Fiat 1100 D, Norev in plastica, scala 1:43
 
        L'abitacolo della Fiat 1100 D non era molto spazioso a causa della progettazione datata.
A partire dall'alto la Padmini 1100 della indiana Maxwell e la 1100 D di Politoys, entrambe in metallo scala 1:43.
L'Alfa Romeo Giulia TI al suo apparire nel 1962 si fece subito notare per la linea inconsueta e le elevate prestazioni.
                       Le Alfa Romeo Giulia TI civile e polizia della Ediltoys in scala 1:43
                                        La Giulia TI della Politoys, in plastica scala 1:41
L'allestimento prevedeva gli schienali dei sedili anteriori ribaltabili ed il bracciolo per il divanetto posteriore. La prima serie manteneva il comando del cambio al volante e l'impianto frenante a tamburo.

Al suo apparire nel 1972 l'Alfa Romeo Alfetta fece invecchiare di colpo molte autovetture, anche di presentazione recente. La sua meccanica era decisamente raffinata: motore a doppio asse a camme in testa, sospensione posteriore secondo lo schema De Dion con il cambio in blocco con il differenziale.
 
                                      L'Alfa Romeo Alfetta della Truescale, 1:18
L'Alfa Romeo Alfetta della Mebetoys in scala 1:43 era più simile ad un giocattolo che ad un modello da collezione

                              Come da tradizione Alfa Romeo la strumentazione era completa.

La BMW 1500 salvò praticamente l'azienda tedesca. Dopo la presentazione al Salone di Francoforte del 1961, l'anno dopo iniziò la regolare produzione. Certamente il disegno della carrozzeria di Giovanni Michelotti fu una delle componenti del successo.
 

              La BMW 1500 riprodotta con fedeltà dalla Dinky Toys France, scala 1:43

             Il cruscotto della BMW 1500  dall'aspetto sobrio ed elegante e con pochi strumenti.

 

La BMW E16 inaugura la serie 5 nel 1972 proponendo una linea elegante e delle buone prestazioni fornite dai suoi motori con distribuzione ad asse a camme in testa.
Da sinistra le BMW 520 Notartz e 525 civile della Schuco, dei modelli in scala 1:43 in metallo pressofuso che all'epoca rappresentarono un notevole salto di qualità.

La BMW serie 5 era disponibile anche con il cambio automatico e con motori di maggiore cilindrata a 6 cilindri.
La Ferrari 250 GTO, GTO per Gran Turismo Omologato, era un progetto di Giotto Bizzarrini realizzato sulla meccanica della 250 GT SWB, per partecipare al Campionato Marche. Doveva essere prodotta in 100 esemplare ma ne vennero allestiti solo 36.
 
Un dettaglio dell'interno della Ferrari GTO di Amalgam in scala 1:8 ed ancora in fase di progettazione.
               Come consuetudine della Amalgam tutti i particolari sono molto curati
 
                                           Le porte ed il cofano moto  sono apribili
                                       Il realismo é notevole come appare da ogni inquadratura
 
             Anche gli organi presenti nel vano motore sono riprodotti con grande realismo

     La brillante carriera agonistica della Ferrari GTO iniziata nel 1962 lo ha reso uno dei modelli di Ferrari più ambiti.

L'Opel Kadett, la piccola di casa Opel, anch'essa nata nel 1962, venne apprezzata per le buone prestazioni del suo motore a 4 cilindri di 1000 cc, il comando del cambio maneggevole e l'ampio bagagliaio.
                                                         Opel Kadett, Tekno, 1:43
                                                    Opel Kadett, Drummer, scala 1:87
                  La prima serie della Opel Kadett era disponibile solo con allestimento a due porte
La Renault 8 del 1962 interessò i potenziali acquirenti per il nuovo propulsore di circa 1000 cc con albero motore a 5 supporti e soprattutto per un primato per l'epoca, l'impianto frenante a disco sulle quattro ruote.
                      La Renault 8 della Solido é in scala 1:18 e riproduce l'allestimento Major
                                                 La Renault 8 Major della Norev
L'interno era piuttosto spartano, ma i sedili erano molto ben imbottiti come abitudine delle case francesi.
                             La Renault 8 aveva anche un comportamento abbastanza brillante.

La Fiat 126 nel 1972 si affiancò alla 500 in quanto destinata a sostituirla. Ad un leggero miglioramento dell'abitabilità e della visibilità si accompagnava un peggioramento della stabilità e della frenata.

                                          La Fiat 126 di Laudo Racing, scala 1:18
                                           Fiat 126 della Golden Wheels in scala 1:43

La Fiat 126 era disponibile, pagando un supplemento, nella variante con tetto apribile. Gli altri supplementi erano gli schienali dei sedili anteriori ribaltabili, i finestrini laterali posteriori apribili a compasso ed il rivestimento dei sedili in panno.

La Fiat 500 R sostituì la 500 negli allestimenti normale e L. Molte le semplificazioni come la strumentazione ed il volante della F e la scomparsa dello schienale del sedile posteriore ribaltabile.  
                                                        Fiat 500 R, Brumm, 1:43
                                                   Fiat 500 R, Vitesse, 1:43
La 500 R rappresentò l'ultima serie della popolare Fiat 500. Montava il motore depotenziato di circa 600 cc della 126 ed a richiesta era possibile avere il cambio con la sincronizzazione nei rapporti superiori

La Fiat X1/9 era un progetto della carrozzeria bertone per una spider con motore montato in posizione centrale. Fu messa a listino nel 1972.
                         Sopra e sotto la Fiat X1/9 five-speed di Laudo Racing in scala 1:18

 La Fiat X1/9 venne esportata con un discreto successo anche negli Stati Uniti. Il motore era derivato da quello della 128 ed era potenziato.

La Fiat 132 sostituì nel 1972 la tanto apprezzata 125, ma non ebbe lo stesso successo. La gamma prevedeva due allestimenti: il normale solo con motore 1600 e lo Special con motori 1600 e 1800 cc.
 
                                                     La Fiat 132 Special della Mercury, 1:43


                         L'abitabilità della Fiat 132 era buona come anche la dotazione di accessori.

Fiat 132 special, modello di Norev in scala 1:43 prodotto per la collezione Fiat Story Collection di Hachette.
 
                                            La Fiat 132 GLS della Mercury, 1:43

La Fiat 132 GLS si distingueva per la linea di cintura che si manteneva allo stesso livello e non risaliva all'altezza della porte posteriore. Il motore di 1600 cc era immutato e quello di 1800 cc era stato leggermente potenziato.
 
La Renault 5, presentata nel 1972, piacque subito per la linea anticonvenzionale e le buone prestazioni del modello TL che adottava il motore di circa 1000 cc della 8.

        A partire da sinistra le Renault 5 della Solido, della Norev e della Minialuxe, tutte in 1:43


 
La Renault 5 offriva anche un buon confort di marcia agli occupanti grazie alla sua sospensione a barre di torsione.

La Peugeot 104 era uscita nello stesso anno della Renault 5, ma si distingueva per il suo motore tutto nuovo con distribuzione ad asse a camme in testa, ma non superò mai le vendite della Renault 5.


                                             Peugeot 104 Autoscuola Minialuxe, 1:43    

                                             La Peugeot 104 ZS di Norev, 1:43 


          La Peugeot 104 vantava anche un buon accesso all'abitacolo grazie alle quattro porte.
 
L'Audi 80 nata nel 1972 aveva un aspetto elegante ed un nuovo motore di 1300 cc che venne destinato anche alla prima serie della Volkswagen Passat.

                            Sopra e sotto L'Audi 80 GTE della K-K Scale Models, scala 1:18

                    L'Audi 80 nell'allestimento più accurato GL che prevedeva un motore di 1500 cc.

La Mercedes-Benz S-Class al suo apparire nel 1972, convinse per il confort e le elevate prestazioni ottenute con propulsori che partivano dal 6 cilindri di 2800 cc per arrivare al grande 8 cilindri con una cilindrata di ben 6900 cc.
 
                                Sopra e sotto la Mercedes-Benz 450 SEL di Nore
v, scala 1:18


 
                          L'abitacolo era particolarmente accurato e ben rifinito  


                             La Mercedes-Benz 350 SE della Schuco, scala 1:43

       

                                                 La Mercedes-Benz 450 SEL 6.9 della IXO, 1:43

     La Mercedes S-Class era disponibile anche con passo allungato per permettere un maggiore confort.

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