NSU Prinz IV 1961
La piccola tedesca con la carrozzeria ispirata alla Corvair fece la sua comparsa nel 1961, al Salone di Francoforte di settembre. Si trattava di una evoluzione in chiave moderna delle precedenti Prinz I, II e III che avevano rilanciato la nota casa motociclistica NSU nel settore delle 4 ruote. Inizialmente la NSU aveva pensato di costruire una microvettura a 3 ruote con motore motociclistico e monocilindrico, la Max-Kabine. Poi preferì orientarsi verso una utilitaria a 4 ruote. Il pubblico accolse la Prinz molto bene, ma è incontestabile che esteticamente non era il massimo.
Quando nel 1960 fu presentata la Corvair il progettista Claus Luthe ne trasse ispirazione, disegnando una delle più moderne utilitarie della sua epoca, anche se il disegno, rimasto immutato fino ai primi anni settanta, si prestò in seguito a discussioni e prese in giro, con paragoni impietosi a una vasca da bagno.
La Prinz 4,
tuttavia, inizialmente fu apprezzata per tanti motivi: la capote aveva vetri
panoramici e una grande visibilità, all’interno aveva spazio per 4 persone e,
davanti, il bagagliaio era davvero grande, dell’ordine di quello che si sarebbe
visto qualche anno dopo sulla Fiat 850, che era più grande.
The small German with the bodywork inspired by the Corvair made her appearance in 1961, at the Frankfurt Motor Show in September. It was a modern evolution of the previous Prinz I, II and III that had relaunched the well-known motorcycle manufacturer NSU in the 4-wheel sector. Initially, NSU had thought of building a 3-wheel microcar with a motorcycle single-cylinder engine, the Max-Kabine. Then they preferred to orient themself towards a 4-wheeled small car. The public welcomed Prinz very well, but it is indisputable that aesthetically it was not the best. When the Corvair was presented in 1960, the designer Claus Luthe drew inspiration from it, drawing one of the most modern utilitarian cars of his time, even if its design, which remained unchanged until the early seventies, lent itself following discussions and mockery, with merciless comparisons to a bathtub. The Prinz 4, however, was initially appreciated for many reasons: the top had panoramic windows and great visibility, inside it had space for 4 people and, in front, the trunk was really large, of the order of what would be seen a few years later on the bigger Fiat 850.
Con una
cilindrata di 598cc sviluppava la ragguardevole potenza di 30 CV a 5500 giri, e
poteva raggiungere e superare i 120 Km/h, supportati da una telaistica di prim’ordine
che consentiva agilità e tenuta di strada. Sulle Prinz 4L dal 1964 si poterono
avere i freni a disco, caso abbastanza raro su autovetture così minuscole. La
Prinz ebbe un grande successo in Italia perché aveva un ottimo rapporto fra
prestazioni ed economia e un prezzo ben calibrato rispetto alla produzione
nazionale.
All’epoca furono
solo tre i produttori che miniaturizzarono la NSU Prinz 4: la tedesca Gama,
unica con tetto apribile a botola, la francese Solido e l’irlandese Spot-On.
In tempi recenti
la Prinz è stata riproposta da Norev in scala 1:43, da Kess, con uno speciale
di resina in scala 1:43 e dalla Metro, con un modello in scala 1:24.
L'ottima riproduzione di Metro.it realizzata per la serie QUATTRORUOTE COLLECTION della casa editrice Fabbri, in scala 1:24 con porte e cofani apribili.
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