A fine maggio torna la Borsa di Verona

Iniziata nel 1980 vanta 71 edizioni ed è la più antica d’Italia: ritornerà domenica 29 maggio 2022 la Borsa Scambio di Verona, dopo aver saltato tre edizioni nel 2020 e 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. La sede resterà la Fiera della città scaligera, negli ampi padiglioni superiori, in viale del Lavoro 8, a poche centinaia di metri dal casello autostradale Verona Sud.

Dedicata ai giocattoli e ai modelli d’epoca la manifestazione veronese vanta la maggiore anzianità fra le borse italiane, risalendo la sua prima edizione al lontano 1980, svoltasi alla Terrazza Bauli, precisamente sabato 8 maggio. Per l’occasione gli organizzatori realizzarono un modellino Solido R4 fourgonette di colore giallo con decals Bauli in serie limitata che venne donato a tutti gli espositori, fra i quali non mancarono personaggi famosi come Carlo Brianza, Michele Conti, Edoardo Massucci, Sergio Onofri, Peter Ottenheimer, Vincenzo Bosica, Francesco De Stasio, Francesco Santovetti, Marco Bossi, Gianluigi Iessi, Angelo Brescianino, Marco Batazzi, Andrea Perego, Emilio Re, Giorgio e Stefano Frisoni, e tanti altri.

La Renault 4 furgonette Solido della Borsa di Verona del 1980 (foto Batazzi)

Started in 1980, it boasts 71 editions and is the oldest in Italy: the Verona Exchange Exchange will return on Sunday 29 May 2022, after skipping three editions in 2020 and 2021 due to the health emergency. The premises will remain the Fair of the city of Verona, in the large upper pavilions, in Viale del Lavoro 8, a few hundred meters from the Verona Sud motorway exit.  Dedicated to toys and vintage models, the Verona event boasts the greatest seniority among Italian swap meets, dating back to its first edition back in 1980, held at the Terrazza Bauli, precisely on Saturday 8 May. For the occasion, the organizers created a yellow Solido R4 fourgonette model with Bauli decals in limited series that was donated to all exhibitors, including famous people such as Carlo Brianza, Michele Conti, Edoardo Massucci, Sergio Onofri, Peter Ottenheimer, Vincenzo Bosica, Francesco De Stasio, Francesco Santovetti, Marco Bossi, Gianluigi Iessi, Angelo Brescianino, Marco Batazzi, Andrea Perego, Emilio Re, Giorgio e Stefano Frisoni, and many others. 

Emilio Castellarin cerca di comprare dal fratello Danilo un pezzo raro nel 1980
Gli organizzatori Danilo e Manuela Castellarin
Alberta e Marco Bossi alla Borsa di Verona 1980
Sergio Onofri e Claudio Ghesini alla Borsa del 1980
Un giovane Carlo Brianza alla prima edizione della Borsa Scambio di Verona

Inizialmente a cadenza annuale, l’appuntamento divenne semestrale a grande richiesta, solitamente in primavera ed autunno e conobbe molte sedi nelle quali continuò la simpatica consuetudine di omaggiare ogni espositore con un modello esclusivo.

Dal 1981 la serie limitata iniziò con un furgoncino Fiat 500B della Brumm, che per Verona, grazie a Reno Tattarletti, realizzò il suo primo modello promozionale, di colore blu, con decal Hobby Center, oggi molto ricercato dai collezionisti.

Ferrari 815 limited edition della Brumm per la Borsa di Verona 1991
Borsa di Verona 1980 alla Terrazza Bauli
Danilo Alasia impegnato in una trattativa alla Borsa di Verona
Sergio Onofri e Claudio Ghesini alla Borsa di Verona del 1980

L’afflusso di pubblico ed espositori rese insufficiente Terrazza Bauli ed impose il primo trasloco, che privilegiò il centro storico, nel settecentesco Palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, proprio di fronte all’Arena, il tempio della lirica. Le progressive chiusure delle città e le successive limitazioni al traffico e ai parcheggi consigliarono, qualche anno dopo, nuovi trasferimenti alla Fiera, al Teatro tenda Estravagario, al Centro Congressi di Cavaion Veronese, per poi fare definitivo ritorno in Fiera.

Camion, pullman e automobili in mostra alla Borsa di Verona 2014
Miscellanea alla Borsa Verona del 2016

La serie dei modelli esclusivi che si susseguirono, sempre firmati Brumm, furono diverse Fiat 500B pubblicitarie personalizzate con varie livree (beige, turchese, verde chiaro, rosso amaranto) e Fiat 500 C con livrea marrone e gialla. E ancora due Fiat 1100 E furgone di colore verde scuro e gialloblu (i colori scaligeri), un’Aurelia B20 amaranto versione competizione, una Porsche 356 blu ed una 550 cromata, una Ferrari 815 amaranto, una Fiat 500B giallo pallido della “Rana”, una Ferrari 196 azzurra metallizzata, una Jaguar 'D Type' ancora azzurra metallizzata ed un’apprezzata serie di modelli Ferrari dell’Ecurie Francorchamps alla quale si aggiunse, in un’edizione, anche una Porsche 550, sempre gialla.

La fascetta Brumm dei modelli Francorchamps realizzati per la Borsa di Verona

Le Ferrari dell'Ecurie Francorchamps in serie limitata realizzate da Brumm per la Borsa

Gli ultimi omaggi per gli espositori furono i “Modelli intervistati”, sempre firmati Brumm, dedicati a Maria Teresa De Filippis su Maserati 250F e alla Ferrari 156 F1 che avrebbe dovuto guidare Stirling Moss nel 1962 se non fosse incappato in un terribile incidente a Goodwood su Lotus, ragion per cui la Ferrari passò a Innes Ireland. Nella confezione di entrambe le riproduzioni era allegato un pieghevole con un’intervista in italiano e inglese ai protagonisti, corredata da foto esclusive.

La Ferrari Brumm in omaggio agli espositori alla Borsa del 1998 con cartoncino dedicato

Come si vede una lunga storia, portata avanti con passione dagli organizzatori Danilo e Manuela Castellarin che dopo un “fermo macchine” durato un anno e mezzo, causa Covid-19, torneranno in pista domenica 29 maggio con la 71ª edizione e spazi molto generosi: i tavoli saranno lunghi due metri e dieci. Info: madan@libero.it e 335-7726826, 333-5200073 e facebook @borsagiocattoliverona. A fine gennaio sarà pronto anche il sito web dedicato alla Borsa di Verona e che avremo cura di anticipare ai nostri lettori.
Giochi d'antan alla Borsa di Verona 2017
Alcuni balocchi in mostra alla Borsa del 2018
Miscellanea alla Borsa del 2019
Panoramica di giocattoli d'epoca alla Borsa di febbraio 2020, prima del lockdown
Le foto sono state fornite da Danilo Castellarin, per gentile concessione.


Commenti