La "Bella" e la "Bestia"
Il marchio francese Solido si dimostra ogni volta molto dinamico, sia nella frequenza delle nuove uscite sia nella scelta dei soggetti. Praticamente, quasi ogni volta che si accede al sito www.solido.com si possono trovare nuovi modelli, in scala 1/18 e molto diversi tra loro! Si passa infatti dalla classica francese anni 60, come per esempio la Renault 8, alla supercar moderna (la McLaren 600LT), dal Suv alla muscle car americana, dall'auto da rally o di Le Mans al furgone commerciale. I due modelli che vi presenteremo di seguito sono un esempio lampante di questa tendenza: la prima, la Bella, è la Alpine Renault A110S in versione Rallye du Porugal 1969, la seconda, la Bestia, è la Ford Shelby GT500 Fast Track del 2020.
The French brand Solido proves to be very dynamic every time, both in the frequency of new releases and in the choice of subjects. Practically, almost every time you access the site www.solido.com you can find new models in 1/18 scale, and very different from each other! In fact, we move from the classic French 60s, such as the Renault 8, to the modern supercar (the McLaren 600LT), from the SUV to the American muscle car, from the rally or Le Mans cars to the commercial van. The two models that we will present to you below are a prime example of this trend: the first, the Beauty, is the Alpine Renault A110S in Rallye du Porugal 1969 version, the second, the Beast, is the 2020 Ford Shelby GT500 Fast Track.

Iniziamo con la "Bella", che altri non è che l'Alpine Renault A110S. Questa vettura è già stata presente nel catalogo Solido, nella scala 1/18: ricordiamo un modello dei primi anni 2000, della serie Racing, di buona fattura e con tre aperture (portiere e cofano motore); in tempi più recenti, una versione meno dettagliata, priva di aperture e con ruote un po' troppo grandi. Questa nuova Alpine, invece, è uno stampo nuovo: le aperture sono solo due (le portiere), ma il dettaglio è molto buono e la livrea presentata è piuttosto originale.


Difatti, questa volta Solido ha giustamente evitato le inflazionate versioni Rally Monte Carlo o Tour de Corse per dedicarsi ad una livrea meno conosciuta, quellla della vettura di Nicolas/Todt che ha corso al Rallye del Portogallo (noto anche come TAP Rally) del 1969, caratterizzata dagli accenti rossi che contrastano con il classico blu metallizzato della carrozzeria. Notiamo che le ruote posteriori non hanno il camber positivo tipico di questa vettura, ma la cosa non disturba più di tanto. Molto buona la fanaleria anteriore e notiamo che i fari hanno un perno centrale dipinto in giallo, che riproduce la lampadina.
Come si può facilmente osservare dalle foto qui sopra, la linea è praticamente perfetta. Le ruote sono del giusto diametro e soprattutto i cerchioni sono bellissimi, ben fatti e di un colore molto realistico. Purtroppo i dischi freno avrebbero dovuto essere più chiari, ma non lamentiamoci troppo. La verniciatura è impeccabile e molto brillante, tutti i particolari sono riportati, comprese le cerniere esterne dei cofani, molto realistiche. I fari di profondità sono correttamente sostenuti da un supporto ancorato alla carrozzeria. La livrea è molto interessante, ma qui dobbiamo dare una tiratina d'orecchi al team Solido... sul cofano manca il riquadro bianco con lo sponsor tabaccaio, Winston. Ciò è purtroppo normale, in linea con le assurde normative attuali, ma finora Solido aveva provveduto a farci trovare il foglio di decals nella confezione. In questo caso, invece... nulla di nulla, niente decals. Per quale motivo? Si è trattato di un difetto di confezionamento del nostro modello, o viene volutamente omesso? Spero che Solido possa darci una risposta in merito.

Come tutti i modelli Solido di ultima generazione, anche questa Alpine ha le sole porte apribili: l'angolo di apertura è corretto e il cardine è realistico. Notiamo però un altro piccolo errore: i vetri hanno la cornice superiore... che nella vettura reale non è presente. Per fortuna la cornice, in rilievo nello stampo, non è stata verniciata in argento e il "difetto" si nota solo con le porte aperte.
Belli gli interni, ben dettagliati e gradevoli nonostante l'utilizzo della solita plastica un po' troppo lucida. Le cinture di sicurezza a quattro punti sono rese con delle decals: ci piacerebbe, un giorno, trovarle realizzate "fisicamente", anche solo stampate in plastica morbida, come lo erano quelle dell'Alpine versione primi anni 2000. Chissà, visto il progressivo e costante aumento del dettaglio che troviamo nei modelli Solido, che prima o poi...
Ottima anche la vista tre quarti posteriore, che denota come l'assetto della vettura sia perfettamente riprodotto. Notare che sui paraspruzzi si trova il logo Renault in rilievo. Bene anche la fanaleria: le lenti sono in plastica trasparente colorata e sono persino riprodotte, con un puntino di argento, le viti di fissaggio.
Ed ora, passiamo alla "Bestia", perché francamente questo è l'aggettivo che meglio si adatta a questa vettura. Equipaggiata con un motore 5,2 litri V8 sovralimentato da 760CV, la nuova versione della Mustang ha una coppia da rimorchiatore, ben 874 Nm. L'estetica è esagerata come le prestazioni, tra le enormi prese d'aria anteriori e il "poco appariscente" alettone sulla coda. Esagerata in tutti i sensi.

Solido ha riprodotto molto bene la muscle car americana, qui presentata nel classico blu metallizzato Shelby, impreziosito dalle classiche "Le Mans Stripes" bianche (è disponibile anche in rosso con bande bianche e in bianco con bande blu). Ovviamente, trattandosi di un modello di fascia economica, le griglie frontali non sono perforate, ma la cosa non disturba affatto, anche perché, essendo dipinte in nero opaco, contrastano splendidamente con le parti in nero lucido dei paraurti e delle luci di posizione.
Ottima la riproduzione della linea, perfetta la verniciatura, così come la posa delle decals. Molto fini le varie appendici aerodinamiche sotto lo spoiler e le minigonne laterali, realizzate in plastica lucida, ma molto sottili e perfettamente assemblate. Di ottimo livello la fanaleria, sia anteriore che posteriore; ben fatti anche i sostegni dell'ala posteriore e gli enormi tubi di scarico che sporgono "minacciosi" da sotto il paraurti posteriore.


Le shutlines delle portiere, rispetto al solito, sono un po' abbondanti, ma comunque più che accettabili: in compenso le ruote sono bellissime, molto fini e rivestite con una decal che imita bene la fibra di carbonio. Bene anche i dischi freno con pinze sfacciatamente dipinte in rosso e marchiate Brembo. Notare i bulloni argentati e il minuscolo logo Ford al centro del mozzo. Ottimo lavoro! La tramatura simil-carbonio si trova anche sull'alettone posteriore. Il tocco di classe del modello, però, sono i vetri fumè... veramente molto belli, che conferiscono al modello una notevole "presenza scenica".


Aprendo le portiere si rivelano degli interni di ottimo livello, sempre considerando la categoria del modello. I particolari del cruscotto sono ben definiti, le decals chiare e ben stampate, le plastiche, anche se sempre un po' troppo lucide, sono di buona qualità. Ovviamente non esiste moquette, le cinture di sicurezza non ci sono, ma il tocco dei sedili bicolore non è niente male e nel complesso è tutto molto gradevole.
Il fondo presenta la riproduzione degli organi meccanici, un po' semplificati ma comunque accettabili. Meglio riprodotta la parte posteriore, con i terminali di scarico ben definiti.
E per finire, non abbiamo resistito ad accoppiare la nuova Shelby GT500 alla sua progenitrice, la GT500 del 1967 (modello Solido leggermente elaborato), della quale la nuova versione richiama parecchi aspetti. Rispetto alla nuova, la vecchia Shelby sembra persino piccola...
In conclusione, se non volete spendere un capitale ma volete comunque avere un bel modello in collezione, questi sono i soggetti ideali. E inoltre, anche se lo abbiamo già detto, non ci stanchiamo di ripetere che questi modelli possono essere ottime basi per un'elaborazione o per un'operazione di "arricchimento". Speriamo anche che Solido possa continuare su questa strada, magari proponendoci anche una Lancia Fulvia HF o una Dodge Viper GTS (la versione 1996, sarebbe fantastica)... Solido, siete in ascolto?
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