La Carica di Officina 942
Il successo delle piccole fuoriserie italiane di Officina 942 continua, con l’immissione di sempre nuovi modelli, tutti realizzati con lo stesso stile semplificato ma al tempo stesso attraente e accattivante. I modelli nuovi escono a gruppetti, in modo da favorire i collezionisti che ne vogliono acquistare più di uno senza ogni volta doversi sopportare le singole spese di spedizione.
Questa volta a fare il botto è un “Pullman Gran Lusso” (così era definito
dal costruttore) realizzato da Viberti sul telaio Fiat 666RN. Questo elegante
veicolo era anche chiamato “Parigi” ed era abilitato al traino di un rimorchio
a volta corretta, (brevetto Viberti) grande quasi quanto la motrice. Molto
moderno per l’epoca, sfoggiava persino degli avveniristici fari rettangolari.
Sopra e sotto, il modello Officina 942 che è offerto, come di consueto, in due livree
Qui lo vediamo parcheggiato presso una stazione di posta (Faller F-213)
The success of the small Italian custom-built cars of
Officina 942 continues with the introduction of new models, all made with the
same simplified style but at the same time attractive and captivating. The new
models come out in small groups, so as to favor collectors who want to buy more
than a sigle one without having to bear the shipping costs every time. This
time to make a bang is a "Pullman Gran Lusso" (as it was defined by
the manufacturer) made by Viberti on the Fiat 666RN chassis. This elegant
vehicle was also called "Paris" and was enabled to tow a correct steering
trailer (Viberti patent) almost as large as the tractor. Very modern for the
time it even sported futuristic rectangular headlights.
Accanto al “Parigi” troviamo questa volta quattro nuove Fiat, di cui una
già annunciata come preview l'ultima volta che avevamo parlato di Officina
942: la Fiat 1100B cabriolet 1948 con carrozzeria ufficiale Lingotto, costruita
nel reparto “Carrozzerie Speciali” della Fiat.
Seguono una curiosa cabriolet “Venilia” (o più propriamente
cabrio-limousine) su telaio 1100E costruita da Savio nel 1948 e caratterizzata
da parti di legno secondo la moda americana del tempo.
Immaginarle parcheggiate accanto a una villa ticinese sul lago di Lugano
(Faller F-275) è possibile…
Un’altra 1100 è basata sul telaio BL, ed è stata costruita da Monterosa nel
1948, con carrozzeria metallica sulla quale è stato applicato un trattamento di
colore tale da farla somigliare a una classica “giardinetta legno del periodo”.
Ultimo modellino proposto lascia un poco interdetti: una curiosa berlinetta su telaio Fiat 500A “Topolino” del 1947, dall’aspetto non propriamente filante. É la prima opera di Vignale e perciò merita un piccolo approfondimento.
Vignale
si ritrovò fra le mani un rottame mezzo bombardato di una 500A, di cui poté
salvare la parte meccanica, costruendo questo piccolo coupé. Una foto della macchina
finì sulla rivista Autocar e fu erroneamente attribuita a Pininfarina. Alle
richieste di avere la vettura, Pininfarina cadde letteralmente dalle nuvole, finché
si scoprì essere di Vignale, che da quel momento iniziò la sua proficua attività di
costruttore di carrozzerie speciali sui telai più disparati forniti dai
clienti.
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