FILOBUS e TRAM in miniatura

Il primo tram che correva su rotaie, escludendo perciò gli omnibus a cavalli, era una specie di diligenza trainata da cavalli della Swansea and Mumbles Railway del 1807, quindi addirittura antecedente la prima ferrovia a vapore. In ogni caso il trasporto pubblico su rotaie si evolvette rapidamente, provando tutti i tipi di trazione, da quella a vapore a quella elettrica con accumulatori a quella, diffusa ancora oggi, elettrica con presa di corrente da un cavo aereo.

Tram di legno, Emil Leichsenring, Ergebirge, scala 1:80 circa, anni Trenta

La tranvia aveva però elevati costi dovuti alle infrastrutture, e già nel 1890 a Berlino, si sperimentava una specie di Omnibus elettrico che prendeva corrente da un doppio cavo aereo (chiamato bifilare). Il filobus, o trolleybus, poteva essere una soluzione alternativa al tram. Pur restando obbligato al percorso stabilito dal bifilare, era libero di muoversi in caso di traffico, non essendo vincolato anche dalle rotaie.

Tram di latta della Gunthermann, Germania, circa 30cm

Tram e filobus si diffusero in tutta Europa con alterne fortune. Talora vennero smantellate le linee tranviarie, altre volte furono i filobus ad essere eliminati.

Tram di latta di produzione indiana, serie Tin Treasures
"Trambino", tram di latta tipo Tatra, produzione Germania Est (DDR) anni '60

The first tram to run on rails, thus excluding horse-drawn omnibuses, was a kind of horse-drawn stagecoach of the Swansea and Mumbles Railway of 1807, thus even preceding the first steam railway. In any case, public transport on rails evolved rapidly, trying all types of traction, from steam to electric with accumulators to the one, still widespread today, electric with power outlet from an aerial cable. The tramway, however, had high costs due to infrastructure, and already in 1890 in Berlin, a kind of electric Omnibus was experimented that took current from a double aerial cable. 

Trolleybus inglese a 2 piani della Wells, in latta di piccole dimensioni

The trolleybus could be an alternative solution to the tram. While remaining obliged to the path established by the twin aerial cables, it was free to move in case of traffic, not being bound also by the rails. Trams and trolleybuses spread throughout Europe with mixed fortunes. Sometimes the tram lines were dismantled, other times it was the trolleybuses that were eliminated.

Tram di legno con motore a molla della Alpia di Bergamo
Cable Car di San Francisco, produzione giapponese con motore a molla, marca sconosciuta

In tempi recenti, mentre i filobus godono ancora di un buon utilizzo in molti Paesi Europei, da noi in Italia resistono solo in alcune brevi tratte, e con sempre minore simpatia da parte delle aziende di trasporto urbano. Viceversa i tram godono di un buon rilancio in moltissime città, utilizzati sulle linee a forte frequentazione.

Cable car di S.Francisco di latta, made in Japan, scala H0, marca sconosciuta

Parlare di modellini di tram risulta complicato, perché buona parte di essi sono motorizzati e il discorso sconfina facilmente nel ferromodellismo.

Tranvia interurbana di Milano in cartone, marca Forbicolla, in kit scala 1:87

Esistono alcuni giocattoli di latta, con movimento a molla, e piccoli modelli di legno prodotti nell’Erzgebirge. I Italia già nel 1949 la Rivarossi di Como presentava un tram a carrelli ispirato alle motrici «5000» in uso a Milano, ma verniciate spesso in colori di fantasia. In ogni caso rimase in catalogo pochissimo, risultando oggi molto raro. Ancor più raro è il tram della milanese Ventura, per via delle dimensioni (scala 1:32 circa) e del prezzo che all’epoca lo metteva a disposizione di poche persone abbienti.

Tram 5000 della Rivarossi, del 1949 (foto da www.rivarossi-memory .it modificata)
Tram tipo Edison della Rivarossi, 1962, con rimorchio, scala H0
L'elegante disegno sulla scatola Rivarossi
Versione economica non verniciata del tram Rivarossi
Il grande tram di Milano della Ventura, con binari e linea aerea
Yesteryear, tram di Londra a due piani, scala 1:160 circa

La Inco Giochi di Torino produsse due tram a molla in scala prossima all’1:43. Potevano correre sui binari che erano venduti in confezione. Il tram tornò sul catalogo Rivarossi nel 1962 con il “Tramway sistema Rivarossi”. Riproduceva una motrice Edison di Milano del 1917 e poteva essere dotato di rimorchio. Poteva viaggiare su un sistema di binari di tipo stradale, che però incontrò poco entusiasmo perché vi era un unico binario centrale su piastre di plastica piuttosto grandi che richiedevano molto spazio.

Tram di Torino della Inco Giochi. Le porte dovrebbero essere sull'altro lato (!)
Tram snodato della Inco Giochi, in scala 1:43 circa. Sul retro la scatola originale
Tram di legno sul genere di quelli usati a Torino, scala 1:43 circa

Tram giallo della spagnola Paya, riedizione recente di giocattolo d'epoca
Tram verde della spagnola Paya, riedizione recente di giocattolo d'epoca

Dal punto di vista modellistico ricordiamo i tram della Wiking (in scala 1:87) e quelli della Siku, tipicamente oggetti statici per il gioco del traffico, e i bellissimi tram italiani di N3C, prodotti statici in resina in scala 1:87, realizzati in piccola serie con grande cura.

Sopra e sotto: due tipi di tram della Wiking, in 1:87
Questa carrozzeria fu usata dalla Arnold per il suo tram motorizzato
Il grande tram della Siku, serie di plastica, scala 1:64
Tram Siku in pressofusione, scala H0 circa. Esiste anche in scala più grande
Tram articolato Breda 55 serie 4800 della N3C in H0
Tram Breda 55 serie 5300 della N3C in H0
Tram di Milano serie 5400 della N3C in H0

Da notare che la Arnold offrì una versione motorizzata di tram utilizzando la carrozzeria dei modelli Wiking. Vi sono poi alcuni tram statici della Corgi: l’americana PCC in scala 1:50 e diversi tram inglesi a due piani in scala 1:76. In 1:72 vi è la riproduzione del caratteristico tram di Lisbona da parte della Cararama.

Tram inglese a 2 piani della Corgi in scala 1:76
Tram a un piano della Darlington Light Railways, Corgi, 1:50
Tram PCC americano della Corgi in scala 1:50
Tram di Lisbona, Cararama, 1:76

Simpatico Tramway della Lehmann, serie Gnom, più o meno in 1:43
Tram anni '60 prodotto in legno nell'Erzgebirge (DDR), marca sconosciuta

Ricordiamo infine i molti tram che la Rietze, nota per i suoi autobus in scala 1:87, ha da qualche tempo iniziato a produrre, ma si tratta di tutte versioni motorizzate.

Tram Rietze di Norimberga con ambientazione, alla Fiera del Giocattolo

Più facile incontrare qualche filobus da inserire nelle nostre collezioni.

Oltre a qualche giocattolo, fra cui notevole è il grande filobus Vectra di Strasburgo, della Joustra francese, annoveriamo anche fra i filobus alcuni esemplari motorizzati: si tratta dei modelli prodotti nel 1950 da EWF, noti anche col nome Europa. 

Trolleybus Vectra di Strasburgo, grande giocattolo (oltre 40cm) della Joustra
Trolleybus cinese della MS, circa 24cm

Furono pensati come complemento ai trenini in scala “00” (attorno all’1:80) ma erano anche più grandi (una scala vicina all’1:70). Nel 1953 furono rilevati dalla Eheim, che migliorò il modello, riportandolo a una scala più vicina all’1:80. Rivarossi, che vide i modelli EWF alla Fiera del Giocattolo di Norimberga, fu molto attratta dal brevetto che permetteva al modello di captare la corrente dalla linea aerea e sterzare le ruote anteriori. Su licenza si mise perciò a produrre un filobus che, com’era abitudine della casa comasca, era anche assai curato esteticamente: era la riproduzione di un Filobus Alfa Romeo a tre assi usato a Milano. Rimase in catalogo abbastanza a lungo col nome di “Minobus”, ma la sua diffusione fu sempre limitata ed oggi è piuttosto raro. I modelli Eheim continuarono ad affinarsi e uscirono diverse varianti, compresa una versione articolata. In un secondo tempo gli stampi furono rilevati dalla Brawa che li ripropose col proprio marchio.

Scatola Eheim con Filobus e rimorchio, e palificazione completa

Trolleybus Eheim singolo, scala "00" (1:80 circa)
Trolleybus snodato Henschel della Eheim
Filobus Alfa Romeo 110 della Rivarossi nei colori dell'ATM di Milano
Filobus Rivarossi ambientato con due modellini Pocher in scala 1:8
Il "Minobus" (così era chiamato) Rivarossi con scatola originale

Negli anni ’50 solo la Solido mise in produzione un filobus con le aste piuttosto semplificate. Era uno Chausson derivato da un autobus in scala 1:60 circa.

Trollybus Chausson della Solido in scala 1:60 circa
Trolleybus a due piani della Matchbox
Trolleybus a due piani della Taylor Barrett, scala 1:70 circa
Trolleybus della London Transport, Lledo, scala 1:80 circa

Per noi italiani si ricordano i bei modellini artigianali di N3C in scala H0, con molte livree disponibili, mentre insuperabile, per la scala 1:43, resta il magnifico Fiat 2411 Camsa di Gila, realizzato in pochi esemplari anche nella livrea dei filobus di Sanremo (STEL). Nella serie Atlas degli autobus in scala 1:76 troviamo alcuni filobus, mentre sono curiosità interessanti due promozionali realizzati dalla ditta tedesca Grell, specializzata nel settore, per la Wilkinson. Sono in scala 1:87 e piuttosto precisi.

Sopra e sotto: filobus Fiat 2411 Cansa di N3C in scala 1:87
Il famoso grande filobus snodato di Milano: Fiat 2472 Viberti CV33 di N3C, scala H0
Sopra e sotto: due diversi filobus di Sanremo (STEL) della N3C in scala 1:87
Moderno trolleybus IVECO 471BM  ATM Milano di N3C in scala 1:87

Trolleybus Fiat 2411 Cansa della Gila, in scala 1:43
Filobus Fiat Socimi, Simonelli, modello in resina in piccola serie, 1:43
Henschel UH IIIs, promozionale per Wilkinson, della Grell, in H0
MAN Gräf&Stift SL 172 HO, promozionale per Wilkinson, della Grell, scala H0
Per gli appassionati del settore conviene tener d'occhio anche la Russia e i Paesi dell'Est, dove produttori di modelli e artigiani non lasciano indietro i filobus.
Sopra e sotto: il filobus Fiat 672F del 1940 di Officina 942, in due versioni, scala 1:80
Filobus russo MBT 82, della SSM in scala 1:43
Techno Park trolleybus russo, scala 1:50
Trolleybus russo a due piani YaTB-3 del 1939 della Ultra, in 1:43
 Ikarus 60T filobus 1952, in scala 1:76 di Atlas
Vétra VRBH trolleybus di Danzica, modello Atlas in 1:76
Non è propriamente un filobus, ma un Volvo Hybrid 7900 di Motorart, in scala H0
Chiudiamo ancora con un tram. E' prodotto dall'austriaca Holling, ed è disponibile statico in scatola di montaggio, con un kit a parte per motorizzarlo. Lo citiamo perché questa piccola azienda ha voluto riprodurre un tram d'epoca di Torino che l'associazione ATTS mantiene in attività e utilizza in occasioni particolari.
Il modellino di Holling con la scatola del kit senza motore.
Il vecchio tram 116 delle tramvie municipali di Torino
e per concludere... lo stesso tram fatto con il Lego da un appassionato...





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