WHITEBOX Cadillac Eldorado 1959

Il successo delle belle auto del Gruppo Chrysler presentate nel 1957 spinse la General Motors a buttare letteralmente nel cestino ogni restyling previsto per i suoi modelli 1958, ormai sul mercato e non più modificabili, per ricominciare tutto daccapo per il 1959.

Il modello della Cadillac Eldorado 1959 della Whitebox in scala 1:24
La Cadillac 62 coupé in foto, aveva lo stesso corpo vettura usato sulla Eldorado

L’estetica delle nuove vetture fu quanto di più impressionante il Gruppo General Motors potesse schierare e su queste gli stilisti si sbizzarrirono decisamente nel trattamento delle pinne posteriori, che raggiunsero i loro massimi.

Vista posteriore del modello Whitebox
Una Eldorado cabriolet su strada. Confrontate con la Honda sullo sfondo!

In particolare le Cadillac ricevettero pinne altissime (record di 98 cm da terra!) con i fanali posteriori a forma di missile (era la moda del tempo) inseriti sulle pinne stesse.

Le pinne dell'auto vera mostrate insieme a quelle del modello Whitebox (sotto)

Fu l’apice di un’epoca, perché per il 1960 le pinne della grande Casa americana, sebbene ancora presenti, vennero ampiamente ridimensionate.

La Eldorado 1959 in scala 1:24 è ben proporzionata da ogni punto di vista

The success of the beautiful Chrysler Group cars presented in 1957 prompted General Motors to literally throw in the bin every makeover planned for its 1958 models, now on the market and no longer modifiable, to start all over again for 1959. The aesthetics of the new cars were the most impressive the General Motors Group could deploy and on these cars the designers definitely indulged in the treatment of the rear fins, which reached their maximum. In particular, the Cadillacs received very high fins (record of 98 cm high from the ground!) with the missile-shaped taillights (it was the fashion of the time) inserted on the fins themselves. It was the pinnacle of an era, because by 1960 the fins of the great American Brand, although still present, were largely scaled down.

Il modello Whitebox riproduce una Eldorado coupé del 1959, ed è realizzato in scala 1:24, compatibile con la maggioranza dei kit e dei promozionali d’Oltreoceano. Nelle nostre collezioni una macchina così grande fa impressione, perché sembra quasi un modellino in scala 1:18.

Rifinita in un color oro antico molto realistico, la Cadillac di Whitebox abbonda di elementi cromati e la complicata mascherina con i massicci paraurti anteriori risulta semplicemente perfetta.

La finitura nera del fondo griglia conferisce grande realismo

Le finiture sono buone, anche se la vernice appare un po’ meno brillante che su altri modelli del genere, e gli interni sono ben fatti, ma visibili solo attraverso i finestrini, poiché non vi sono parti apribili.

Chi volesse vedere qualcosa della meccanica deve capovolgere il modello, ma sarà accontentato da una buona riproduzione del telaio.

Sul telaio spiccano i doppi scarichi del motore V8

Particolarmente curata la parte posteriore, dove gli inserti delle luci sono ben realizzati e anche la finta griglia sopra al paraurti, che riprende quella anteriore, ha una nota di nero che dà la giusta profondità ottica all’insieme.

Ancora una vista posteriore dell'eccellente modello Whitebox

Le pinne della Cadillac 1959 sfuggirono alla maggior parte dei fabbricanti di modelli dell’epoca, con l’eccezione di qualche giocattolo giapponese, come il Bandai. Vennero riscoperte alla fine degli anni ’80, quando Vitesse e Matchbox (nella Dinky Collection) misero in catalogo i loro modelli. Da notare che, per evitare sottosquadri dello stampo, in genere costosi, nel modello Vitesse le pinne posteriori sono piatte nella parte interna, mentre il Dinky è migliore sotto questo aspetto, ma abbiamo notizia di miniature soggette a metal fatigue.

Giocattolo Bandai che riproduce una Cadillac Eldorado 1959, berlina 4 porte, in 1:20
Cadillac 1959 cabriolet di Vitesse, in 1:43. Si nota l'interno delle pinne piatto.
La Cadillac coupé 1959 della Matchbox serie "Dinky Collection", in 1:43

Bella ancorché in scala 1:64 la miniatura di Greenlight
Per la sua Eldorado in 1:24 la Franklin Mint aveva scelto la cabriolet

In 1:87 abbiamo la Cadillac 1959 della Busch, in più versioni. E parecchi altri modelli usciti nel corso degli anni fra cui la Fleetwood 75 a passo lungo e diverse conversioni ambulanza o carro funebre che, al vero, non erano realizzate direttamente dalla Cadillac, ma da allestitori esterni, il più noto dei quali era la Superior, specializzata in autoambulanze.

La Cadillac Eldorado 1959 della Busch, in scala H0 (1:87)
La Eldorado Ixo in scala 1:24, vista alla Fiera di Norimberga
La Cadillac 75 Fleetwood di Kess, modello in resina, scala 1:43
L'auto dei Ghostbusters era una Cadillac 1959. Modello Mattel in 1:18
Superior Cadillac'59 ambulanza dei pompieri, della NEO, in 1:43
NEO propone lo stesso modello anche in versione carro funebre
La Cadillac 1959 di Newray, economico modello in scala 1:48 circa
Precision Miniatures riprodusse l'ambulanza Superior in scala 1:18
Pure di Precision Miniatures e nella stessa scala questa Cadillac 75 Fleetwood 1959

                                     Per informazioni sui modelli della Whitebox:

                        https://www.modelcarworld.de/it/galerie/1099_whitebox-1-24-lieferbare-modelle.htm

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