IL BULLI della PLAYMOBIL

Un ex-autobus 2 piani di Berlino a Torino durante un tour negli anni Ottanta

Con la crisi petrolifera del 1973 la Geobra, per sopravvivere, diede vita a tutta una nuova linea di giocattoli e nell’anno successivo lanciò una fortunata serie di pupazzetti componibili e accessori, col nome di “Playmobil”, che sono tuttora in produzione e il cui nome si è oggi praticamente sovrapposto a quello dell’azienda originaria.La Casa tedesca venne fondata a Zirndorf (non lontano da Norimberga) nel 1876 da Andreas Brandstätter per la produzione di serrature e materiali per registratori di cassa.

In seguito iniziò a produrre giocattoli in latta come ad esempio piccoli telefoni e, soprattutto, cassette salvadanaio per bambini. Il salvadanaio più famoso venne prodotto nel 1939 per facilitare l’acquisto della Volkswagen, che era previsto completando una tessera con bollini da 5 marchi cadauno fino al completamento della somma richiesta per ritirare l’auto (990 RM). Funzionava con monete da 5 pfennig e si apriva automatiamente quando raggiungeva la somma di 5 marchi per acquistare il bollino. Ne esiste una versione, rarissima, tarata in scellini austriaci.

Il salvadanaio Geobra studiato per il piano di acquisto della Volkswagen

With the oil crisis of 1973 Geobra, in order to survive, created a whole new line of toys and in the following year launched a lucky series of modular puppets and accessories, under the name of "Playmobil", which are still in production and whose name has now practically overlapped with that of the original company.  The German firm was founded in Zirndorf (not far from Nuremberg) in 1876 by Andreas Brandstätter for the production of locks and cash register materials.  He later began making tin toys such as small phones and, most importantly, money bank boxes for children. The most famous moneybox was introduced in 1939 to facilitate the purchase of a Volkswagen car, which was planned by completing a card with 5-mark each stamps until the sum required to collect the car (RM 990) was completed. It worked with 5 pfennig coins and opened automatically when it reached the sum of 5 marks, enough to buy a stamp.

La versione austriaca, con tessera di raccolta dei bollini (a destra)

Nel dopoguerra l’azienda passò al nipote Horst Brandstätter che rinnovò i metodi di fabbricazione dando l’avvio, nel 1954, all’utilizzo della plastica e mise in commercio nel 1958 il famoso Hoola-Hop, avendo trovato un modo estremamente economico per fabbricarlo, pur essendo conscio che si sarebbe trattato di una moda passeggera. 

Dettaglio di un negozio per bambole con bilancia Geobra (incompleta)

Con il marchio Geobra furono prodotti alcuni kits, fra i quali si ricorda un modello di carro armato General Patton, in scala 1/30. Gli ultimi automodelli erano veramente economici, realizzati in plastica “soffiata” con alcuni dettagli in plastica rigida applicati, di colore contrastante. Con i Playmobil sono stati messi in commercio diversi tipi di autogiocattolo e veicoli vari, ma si era sempre trattato di modelli di fantasia. Solo più recentemente sono apparse auto ispirate ad esempio ad una Volvo e a una Audi TTe pochi anni fa è apparso un modello che riproduce in modo inequivocabile una BMW Z4. 

Una grossa familiare carica di pupazzetti e di bagagli
Una generica sportiva che si richiama all'Audi TT
L'auto della polizia, con qualche stilema che ricorda una Volvo

Dopo di allora è apparsa la Cadillac 1959 di Ghostbuster e nel 2020 Playmobil ha annunciato due modelli molto ben fatti del Maggiolino Volkswagen e del Bulli in versione camper, in scala approssimativa 1:18, realizzati su licenza Volkswagen.

Il primo modello realistico di Playmobil è stata la BMW Z4

La grande Cadillac 1959 di Ghostbuster

É la prima volta che un VW Bulli è disponibile anche in formato Playmobil (scala 1:18 circa). Con particolare cura dei dettagli, nonostante le piccole dimensioni. È stato infatti utilizzato un modello reale: un T1 Camping Bus soprannominato “Henrik the Red” dell’anno 1962 appartenente alla collezione di Volkswagen Veicoli Commerciali Oldtimer di Hannover. Si tratta di una collaborazione fra il produttore di Zirndorf, insieme a Volkswagen Zubehör GmbH e al Marchio Volkswagen Veicoli Commerciali di Hannover.

Sopra e sotto: giochi prospettici con il modello Playmobil e il Bulli reale

Il modello posato sul cruscotto del vero Bulli

Per la gioia dei bambini il Camper è dotato di molte parti mobili: il divanetto ad esempio è ribaltabile, il tavolino e gli armadietti funzionano. Questi ultimi contengono anche cibo e gli utensili da campeggio idonei. Anche dietro lo sportello del vano motore si può osservare il gruppo propulsore, ovviamente il classico motore boxer a 4 cilindri derivato dal Maggiolino.

Altre due immagini del modello Playmobil, che è in scala 1:18 circa

A proposito: la collaborazione fra le due aziende si è estesa anche al Maggiolino, anch’esso un modello 1962, assai dettagliato e con il cofano motore apribile (che tra l’altro si apre correttamente) e con una famigliola composta da tre pupazzi.

I due modelli in un espositore da negozio

Anche il Maggiolino gode di una piacevole estetica

Il catalogo Playmobil dimostra come la Geobra sembri aver abbandonato le automobili di fantasia (ancora disponibili) per passare a riproduzioni modellisticamente più accettabili: è di grande attualità l’arrivo di una Porsche 911 Targa 4S, accompagnata da una Macan.

La Porsche 911 Targa 4S di prossima presentazione
Sulla Porsche Macan (qui con molti accessori) ci sono le luci funzionanti

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