Ottomobile – Audi 80 Quattro 5E
Guardi il modellino sotto ogni punto di vista e dici: “E’ lei!”. L’Audi 80 Quattro 5E di resina, scala 1:18, di Ottomobile ci presenta la versione più sfiziosa e potente della berlina di Ingolstadt in maniera impeccabile nelle proporzioni e nelle finiture.
L’Audi 80 fu un grande successo e, dopo 8 anni di
produzione, era approdata alla seconda generazione, leggermente cresciuta nel
suo status di berlina elegante. Le nuove dimensioni le conferivano un aspetto
più “importante”, ma i motori disponibili restavano l’economico 1300 e il più
potente 1600, presto affiancati da un Diesel, da un 1900 da 115 CV e, nel 1982,
da un Turbodiesel.
Ma la novità più grande del 1982 fu la versione a 4 ruote
motrici, denominata Quattro, forte dei successi che la Audi Quattro mieteva
nelle corse. La trazione integrale permanente su una berlina di classe media
era una grande novità, che si pagava in termini di abitabilità, per via del
tunnel (per la verità modesto) che attraversava l’abitacolo e del
differenziale posteriore che sottraeva un po’ di spazio nel bagagliaio.
Due anni dopo arrivò la versione “pepata” 5E, che aveva
il motore a 5 cilindri di 2144cc e 136 CV dell’Audi 100.
You look at model from every point
of view and you say, "It's her!". Ottomobile's 1:18 scale Audi 80
Quattro 5E resin model presents us the most delicious and powerful version of
the Ingolstadt sedan, impeccably in proportions and finishes. The Audi 80 was a
great success and, after 8 years of production, it had reached the second
generation, slightly grown in its status as an elegant sedan. The new
dimensions gave it a more "important" appearance, but the available
engines remained the economical 1300 and the more powerful 1600, soon flanked
by a Diesel, a 115 hp 1900 and, in 1982, the Turbodiesel. The biggest novelty
of 1982 was, anyway, the 4-wheel drive version, called Quattro, thanks to the
successes that the Audi Quattro gained in racing. The permanent all-wheel drive
on a middle-class sedan was a great novelty, which was paid for in terms of
habitability, because of the tunnel (actually modest) that ran through the interiors,
and the rear differential that subtracted some space in the trunk. Two years
later came the "peppery" 5E version, which had the 5-cylinder engine
of 2144cc and 136 hp of the Audi 100.
Il modello Ottomobile riproduce quest’ultima versione, ed
è offerto nella corretta tonalità di rosso, con interni neri e grigi come sull’auto
reale, con il solito inconveniente che per osservarli occorre accostare l’occhio
ai finestrini, perché nulla, nel modello, è apribile. Ciò non disturba affatto:
se vogliamo la cosa va a vantaggio di una certa solidità complessiva e di un
prezzo d’acquisto modesto in rapporto alla qualità.
Sono presenti perfino i ganci di traino e se vogliamo
trovare un difetto occorre andarlo a cercare. Le plastiche dei fari anteriori,
se osservati da vicino sporgono un pochino dalle loro sedi, creando un effetto poco
gradevole. Ma è tutto.
Il modello, come usa in questo genere di miniature, è dotato
di una riproduzione sommaria degli organi meccanici nel pianaleo: un accenno
della presenza del motore, i due telaietti delle sospensioni, l’albero di
trasmissione e la marmitta che è a rilievo e molto ben fatta.
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