Due cattive giapponesi! - OttoMobile e Solido 1/18

Sicuramente ci sarà stato qualcuno che, leggendo il titolo di questa recensione, avrà pensato "brutte e cattive" più che cattive solamente... e in effetti, queste due vetture non spiccano particolarmente per la loro bellezza, almeno secondo i canoni occidentali: ma in quanto a cattiveria, sono veramente ben fornite. Già, perché guardando la foto qui sotto, gli appassionati di motori avranno già capito di quali vetture andremo a parlare: nientepopodimeno che la Nissan Skyline GT-R R34 1999 e la Honda Integra Type R DC5 2001, ovvero 560 cavalli in due, accumunate da quella "R" nel nome che fa la differenza. Sei cilindri, 2568 cm³, doppio turbo, trazione integrale con ruote posteriori autosterzanti e 340 CV la prima, quattro cilindri, 1998 cm³, 16 valvole V-TEC, trazione anteriore e 220 CV la seconda. Due veri bolidi.

Surely there will have been someone who, reading the title of this review, will have thought "ugly and bad" rather than just bad ... and in fact, these two cars do not particularly stand out for their beauty, at least according to Western canons: but as for malice, they are really well supplied. Yes, because looking at the photo below, motor enthusiasts will already have understood which cars we are going to talk about: none the less the 1999 Nissan Skyline GT-R R34 and the 2001 Honda Integra Type R DC5, or 560 horses in two, shared by that "R" in the name that makes the difference. Six cylinders, 2568 cm³, double turbo, all-wheel drive with self-steering rear wheels and 340 HP the first, four cylinders, 1998 cm³, 16 valves V-TEC, front wheel drive and 220 HP the second. Two real racing cars.


I due modelli sono stati presentati recentemente da OttoMobile (la Honda) e Solido (la Nissan), in scala 1/18. Stessa scala, differente materiale  – resina la Honda, metallo la Nissan – differente grado di finitura, e ovviamente prezzo differente, anche se come sempre molto, molto ragionevole in rapporto alla qualità.

 

Iniziamo dalla GT-R: Solido ha fatto come sempre un ottimo lavoro, sia pure restando in fascia economica: la finitura è più che accettabile, le porte apribili hanno i vetri chiusi e la verniciatura è di livello ottimo, coprente e molto lucida, senza difetti evidenti. E, cosa più importante, la linea della vettura è perfettamente catturata. Il blu metallizzato con ruote color bronzo fa un po' Subaru Impreza, ma è comunque molto accattivante.



Molto belli i grandi cerchioni a sei razze, che lasciano vedere chiaramente i dischi freno con pinze oro, (marchiate Brembo). Le gomme a profilo ribassato sono tipiche di questa vettura che nasconde la sua esagerata potenza sotto una linea fin troppo anonima ma tipicamente Jap. Unica concessione alla sportività sono i parafanghi allargati e gli spoiler, in particolare quello "esagerato" sul cofano posteriore. Peccato che i dischi freno siano esattamente dello stesso colore dei cerchi; sarebbe stato meglio un argento più chiaro.



In fatto di alettoni non scherza neanche la Integra: la linea è più elegante, ma è un po' guastata dalle ruote di diametro più piccolo (ma anche queste erano tipiche di un'epoca). La finitura è negli standard di OttoMobile, quindi di livello molto alto. Verniciatura impeccabile, assemblaggio assai curato, linea ben catturata, decals perfette.



Anche in questo caso i cerchioni, verniciati in tinta carrozzeria sugli esemplari bianchi, lasciano intravedere dischi e pinze, in questo caso rosse ma sempre con marchio Brembo. I dischi, a differenza del modello Solido, sono realizzati in fotoincisione ed hanno quindi un colore metallico molto più realistico. Notare i vetri posteriori oscurati, ma pur sempre trasparenti. Un tocco di classe.



La vista fronte-retro dei due modelli mette in evidenza la fanaleria particolarmente realistica della Honda di OttoMobile, come di consueto per i modelli di questo marchio: ma in ogni caso la più economica Solido non sfigura. In entrambe i modelli le griglie sono di solida plastica, non passanti e non sono presenti fotoincisioni. La cosa comunque non disturba, anche se sarebbe stata gradita. Bene per entrambe i loghi resi con precise decals, belle le targhe giapponesi personalizzate della Nissan, meno bene, sullo stesso modello, il doppio scarico cromatissimo e "giocattoloso" che spunta da sotto il paraurti.


Rispetto alla Honda, in resina e completamente sigillata, la Nissan di Solido ha le porte apribili: avremmo voluto dare anche un'occhiata al motore, ma ci accontentiamo. Tra l'altro, nella confezione viene fornito un piccolo attrezzo per agevolare l'apertura degli sportelli. Grazie, Solido!



Gli interni, di fattura economica, comunque non deludono troppo: la plastica è proprio plastica, nera e piuttosto lucida, ma i particolari sono abbastanza ben definiti e tutto è condito da decals ben realizzate. La guida, ovviamente, è a destra, alla maniera giapponese. Non sono presenti la moquette e neanche le cinture di sicurezza anteriori (le posteriori sono stampate nel sedile). I sedili presentano una curiosa finitura con bande argentate. Li avremmo preferiti completamente neri, a dire il vero.



Sulla Honda gli interni sono molto più curati, con una bella verniciatura che imita bene la pelle rossa dei sedili e dei pannelli. La guida è a destra, ovviamente e parecchi tocchi cromati sottolineano i particolari: pomello del cambio, pedaliera, tasto del freno a mano; i sedili sportivi sono marchiati Recaro.
Però anche in questo caso la moquette è assente, così come le cinture di sicurezza, per le quali OttoMobile evidentemente soffre di una sorta di profonda avversione (tranne che per quanto riguarda le vetture da rally, che ne sono sempre dotate).

In conclusione, si tratta di due interessanti modelli, che, soprattutto per Solido, escono un po' dagli schemi comuni per questa marca: sono vetture inusuali per noi europei, ma che gli appassionati conoscono bene, in particolare se fanatici della serie "Fast & Furious" o se interessati alla disciplina del drifting, dove la potente Nissan è una delle protagoniste, cononosciuta come "Godzilla" per la sua potenza esagerata.


E a proposito di Godzilla, con il modello Solido fornisce anche un foglietto di decals, per personalizzare la propria Nissan. Se ne possono trovare diverse, dal logo Godzilla (con lettering giapponese) al profilo della vettura con la commemorazione di Paul Walker, lo scomparso attore di "Fast & Furious".  Un particolare apprezzato, che rimanda ai foglietti di decals inseriti nelle scatolette delle vecchie "serie 100" d'altri tempi.
Un'ultima nota: per chi è interessato al drifting, Solido propone la Nissan GT-R anche con la livrea nera/rossa di Advan. Imperdibile!

 

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