AUGURI DI NATALE

Da bambini l’atmosfera nelle vetrine dei negozi più importanti, e dalle luminarie natalizie creava un alone magico attorno al Natale. Le luminarie erano poche rispetto ad oggi, ma noi le guardavamo rapiti, con il naso all’insù.

E poi arrivavano spesso dei cataloghi dove i giocattoli illustrati suscitavano grandi desideri: si passavano pomeriggi a sfogliarli. Con quelle foto piene di modellini, di trenini e anche, ovviamente di bambole. Molto più vivi delle immagini da computer, dove i regali appaiono uno per volta. Tre viste: di fronte, di lato e di tre quarti, prezzo dell’articolo, peso e caratteristiche… Niente che si possa paragonare ai cataloghi della nostra infanzia. Alcune grandi catene di negozi oggi riprendono in parte questa tradizione e la tedesca Müller addirittura crea cataloghi con la copertina che funge da calendario dell’Avvento, con le finestrine apribili.

Catalogo delle strenne natalizie dei magazzini Samaritaine 1936

Pagina con i veicoli giocattolo e i treni di latta

Gli Auto Stores americani vendevano giocattoli e ricambi auto

Catalogo La Rinascente 1973. Le autopiste elettriche sono in evidenza

Catalogo Vedes 1969, ancora ricco di Corgi, Burago e Polistil

Catalogo Vedes 1980: due pagine dedicate ai garage multipiano

Cataloghi Vedes 1986/87 e 2001

As children, the atmosphere in the windows of the most important shops, and from the Christmas lights created a magical halo around Christmas. The luminaries were few compared to today, but we looked at them kidnapped, with our noses up. And then catalogs often came, where the illustrated toys aroused great desires: afternoons were spent browsing them. With those pictures full of models, little trains and also, of course, dolls. Much more vivid than computer images, where gifts appear one at a time. Three views: front, side and three-quarters, item price, weight and features... Nothing compared to the catalogues of our childhood. Some large chains of shops today partly take up this tradition and the German Müller even creates catalogs with the cover that serves as an Advent calendar, with small opening windows.

Una delle aziende che più tradizionalmente si è affidata ai cataloghi, utili anche per la vendita per corrispondenza, fu quella fondata nel 1881 a Zurigo da Franz Carl Weber. A quell’epoca era solo un grosso negozio di giocattoli, ma piano piano l’attività si espanse in tutta la Svizzera fino ad avere 50 filiali nel periodo di massimo splendore. Purtroppo già nel 2018 i negozi Weber si erano ridotti a 18 in tempi recenti è passata di mano alcune volte. Restano i suoi cataloghi di dimensioni adatte ad essere spediti facilmente.

Il negozio di Weber in Bahnhofstraße 62 a Zurigo, attorno al 1910

I cataloghi di Franz Carl Weber. Da sinistra 1979 - 1982 - 1983 - 2001

Piste Carrera, Tyco e Polistil sul catalogo Weber 1986/87

Interno dei cataloghi Weber 1979 e 1982

A noi collezionisti restano i bei cataloghi dell’epoca e la possibilità di creare un albero di natale decorato, perché no, con palloncini a forma di automobile. Non sono facili da trovare e spesso una delle macchine più gettonate è il Maggiolino Volkswagen. Ma ci sono aziende come l’americana Hallmark che commerciano centinaia di varietà di decorazioni di questo genere, talvolta veri e propri modelli in pressofusione modificati con un gancio da appendere all’albero.