60 anni Mazda R360
100 anni fa, a Hiroshima, nasceva la Mazda. Allora si chiamava Toyo Cork Kogyo, poi abbreviato nel 1927 in Toyo Kogyo, e produceva utensili. Nel 1930 Mazda ha dotato il suo primo veicolo a motore di una tecnologia sviluppata internamente. Il Mazda-Go Type-DA era un pick-up a tre ruote dotato di trasmissione con retromarcia, costruito utilizzando materiali leggeri che miglioravano l'efficienza, l'agilità e il carico utile. Da allora e fino all’alba degli anni ‘70 Mazda ha sempre avuto in listino vari tipi di motocarri a tre ruote, assai apprezzati per la loro robustezza.
Dopo che la bomba atomica distrusse gran parte della
città nel 1945, Mazda giocò un ruolo centrale nella ricostruzione della città.
Il suo quartier generale, sopravvissuto all'esplosione in gran parte intatto,
avrebbe ospitato un ospedale così come il governo locale, e la produzione di
veicoli industriali vitali per la ricostruzione riprese dopo soli quattro mesi.
Nello sviluppo della sua prima autovettura, sessant’anni fa, Mazda decise di differenziarsi dalla concorrenza e per la sua microcar R360, scelse la formula del coupé a quattro posti. Caratterizzato da un motore a quattro tempi efficiente e resistente, trasmissione del convertitore di coppia semiautomatica disponibile - una prima in Giappone - e lunotto avvolgente in plexiglass, l'R360 ha catturato subito il 65% del mercato nonostante il lancio avvenuto nel maggio inoltrato. Il due cilindri a V da 360 cm3 della R360 erogava 12kW/16CV, che non sembrano tanti, ma dovevano muovere solo 380 kg. La velocità massima era di 90 km/h: abbastanza buona per la categoria e addirittura abbondante considerando le condizioni delle strade in Giappone all’inizio degli anni ‘60.
Poco conosciuta fuori del Giappone, la Mazda
R360 è stata un grande successo in patria. La prima autovettura dell’azienda
vendette 4.500 unità nel giorno del lancio nel maggio 1960 e alla fine di quell’anno
conquistò quasi i due terzi del fiorente segmento delle “kei car”
(microcar) in Giappone, per non parlare dell’oltre 15% dell’intero mercato
automobilistico nazionale. Grazie all’ingegneria innovativa e alla produzione
efficiente Mazda riuscì a mantenere il prezzo della R360 con cambio manuale a ¥
300.000 (quindi circa 830 dollari US).
Nel 1961 la R360 coupé fu affiancata dalla
berlina a quattro porte che in seguito prese il nome di “Carol”, che però aveva un motore a quattro cilindri in linea da 18CV, sempre di 360cc. Entrambe le
vetture furono esposte al Salone di Torino del 1952, accanto al piccolo stand della
Subaru e a quello della Daf. Le due auto rimasero in Italia e, immatricolate,
prestarono servizio senza noie per parecchi anni.
I MODELLI
La Ebbro ha voluto tramandarci i primi motocarri
della Toyo Kogyo, che portarono il marchio Mazda.
Le miniature della Mazda R360 coupé e della
Carol berlina non sono molto numerose ma sufficienti a testimoniare la sua
presenza nelle nostre collezioni, specialmente grazie al più recente modello di
DNA in resina, scala 1:18. Molto raro è il giocattolo Bandai in una scala
grosso modo simile. All’epoca i giocattoli riproducenti auto giapponesi, ancora
sconosciute in Europa e in America, generalmente erano riservati al mercato
nipponico. Quelli scampati alle mani dei bambini sono relativamente pochi.
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