50 anni Porsche 917

Le Mans ha sempre rappresentato una sfida per Porsche fin da quando partecipò per la prima volta, nel 1951, vincendo la sua classe con la 356SL. Ma per 18 anni la Casa di Stoccarda dovette accontentarsi del successo nelle classi di cilindrata e nessuna vera vittoria. Nel 1969 la mancò per un solo secondo, il che si traduceva in appena 75 metri di distacco dal primo assoluto.
Una lezione messa a frutto per il 1970, quando Porsche vinse a Le Mans con la Porsche 917 KH della scuderia Salzburg guidata da Hans Hermann e Richard Attwood, seguita da una 917 LH Martini di Gerard Larrousse e Willy Kauhsen e una Porsche 908/2 ancora della scuderia Martini di Rudy Lins e Helmut Marko.
La Porsche 911 KH vittoriosa a Le Mans nel 1970
Nel 1971 33 dei 49 partecipanti guidava una macchina prodotta a Zuffenhausen, il sobborgo di Stoccarda sede della Porsche e la vittoria andò a una 917 KH.
Le Mans has always been a challenge for Porsche ever since it first took part in 1951, winning its class with the 356SL. But for 18 years the House of Stuttgart had to settle for success in the displacement classes and no real victory. In 1969 she missed it by a single second, which resulted in just 75 meters of distance from the first overall. A lesson put to good use for 1970, when Porsche won at Le Mans with the Porsche 917 KH of the Salzburg team driven by Hans Hermann and Richard Attwood, followed by a 917 LH Martini of Gerard Larrousse and Willy Kauhsen, and a Porsche 908/2 still from the Martini team of Rudi Lins and Helmut Marko.
La 917 KH vittoriosa conservata al museo Porsche
In 1971, 33 of the 49 participants drove a car produced in Zuffenhausen, the Stuttgart suburb home of Porsche, and the victory went to a 917 KH.
Nel 1970, dopo esattamente 4.607,811 chilometri (o 343 giri), Hans Herrmann e Richard Attwood tagliarono il traguardo per primi nella Porsche 917 KH con il numero di partenza 23.
La 917 KH è stata riprodotta in scala 1:18 da TSM
"Era una gara dominata dalla pioggia e sentivamo che dovevamo permanentemente continuare a cambiare le gomme e adattarsi alla situazione attuale. Non è stata l'usura che ci ha costretto a cambiare le gomme, ma il clima in costante cambiamento. Il fatto é che ci siamo armonizzati così bene insieme come team e come piloti che siamo arrivati alla vittoria. Competere in una gara di endurance di 24 ore con solo due piloti non è un'impresa da poco ", affermava Hans Herrmann in un’intervista.
Molti concorrenti - tra cui numerose vetture Porsche - avevano gradualmente abbandonato la gara: “Le Mans è una gara in cui tutto va bene oppure non va. A quei tempi, la 24 ore era più simile a una corsa di resistenza che a una gara”, ricorda Richard Attwood. “Vincere Le Mans con Porsche insieme ad Hans è stato quasi inaspettato, anche perché la nostra auto non aveva il giusto assetto per le velocità. Hans ed io eravamo semplicemente una squadra da sogno e questo ha fatto la differenza.
La folla si accalca quando a Ginevra nel 1969 viene svelata la Porsche 917
La Porsche 917 fu presentata al Salone di Ginevra del 1969: era una macchina della categoria sport prototipo, con cilindrata massima di 5 litri. Il motore era un 12 cilindri boxer ricavato dall’unione di due 6 cilindri della 911R, ottenendo una cilindrata totale di 4.494cc e una potenza di ben 520 cavalli a 8000 giri/min. Il telaio a traliccio conteneva il peso totale in 800 kg. Progettata espressamente per la 24 Ore di Le Mans diede problemi sui circuiti in cui esordì, come la 1000 km del Nürburgring del 1969, a causa di problemi di stabilità, tanto che alcuni piloti preferivano la 908/2. La parte su cui si lavorò molto fu la coda e il suo comportamento aerodinamico: la 917K (dove K stava per Kurzheck cioè coda corta) fu quella che risolveva al meglio i problemi di stabilità. Ma la 917 LH (Langheck, coda lunga) non era da meno e lo dimostrò con il  secondo posto a Le Mans nel 1970.
 La Porsche 917 della scuderia Martini a Le Mans del 1971
La 917K della 1000km di Spa del 1971 è opera di Norev, in 1:43
Il poderoso 12 cilindri della 917
 La ricerca aerodinamica per la 917 fu notevole
Ancora una 917, scuderia Gulf, esposta a Zuffenhausen nel museo Porsche
La 917 della scuderia Gulf di ABC in scala 1:18
Le 917 si distinsero anche nelle gare Can Am e una particolare vettura-laboratorio, la 917/20 partecipò a Le Mans 1971. Era più corta della LH, ma per compensare la minore lunghezza risultava allargata. Con 600 cavalli e una curiosa livrea rosa coi tagli del maiale disegnati, fu soprannominata “Maialino Rosa” (“Pink Pig”). Era molto veloce e fu sempre nelle posizioni di testa finché un guasto quando era sesta ne interruppe la gara.
La 917/20 "Pink Pig" al museo Porsche
Miniatura della Porsche 917/20 "Pink Pig" in resina, di Vision, 1:43
La carriera delle 917 durò, con varianti e versioni, più di una decina d’anni.
Per gli appassionati è possibile mettere insieme una collezione decisamente abbondante di modelli e noi ne mostriamo solo alcuni per ragioni di spazio.
 BBR ha miniaturizzato la 917 del 1969 in scala 1:18
 Per gli amanti dell'H0 (1:87) ecco il Brekina, un modello molto accurato
 La 9117 K stradale di Brumm in 1:43
 Per i 50 anni un diorama di Brumm con 917K scuderia Gulf e Steve McQueen
 Eccezionale Porsche 917 KH in scala 1:8 della IXO
 La Mercury ha prodotto la Porsche 917 con la livrea di ben 4 scuderie, tutte in 1:43
 La versione scuderia Gesipa Racing Team alla 1000km del Nürburgring
 La Mercury gialla in versione "Shell"
 917 K Monza della Mercury in 1:43
Nella serie Speedy in scala 1:66 la Mercury ebbe in catalogo anche la 917 KH
 Minichamps Porsche 917 KH Le Mans 1970, 1:12
 Minichamps Porsche 917 LH del 1971, 1:43
 Porsche 917 KH scuderia Shell circuito di Spa 1971, Norev,in scala 1:18
 Economica 917 KH di plastica, marca PM di produzione italiana, scala 1:32 circa
La 917 KH di Le Mans 1970 riprodotta nella linea Spark in scala 1:64
Due eccellenti 917 LH della Gulf Racing realizzate da Vision in resina, 1:43
La 917KH come slot-car della Carrera, in scala 1:32
Ancora una slot-car in 1:32, della Scalextric-Exin messicana

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